La Semi-Fata (Parte 1)

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Hania


Non capisco più niente, dove sono mamma e papà? Un attimo sono con loro. E un attimo dopo sono imbavagliata da non so chi. Sono due guardie e mi portano in un castello. Mia mamma mi ha raccontato molte volte di altre popolazioni. Mi ha spiegato che nelle mie vene scorre il sangue di Cantadia. Forse questo castello appartiene a loro?

Sono scortata con forza davanti a un portone enorme. Ci sono due guardie che mi tengono ferma. Ma io non voglio. Non voglio stare qui! All'improvviso sento una forza spaventosa e allo stesso tempo un enorme pace che mi circonda. Un'aura viola scuro mi circonda e quando urlo un'ennesima volta, con forza per farmi sentire, la stessa aura fa bruciare le guardie che mi tengono. Polverizzandoli. I due soldati ai lati della porta sono spaventati. Eppure non capisco cosa ho fatto di male. Vengono raggiunti da un'altra guardia e mi lanciano lazzi per tenermi ferma. E ci riescono. Ora non solo sono imbavagliata. Ma anche legata e mi scortano dentro le mura di questo castello fluttuante.

«Cosa le avete fatto?» Chiede una donna, avvicinandosi lentamente a me.

«Stia lontana Regina!» Dicono che sono pericolosa. Ma io non capisco.

«Non dite sciocchezze e slegatela.» La Regina si presenta come Amashta. Mentre dietro di sé sul trono c'è molto probabilmente il suo Re. «Toglietele anche quella corda dalla bocca.» Così finalmente avrei potuto parlare.

«Cosa vuoi da me?» Noto che la mia voce è cambiata. È più rumorosa.

«Voglio che tu faccia parte della famiglia.» Mi spiega che ha sempre voluto un'altra figlia. «E con il tuo potere, poi...» la Regina non sembra spaventata da me.

«Quindi vuoi solo una famiglia?» Le chiedo. Ritornando per un attimo in me. «La mia è stata uccisa dai vostri soldati!» Infine la mia aura scoppia uccidendo un'altra guardia e facendo allontanare Amashta.

«Portatela subito nelle prigioni!» Ora la regina sembra impaurita... E prima che potessi fare qualcosa, perdo i sensi.

Quando mi sveglio non capisco dove mi trovo. Non ricordo niente di quel che è successo. Solo che la mia famiglia è stata uccisa e mi hanno portata dalla Regina delle Cantadia. Noto solo che sono rinchiusa dietro delle sbarre. All'improvviso vedo la Regina Amashta avvicinarsi a me, rimane qualche passo lontano dalla cella.

«Hania, non dovresti fare la monella, sai?» Si rivolge a me con un fare affettuoso... Stranamente conosce il mio nome.

«Io monella, sei tu la cattiva!» Le urlo contro, alzandomi e avvicinandomi alle sbarre.

«Non dire così, mi spezzi il cuore...» Probabilmente la sua è solo una sceneggiata. «Mi serve il tuo dono.» Cambia improvvisamente sguardo.

«Non so di cosa parli!» La mia voce si altera, diventando quasi demoniaca.

«Su, su. Stai calma.» Infine esplodo emanando un'aura potentissima. Non vedo più la Regina. Ma solo un mostro da uccidere. Oltrepasso le sbarre come fossi un fantasma e la indico. «Tu morirai!» Lei facendo qualche passo indietro, inciampa. Sono molto arrabbiata con lei, così tanto da non riuscire a controllarmi... Implodo in me stessa e scompaio.

Riappaio magicamente in bosco pieno di ampie colline ricoperte da grandi Tigli. Mi sento fiacca e non ce la faccio più... Mi guardo intorno per capire meglio dove sono e noto una enorme fonte di luce provenire poco più avanti. Mi ci avvicino e per fortuna è un lago. Mi inginocchio per bere qualche sorso e mi sciacquo la faccia. Quando mi alzo davanti a me ce un cinghiale senza pelo. Non ne ho mai visti di così prima d'ora. Sembra aggressivo e vuole attaccarmi ma quando metto le mani verso di lui, per proteggermi. Lui si calma. Dai miei palmi fuoriesce un fascio di luce che lo circonda e lo accarezza. È tutto molto curioso per me e non capisco cosa stia succedendo... Sarà questo il dono di cui parla la Regina? «Tu sei una bestiola molto bella, vero?» Provo ad accarezzarlo. Lui si avvicina con il muso alla mia mano e si lascia coccolare. Infine da dietro gli alberi spuntano altri animali curiosi. Ci sono cervi zebrati. Scarafaggi enormi dal dorso a strisce gialle e nere. Cavalli sputa fuoco e volpi blu con tre code. Sembrano docili e si avvicinano lentamente a me. «Siete bellissimi» Ridacchio avvicinandomi a uno di quei strani scarafaggi. Mi punzecchia la faccia con le sue lunghe antenne. Mi solletica e alzo la faccia di istinto... Vedo subito la punta di un castello e penso che finalmente avrò un posto dove riposare. Sperando lì siano più gentili. «Animaletto ti va di portarmi in groppa fino a lì?» Essendo una semi-fata non posso volare. Ma in compenso ho il dono di parlare con i Gaia e di rimpicciolirmi a mio piacimento. Così lo faccio e divento un moscerino. Salgo sullo scarafaggio e pian piano si alza in volo. Portandomi fino al castello.

