Parte 1

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Agli occhi di tutti, Karma era una ragazzo perfetto, non c'era donna che non sognasse di essere invitata da lui anche solo per un caffè. Era brillante in ogni materia, atletico e risoluto negli sport, rispettoso e diplomatico con gli insegnanti. Per quanto fosse importante nella scuola, nessuno sapeva mai niente degli affari suoi, era silenzioso, parlava al momento giusto. Aveva capito tanto tempo prima che negli istituti scolastici bisogna saper sopravvivere, facendosi voler bene o diventando invisibili. Non aveva infatti una grande attitudine a difendere gli altri da quelli che erano attacchi insistenti. Come ogni persona che preferiva non incappare nelle angherie altrui, si faceva gli affari suoi, spesso partecipava passivamente. Nella sua scuola, non aveva amici, almeno non era così che gli piaceva chiamarli. Se ne andava in giro con le stesse tre persone dal primo anno, ormai stava facendo l'ultimo. Non erano affatto belle o brave persone, l'aveva pensato spesso, ma non gli interessava con chi passava le sue giornate. Due dei giovani erano una coppia, contava più le giornate in cui litigavano che le altre, mentre il terzo individuo era un ragazzone alto e muscoloso, che sapeva solo eccellere negli sport. Karma arrivava a scuola, si sedeva in fondo accanto a lui e aspettava che la giornata finisse, per incassare i risultati.
Uno dei tanti giorni noiosi e barbosi che stava affrontando, venne irradiato da una strana energia. La loro insegnante presentò alla classe un ragazzo molto minuto, con un bellissimo sorriso stampato sul viso. Si sedette ai primi banchi e disse che aveva cambiato scuola per motivi personali, il suo nome era Nagisa.
Karma lo guardò interrogandosi su cosa avesse nella testa per cambiare istituto all'ultimo anno, ma ignorò come solo lui sapeva fare. Arrivò presto l'ora del pranzo e gli studenti si videro appena fuori dall'edificio per mangiare insieme. Karma spesso non si fermava a pranzo con loro, ma quel giorno non aveva voglia di rientrare. Presero un piatto caldo poco saporito e il suo "amico" muscoloso provò a risolvere la situazione sentimentale degli altri due, al che il nuovo studente, che poco prima si era seduto da solo a qualche tavolo di distanza, intervenne.
- provate a parlarne insieme con più calma, sono sicuro che risolverete.
La coppia si voltò di colpo, disgustata all'idea che li stesse spiando. Il ragazzone rise solo guardando Nagisa che era molto basso e minuto in confronto a lui. Karma si mise le mani tra i capelli chiedendosi come poteva essere stato così stupido da intervenire negli affari altrui.
- che vuoi ragazzino? Cerchi guai già il primo giorno? Non provare a origliare.
- era un po' difficili non ascoltarvi, stavate gridando. - disse sorridendo.
- mi prendi per il culo?
- no, affatto.
- mi hai stufato! Non guardare la mia ragazza hai capito?
- no, per carità, non è nei miei gusti.
Il ragazzo lo prese come un affronto alla bellezza della sua compagna e prese per il braccio Nagisa sbattendolo fuori dal locale, intimandogli di non avvicinarsi mai più a loro. Lui raccolse le sue cose e andò via, mentre la ragazza si lamentava per come era stata trattata.
- secondo me è gay, non potrebbe dire che una come te non è piacente altrimenti.
- certo! Deve essere per forza così - disse lei.
- un frocio in classe proprio non lo volevo.
Karma mangiava il suo pasto senza intervenire in alcun modo, poi prese la giacca e andò via salutando.

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