SE SOLO FOSSE VERO: Capitolo 5 - che siano fan?

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Passano dei giorni, una, due, tre settimane. Mi sono affezionato presto a quel piccolo peluche che ha deciso di diventare vivo, non ha bisogno di mangiare o di bere, ogni tanto lo devo lavare, non ha mai problemi con la temperatura, vuole solo coccole e abbracci. È bello tenerlo con me e sicuramente d'altronde non posso fare molto altro. Mica arriva l'associazione SCP a prenderlo!

***

Nathan era andato a scuola quel giorno, la madre era rimasta a casa per dei problemi, ne stava approfittando per pulire, finché sente suonare alla porta, va ad aprire, trovandosi tre uomini sulla soglia, vestiti come persone normalissime, uno in giacca e cravatta, gli altri due un po' più casual, con camicie e jeans. Potevano avere tra i 30 e i 45 anni, la madre rimase stranita

-buongiorno, posso aiutarvi?

-si signora, noi cercavamo Nathan, è suo figlio, giusto?

La donna si appoggiò alla porta

-dipende chi lo vuole sapere, siete suoi amici?

I tre si guardano per qualche secondo, come a consultarsi, per poi annuire

-diciamo di si, una specie, e in realtà vorremmo anche proporre un lavoro a suo figlio. Non si preoccupi, gli lasceremo finire gli studi.

La madre rimase per un momento perplessa, gli uomini però non sembravano avere cattive intenzioni, visto che la donna non aveva detto di entrare erano rimasti a distanza, senza avvicinarsi di un millimetro.

-beh, mio figlio arriverà verso le 15, vi posso offrire un caffè? Sembrate persone per bene dopotutto.

I tre uomini annuiscono ringraziandola, si mettono a tavola, ovviamente raccontano ciò che volevano raccontare, mentono anche sul lavoro. Non era molto presto, quindi non devono aspettare molto per il ritorno del ragazzo.

***

Entro in casa, la scena che mi ritrovo di fronte è strana. Ma strana forte. Avevo ancora lo zaino su una spalla e mi ritrovo a vedere in salotto mia madre seduta sulla poltrona, sul divano tre uomini. Rimango impietrito di fronte alla porta per quasi tre minuti mentre mi notano, mia madre mi saluta, spiegando brevemente chi fossero cosa ci facessero. Noto una cosa particolare sulla giacca del tizio vestito meglio, ho già visto quel cerchio con le tre frecce che puntano al centro... ma no. Sarà un fan-made. Sicuramente.

I tre uomini si alzano e li vedo avvicinarsi, non sembrano comunque minacciosi, mi chiedono il mio nome e di parlare in privato, chiedendo a mia madre di allontanarsi, per lei non era un problema, sarebbe andata a lavare i piatti.

Portai tutti e tre nella mia stanza e loro mi chiesero di chiudere la porta a chiave, rimasi perplesso

-facci vedere l'oggetto.



S.A.

S.F.M.A: Classified ObjectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora