|13|

547 21 2
                                    

La prima lezione qui dentro è una noia. Una fottuta noia. Preferirei morire. James Sirius è accanto a me. "stai dormendo?" mi chiese dopo aver visto i miei occhi chiusi "volevo dormire Jamie ma non riesco se tu parli" dissi "perché lo chiami James o Jamie se il suo nome é Alex?" chiese Remus che era al tavolo avanti come se non si fidasse di noi "é il mio secondo nome. Lo odio. É per questo che lo usa" si inventó James sul momento. Io annuì ritornando a cercare di dormire. Stavamo pure nei banchi in fondo. Negli altri due accanto a noi non c'era nessuno. C'eravamo solo noi. Mi alzai e stiracchiai tranquillamente dato che non mi avrebbe vista da qui. Sono diverse le aule. Non molto ma leggermente. Il professore sta sempre seduto e non ha un lavagna. Non so nemmeno che materia stiamo fecondo. Senza accorgermene James mette una mano sul mio ginocchio e passa il polpastrelli su e giù su esso. Spalanco leggermente gli occhi. Si avvicina a me e mette la testa nel mio incavo collo. Lo sento mentre morde. Mi tappo la bocca "James cosa stai facendo?" chiedo dopo aver tolto la mano dalla bocca "mi annoio" rispose. Lui gemette e ansimó nel mio orecchio per provocarmi ed evidentemente funzionava. Sentivo le guance arrossarsi. Non so perché lo stesse facendo. "vuoi giocare eh" sussurrai. Misi la mia mano sulla sua che era ancora sul mio ginocchio e la portai leggermente più su e la aiutavo a fare su e giù. Mi avvicinai a lui e gli morsi il lobo dell'orecchio. Ansimai nel suo orecchio e poi passai al suo collo. Vidi la sua erezione crescere e poi lo vidi coprirsela con la toga. Sorrisi fiera del mio lavoro e mi staccai da lui. Avevo capito e visto di sfuggita che i malandrini ci guardavano con occhi spalancati anche dalla faccia del cosiddetto Alex "così impari a sfidarmi e a pensare che io non ti sappia provocare" dissi e vidi Remus mordersi il labbro inferiore per non ridere "non mi hai fatto niente" disse James cercando di essere naturale "chiedilo al tua amichetto Jamie" dissi invece io sorridendo fiera. Mi ribbuttai sul tavolo per dormire e sentii Sirius, James e Remus ridere e prendersi gioco di Alex Anderson. Sorrisi. Sapevo che me la avrebbe fatta pagare.

Seconda lezione della giornata. Sempre tavoli infondo. I malandrini si giravano ogni 2x3 per non perdersi qualche scena divertente "ti ricordi quando stavamo insieme?" mi chiese mettendo per l'ennesima volta il suo volto nel mio incavo collo "James voglio ricordarti che tu mi hai lasciato" dissi spingendogli la testa lontano "la seconda volta però" cerco di dire "non c'è mai stata una seconda volta. Solo un bacio. Gli accordi sono accordi James P-Anderson" dissi "e se ritorniamo quelli dell'inizio?" mi chiese "okay.. Litigavamo soltanto" risposi "un po' dopo" specificó "non voglio essere più un giocattolo James." risposi cominciando ad incavolarmi."Ginny ma io lo so che non mi resisti" disse "io ti resisto eccome" risposi "Ginny" disse avvicinandosi a me "mh?" domandai. Avvicino la sua bocca al mio orecchio "mi mancano le tue labbra Gin" disse con voce sensuale. Spalancati gli occhi e vidi i malandrini ridere. Girai a lui uno schiaffo dietro la nuca "ti mancano solo perché le usavi per pensare che fossero le labbra di un'altra" dissi "lo facevi anche tu pensando a Teddy" disse e vidi i malandrini incuriosisci della storia "io non lo ho mai fatto. Io non lo ho mai pensato. Non mi piaceva più. Lui stava con Victoire e sarebbe stato illegale" risposi "e allora perché avevo accettato questa storia?" mi chiese. Non sapevo come rispondere "perché mi attiravi fisicamente" risposi alla fine "ed ora?" mi chiese ancora "senti James vaffanculo va. Stai zitto" dissi.

Saltai il pranzo. James aveva una stanza singola. Mi ci chiusi dentro aspettandolo. Dopo pranzo quando entro si chiuse la porta alle spalle felicemente "TU RINGRAZIA CHE NON INSULTI TUA MADRE SOLO PERCHÉ È UNA DONNA BUONISSIMA CHE MI È STATA ACCANTO NELLA MORTE DEI MIEI GENITORI QUANDO TU MI HAI DERISO COGLIONE" urlai e lui si spavento mi fece segno di zittirmi "NO CHE NON MI STO ZITTA. TU MI HAI PORTATA QUI! 'ABBRACCIATI A ME HO COME LA SENSAZIONE CHE SE TI STACCHI CI PERDEREMO'" dissi imitando la sua voce "Ginny ti prego stai zitta" disse "non sto zitta non mi dai ordini" risposi "Ginny" continuo "non ti è permesso dire nulla. Nulla." dissi "Ginny sei veramente arrabbiata con me con cose successe un anno fa?" mi chiese "CERTO" urlai come risposta. Lui sorrise "beh io invece sono ancora attratto da te" disse per poi avvicinarsi a me e darmi un bacio sulla bocca "BRUTTO, PSICOPATICO JAMES SIRIUS POTTER IO TI AMMAZZO" urlai. Ci rincorremmo per la stanza per qualche secondo quando la porta si spalancò "James Sirius Potter?" chiese il nonno di lui. "cazzo" sussurrammo entrambi "lunga storia. Andate da Silente che ve la racconta lui io non ho voglia" disse James "James ma che cavolo però. Non vuoi spiegare a tuo nonno la storia?" chiesi confusa ma anche divertita.

Ginevra Cooper // James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora