Parte 21

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- caffè?
- grazie signora, buongiorno.
- come sta?
- sinceramente non lo so, sembra migliorare, ma poi torna sui suoi passi. Non so se riuscirò a fargli cambiare idea.
- smetti di provarci allora.
- come?
- sii te stesso, sii il Karma di cui mio figlio si è innamorato.
- ragazzino, oggi studiamo - disse Karma entrando in stanza.
- studiare? Basta!
- comando io! Una materia che non ti è mai piaciuta, inglese!
- non mi va!
- zitto!
Nagisa ripetè tutto il pomeriggio nozioni grammaticali di inglese, mentre Karma lo ascoltava interessato.
- ancora devo studiare?
- la mia intenzione non è mai stata quella di studiare.
Karma chiuse il libro e lo gettò a terra, poi si fece strada tra le sue labbra e lo baciò passionalmente. Nagisa inizialmente non sapeva come comportarsi, ma per quanto volesse, non poteva resistere. Le loro mani toccavano i reciproci corpi e Karma sapeva essere di una delicatezza debilitante. Nagisa si lasciò accarezzare e baciare su tutto il corpo. Il suo collo era come l'area giochi di Karma.
- che ti è preso?
- io e te, come la prima volta, come il primo giorno.
- dovremmo spostarci in un bagno allora - disse ridendo.
- ecco Nagisa, questo è ciò che io voglio vedere ogni giorno, questo sorriso, questa espressione. Io posso e voglio renderti sempre felice. Ridi, ama, vivi e continua a dare un senso al mio dolore.
- ti amo Karma - disse Nagisa quasi sussurrando.
- e io amo te.
Quello stesso pomeriggio condivisero ricordi, di ogni tipo. Karma si accorse di avere pochissimi ricordi felici della sua infanzia, mentre Nagisa ne contava pochi in più. Giocarono a carte e fecero amicizia con una coppia di ragazze che era venuta a fare un controllo. Dopo quella giornata felice e lontana dai brutti pensieri, Karma si sentì in dovere di chiedere a Nagisa come stesse.
- adesso che è sera e il mio tempo è quasi scaduto, permettimi di dirti un'ultima cosa prima di decidere. La vita che voglio da oggi in poi ha solo un'unica condizione, Nagisa. Tu. Mi chiesi di vivere come volessi vivere, allora farò l'egoista e ti dirò che non potrò mantenere questa promessa se tu non resti al mio fianco. Nessuno al mondo può dirti come devi vivere, questa è la cosa più importante che mi hai insegnato. Tutta la fatica che ho fatto negli anni per nascondermi, l'hai presa e gli hai dato un senso. Hai fatto di me la mia versione migliore, grazie, grazie piccolo mio. Qualsiasi sia la tua scelta, io ringrazierò chiunque sia in ascolto per avermi fatto incrociare la tua strada, perché hai reso le mie giornate... le hai rese delle vere giornate. Hai portato la vita in me e hai cacciato quella che era mera sopravvivenza. Tutta quella forza che hai, Nagisa, tutta la forza che ti hanno tolto, ritrovala e combatti sempre. Quello che gli altri ti fanno o ti dicono... tu mi hai insegnato a lasciarmelo scivolare addosso. Con te ho sputato in faccia alla mia famiglia e ho fatto saltare il ballo di fine anno! Ti prometto che a prescindere dalla tua decisione, questo momento rimarrà per sempre al sicuro ed io non ti dimenticherò, mai.

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