Kim Heerin dopo tanti sacrifici e duro lavoro riesce a realizzare il suo più grande sogno e prendersi la sua rivincita personale:diventare un agente dell'FBI. Heerin sa che non è un lavoro come un altro e che non sarà mai rose e fiori ma l'inizio sa...
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«Finalmente un momento tra donne»sospira rilassata Yesin mentre i raggi del Sole illuminano i suoi lineamenti dolci e maturi,molto simili a quelli del fratello maggiore. I due figli Jeon sono davvero belli,inutile negarlo. Entrambi con i capelli corvini,gli occhi grandi da cerbiatto,il naso che farebbe invidia a chiunque e le labbra sottili e piccole. Yesin è davvero bellissima,anche caratterialmente. