Parte 19

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Nagisa era seduto con la schiena contro la testiera del letto e aveva lo sguardo basso. La madre gli si avvicinò e gli accarezzò la testa piangendo. Il suo viso era così pallido e triste che Karma non seppe cosa dire.
- piccolo, lo so che se sei qui dipende anche dal mio comportamento. migliorerò, è una promessa.
- mamma, potresti lasciarci un attimo?
Karma lo fissò e quasi rabbrividì all'idea del confronto. La madre uscì dalla stanza e si prese un caffè.
- come mai sei venuto qui?
- che vuoi dire? È chiaro perché!
- non lo è, sei venuto perché tieni a me, o perché ti senti in colpa?
- che domande mi fai?
- è incredibile che per ricevere delle attenzioni da te e da lei io debba ricorrere a questo. Non accetto che siate qui a piangere al mio capezzale. La mia voglia di morire non svanirà solo perché ora avete capito che esiste.
- smettila! Falla finita! Non sei l'unica vittima della storia e sei un egoista! Io e tua madre siamo delle persone che non meritano il tuo affetto, ma tu hai fatto un gesto debole e privo di senso! Se fossi morto non hai pensato a cosa avrebbe dovuto sopportare tua madre? Trovarti lì con questi tagliati! - disse afferrando il braccio di Nagisa.
- beh scusami! Scusami se per una volta ho pensato a me! - gli rispose arrabbiandosi.
- tu non ci hai pensato a cosa mi avresti fatto?
- e tu Karma? Non mi pare che tu abbia pensato a cosa provassi ieri sera, quando mi hai detto di lasciarti in pace e che era stata colpa mia per il video! Con quale coraggio vieni qui ad accusare me per quello che ho fatto? Con quale coraggio ti presenti a dirmi che sono un egoista?
Karma lo guardò meglio e cadde sulle ginocchia, piangendo.
- perdonami. Hai ragione, sto cercando di nuovo di scappare da ciò che ho fatto. Sei così buono, così puro, eppure tutti ti tradiscono! Il mondo non ti merita! Perdonami! - disse in lacrime.
- io volevo solo un po' del tuo amore Karma, non mi serviva tutto... me ne bastava solo poco poco - ripose tirando su con il naso.
- non posso cancellare quello che ho fatto, per quanto vorrei non posso. Però posso prometterti che cambierò per te! Te lo giuro farò di tutto per essere ciò di cui hai bisogno.
- come posso fidarmi, come?
Mentre l'atmosfera si faceva ancora più pesante, i genitori di Karma giunsero in ospedale. Karma li guardò con disprezzo ed uscì dalla stanza.
- che ci fate qui?
- come che ci facciamo! Sei sparito da stamattina all'alba senza dire nulla e avevi l'appuntamento con quella bella ragazza! Forza andiamo a casa. - disse la madre trascinandolo.
- no!
- Kamra obbedisci a tua madre.
- lasciami! Mi fate schifo entrambi! Non voglio più niente da voi e non uscirò con nessuna ragazza!
- come ti permetti? Non gridare!
- grido eccome papà! Non vedevo l'ora di gridare che io da qui non mi muovo e che in quella stanza c'è un ragazzo che io amo da morire! Si mamma, non fare quella faccia, sono gay! Vostro figlio è gay, mi piacciono i ragazzi! Quello lì particolarmente! Adesso torno in quella stanza e gli chiedo di prendersi cura ancora per un po' di questo scarto di mondo che sono.

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