SE SOLO FOSSE VERO: Capitolo 22 - l'ultima goccia

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Passato il periodo di depressione e stress capii il motivo per cui molti degli scienziati erano freddi e distaccati. Perchè rischiare di soffrire tanto? Mi alzai e presi con me il peluche, tornai a vivere la mia vita, sembrava tutto normale. Stavo lavorando con altri ragazzi, di rango più alto... peccato che a loro iniziarono a capitare... degli incidenti, mentre lavoravano.

Erano incidenti brutti.. spesso e volentieri gravissimi, ma mai mortali. Non c'era bisogno di andare a cercare SCP Keter. Gli Euclid erano già fin troppo per simulare un incidente sul lavoro.

Non potevo però far capire cosa stessi facendo. Iniziai molto lentamente. I cartellini, fino al quarto grado, li presi in parecchi mesi. Nascondendoli come meglio potevo per evitare che qualcuno capisse la situazione. Mi ritrovai in camera mia, avevo ogni singolo cartellino, tranne il quinto. Mi affrettai a sbarazzarmi di tutti tranne che del quarto, lasciandoli in giro dopo averli puliti delle mie impronte digitali. Li lasciai in giro per l'associazione, in modo che si potesse pensare al fatto di averli semplicemente persi. Con quelle pinzette è il minimo che può succedere.

Notai solo dopo parecchio in cambiamento del mio panda. Non sembrava più essere "l'orsetto del cuore", era diventato tutt'altro, ma ero felice così. Avevo bisogno di un collega, un amico, spietato. Arrivai all'ultimo giorno di lavoro come personale di livello 4,entrai nella stanza. Un livello 5 mi avrebbe assistito per tutto il giorno. Ero vicino a lui, il tutto era iniziato bene. Non dovevo farmi beccare subito, dovevo fingere che fosse tutto normale anche per me, anche per tutto quello che faceva. Iniziammo la nostra osservazione. Era su un ponte sospeso con al di sotto un oggetto parecchio strano, come se gli altri non lo fossero. Non capivo nemmeno cosa fosse, per quanto avessi letto la sua scheda. Passai sul ponte più volte, iniziai a capire che quella sarebbe stata la mia arma migliore. Il ponte era metallico, per quanto tutto fosse perfettamente saldato nessuno aveva idea che io mi fossi tenuto dell'acido da un SCP visitato in precedenza. Lo presi, pensai ad un punto, muovendomi per la struttura trovai alcuni piccoli spazi che sulla struttura metallica del ponte tremavano leggermente, come se, in caso fossero stati sottoposti ad una pressione troppo alta, si sarebbero rotti senza alcuno sforzo. In un certo senso provai a forzare questa cosa, muovendomi e saltando su quei punti, per capire quanto fossero cedevoli. L'altro ragazzo mi fermò, mi disse che a breve sarebbe arrivato il ragazzo della manutenzione, a quanto pare l'oggetto, l'essere, o qualsiasi cosa fosse contenuta in quella stanza a qualche centinaio di metri sotto di noi, poteva sputare qualcosa che corrodeva le travi. Per questo motivo non potevamo scendere. Ci avrebbe ucciso immediatamente. Guardai sotto, mi ritrovai a pensare a quanto quella situazione fosse irreale e assurda, questo sarebbe stato uno degli omicidi più pericolosi che potevo compiere. Presi la pipetta dalla tasca, l'acido era poco, ma sarebbe bastato. Continuammo a camminare, facevo attenzione di restare sempre 10 passi avanti o dietro di lui, avevo bisogno di un margine di distacco per qualsiasi momento in cui il ponte sarebbe crollato. Iniziai quindi a contare.

1

verso un po', conto fino a dieci, riprendo a camminare alle sue spalle

2

ancora qualche goccia, sento la struttura cedere

3

sento ancora le gambe tremare, devo prendergli il tesserino prima di farlo cadere

4

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-Nate..?

-mh?

-sono felice che tu sia venuto qui con me, è noioso questo recinto da solo.. fare avanti indietro su questi ponti.. mi sorprende come tu non sia ancora andato via!

-ah, beh, rispetto il mio lavoro e rispetto questo posto. Mi sembra scortese andarmene e lasciarti così

-ho capito, nessuno dei superiori ti costringe comunque.. e nessuno dei superiori ti costringe a restare in silenzio!

-è solo che non ho nulla da dire, non per ora almeno, non so nemmeno che oggetto ci sia al momento qui sotto..

mi stava guardando, fermo sul punto dove avrei dovuto far colare ancora un po' di acido

-mh.. già... è strano, beh dai, ancora qualche giro e abbiamo finito!

Rise, mi avvicinai a lui, il suo tesserino era già mezzo staccato, dovevo muovermi come un ladro. Gli diedi un leggero colpo con la spalla, utilizzando come scusa che stavo cadendo, presi al volo il tesserino, prima di farlo cadere sulle grate metalliche, lui non se ne accorse nemmeno. Tornai 10 passi avanti a lui, mi assicurai che non stesse guardando


5

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ultima goccia.


S.A.

S.F.M.A: Classified ObjectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora