Passai forse un pomeriggio ad incazzarmi senza alcun motivo. Non potevo fare niente. Riuscii alla fine a calmarmi, uscendo dalla mia stanza trovai nuovamente Shina, mi chiese cosa fosse successo, le raccontai tutto. Mi rimase vicino, aiutandomi a superare quel momento, permettendomi nuovamente di concentrarmi sul lavoro e su quello che dovevo fare.
Passato quel periodo tutto sembrò tornare alla normalità. Dopo qualche giorno riuscii anche a tornare a parlare con Marcus, senza farmi scappare nulla di ciò che avevo fatto. Decidiamo di incontrarci per uscire un pomeriggio. Nulla di che, un giro in città. Accettai volentieri, avevo bisogno di distrarmi un po'.
Arrivammo al punto di incontro, iniziammo a girare e chiacchierare, ovviamente anche delle solite Creepypasta che giravano su internet. Mi divertii con lui, finché, verso fine serata iniziammo un discorso particolare, iniziò lui
-sai...secondo me in realtà la SCP esiste... ma non lo dico così a caso.. secondo me davvero esiste.. magari non si chiama così, non tratta le stesse cose... ma sai, ci sono molte cose inspiegabili nel mondo. Credo sia possibile che ci sia un posto dove studiano queste cose.
Lo guardai, sorrisi, cercando di non fargli capire il mio vero stato d'animo, annuii
-forse hai ragione, in qualche modo!
Lui rise, fece un leggero sospiro
-sai, c'è una cosa che vorrei fare se un giorno mi dovessi mai trovare in un posto del genere...
rimasi incuriosito da quella frase, ero curioso di capire cosa intendesse
-ah si? E cosa di preciso?
-mi piacerebbe arrivare a scoprire i piani più alti di tutti... quelli dove ci vanno solo in due al massimo.. capire cosa c'è oltre...tutto ecco. Sai no, nella SCP ci sono i diversi livelli di chi studia gli oggetti, ma ti sei mai chiesto cosa c'è dove le persone normali non possono entrare? Quei posti dove se non sei ai piani alti non puoi andare... credo che sia la cosa che più mi incuriosisce.
Annuii, rimanendo a guardarlo. Non ci avevo pensato, mi ero limitato a guardare davanti al mio naso, non avevo nemmeno troppa voglia di muovermi tra i vari piani.
-beh, si sarebbe bello scoprirlo...
mi sorrise, continuammo questa conversazione in modo più leggero, fino a tornare ognuno a casa propria.
Una volta nella mia stanza mi fermai sul letto, a coccolare il panda e a pensare. Non avevo mai avuto in testa l'idea di arrivare a quei piani alti dell'associazione. In verità mi bastava anche solo vivere li. Cercai di ignorare la cosa, ero già abbastanza felice. Andai a dormire, sperando, il mattino dopo, di tornare a lavoro come al solito, come fino ad ora avevo sempre fatto.
S.A.
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S.F.M.A: Classified Object
ParanormalLa storia di un ragazzo normale... dalla vita particolare. Quando un singolo oggetto ti cambia la vita