Arrivati lì, noto una lunga fila di creature diverse, che ho sentito parlarne solo nelle storie che mi leggeva mia mamma. Non so cosa ci fanno su quel lungo sentiero di rose. Mi avvicino a uno di loro subito dopo essere tornata alle sembianze originali e aver salutato la mia momentanea cavalcatura. «Scusi signore, cosa ci fanno tutte queste persone qui?» Chiedo a un orco. Lui mi risponde che sono qui per il torneo annuale dei campioni. «È divertente?» Chiedo, curiosa. Lui ride dicendo che sono i giochi più attesi. Così decido di mettermi in fila anch'io per guardarli.

Pian piano la folla diventa più corta e riesco ad entrare nell'arena seguendo le creature che camminano. Sembrano tutti molto elettrizzati per questi giochi e mi lascio coinvolgere nelle loro urla quando un cono parlante ci conferma l'inizio dei tornei, annunciando la prima sfida: "La caduta sta per cominciare! Sul trono... La Regina Raytalia!"

All'improvviso tutti la acclamarono urlando il suo nome. Non capisco se sia veramente una Regina oppure recita soltanto un ruolo. Fatto sta che ha un aspetto davvero agguerrito... Il gioco consiste nel far scontrare quattordici soldati armati in armi in legno, contro sette difensive a proteggere la Regina. Fatto sta che anche se i soldati di Raytalia cadono presto, lei riesce a difendere il suo trono. E di fatti sarà ammessa nell'ultima sfida. O almeno così dice il cono parlante. Per poi annunciare la seconda sfida: "Il gioco della bandiera abbia inizio!" E consiste nel riuscire a prendere una bandiera protetta da tre plotoni da cinque soldati del castello. Il primo plotone è armato di spade lunghe, il secondo di lance scudi leggeri, il terzo di spade e scudi pesanti. Ogni difesa verrà attaccata prima da sette soldati. Poi dieci e infine quindici. Ogni attaccante è ben armato, ma non addestrato come i soldati del castello. Infatti anche se loro sono in minoranza, riescono a difendere bene la bandiera, nonostante un plotone di campioni dopo l'altro li attaccassero. Ma alla fine vincono gli attaccanti e riescono a prendere la bandiera. Con grandi festeggiamenti e scommesse da parte della platea... Sono così rumorosi che nella sfida successiva "La corsa coi carri." Uno dei cavalli sputa fuoco parte in ritardo. Ma a grande stupore fu lui a vincere il tracciato.

Dopo le prime sfide si è fatto buio. Perfetto per la prossima sfida. Si tratta della "caccia al fantasma." Dove la magia è consentita. Infatti si tratta di una vera caccia. Dove un campione diventava invisibile grazie alla magia oscura. E altri tre campioni gli danno la caccia. C'è chi lancia bombe di luce, chi fasci e chi accende il suo corpo con la magia. Dando una vera caccia spietata al fantasma. Ma nessuno lo trova, infatti al termine di un'ora dall'inizio, vince il fantasma che ha usato una magia che gli consente di volare e si era piazzato al centro dell'arena: l'arena è ricoperta da vegetazioni e alberi. E loro cercavano il fantasma del posto sbagliato. Perché infatti, non stava nascosto, ma era in bella vista sopra l'arena.

Ora c'è l'ultima grande sfida: "La lotta per il trono." Che fa lottare i quattro vincitori delle precedenti in una lotta all'ultimo colpo. Anche qui è consentita la magia. Inizia uno scontro epico e tutti urlano il nome del loro campione preferito... Dopo un po' rimangono solo due campioni: un certo Lyrvan e Raytalia. Con gran stupore di tutti, quando la Regina scocca una freccia dalla punta di sughero per non ferire nessuno, il suo avversario usa una magia capace di creare sagome di se stesso. Infatti lei colpisce proprio una di queste figure, mentre Lyrvan, prima di attaccarla alle spalle aspetta che lei lo notasse... Così inizia uno scontro di spade. Purtroppo anche se Raytalia ha dimostrato grande talento, esce vittorioso il suo avversario. Con una reazione dal pubblico che fanno scena muta per qualche secondo, per poi urlare il nome di Lyrvan, che sarà il prossimo seduto al trono della prima sfida dei seguenti giochi olimpici annuali.


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