Salirono le scale della casa e si chiusero nella stanza di Karma.
- adesso non devi più pensare a quelle cose, promettilo avanti!
- hai detto che non vuoi la mia indifferenza - disse guardando fuori dalla finestra - ma io provo la tua ogni giorno. Hai idea di come mi senta a doverti ignorare, a dover fingere di essere estranei? Hai idea di quanto mi faccia male quando ridi di me insieme a loro? Eppure lo sopporto con fierezza, perché poi arriva il pomeriggio e posso averti, posso averti solo per me! Quello è il momento in cui la mia famiglia scompare, in cui la mia vita inizia ad avere un minimo di sapore! - continuò Nagisa piangendo.
- senti...
- no, non dire nulla ora. Voglio che mi fai una promessa. Un giorno dovrai avere il coraggio di vivere come vuoi, Karma.
- cosa dici?
- Karma, tu mi baci, mi tocchi, assapori le mie labbra. Tu sei gay. Quando imparerai ad accettare questo di te?
- che ne vuoi saperne tu!
- genitori che non capiscono? Compagni che giudicano? Sul serio mi chiedi cosa posso saperne?
- io non sono forte come te! Non so reagire come fai tu! Non riuscirò mai a guardarli in faccia e dirgli che devo presentargli un ragazzo!
- Karma, voglio che vivi come più ami vivere, anche se le nostre strade si divideranno, prometti che lo farai.
- non mi piace fare promesse.
- credo sia stato un errore portarmi qui, se i tuoi tornano e ci trovano che hai intenzione di dirgli? Meglio che io vada - disse Nagisa prendendo il suo giacchetto.
Karma chiuse la porta a chiave e si gettò su di lui impulsivamente. Nagisa lasciò cadere la giacca e teneva gli occhi spalancati dallo stupore mentre l'altro lo baciava.
- non vai, non vai da nessuna parte.
Karma tolse la camicia a Nagisa con velocità e grazia, poi si slacciò la cinta. Nagisa si lasciava baciare e spogliare, poi anche lui iniziò a togliere la maglia di Karma delicatamente. Si baciarono passionalmente e fecero in modo che i loro cuori potessero avvicinarsi. Karma guardò Nagisa per un istante, quasi a chiedergli il permesso, permesso che fu accordato da lui inginocchiandosi davanti a Karma. Quest'ultimo prese i capelli dell'altro saldamente e si copriva la bocca con l'altra mano. Nagisa si spingeva contro di lui dolcemente più volte, per poi rialzarsi. Karma, ansimando, prese i polsi di Nagisa e li tenne saldi contro il muro, facendolo rivolgere verso esso. Gli tirò giù i pantaloni e prese tempo.
- dimmi anche solo una parola e mi fermerò.
- mi assicurerò di stare zitto, Karma - disse voltandosi per baciarlo.
Quel che accadde dopo fu forse il ricordo più bello di Nagisa. Karma aveva saputo toccarlo, aveva saputo essere delicato con lui. Si ritrovavano nel letto, l'uno contro l'altro.
- grazie, per avermi fatto passare quel terribile momento.
- ragazzino, te lo prometto. Un giorno io vivrò come voglio vivere.
Nagisa si strinse a lui e si abbracciarono forte. Nagisa andò via prima che i genitori di Karma potessero fare ritorno, promettendo che sarebbe andato a scuola il giorno seguente.
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Forse per sempre
FanficFanfiction su Karma e Nagisa✨ Assassination classroom AU - sai Karma, stavo pensando che non mi hai mai chiamato per nome. - ah si? Si è vero. - è strano. - non c'è un motivo se lo cerchi. - non lo cerco, ma è strano pensare che non so che suono...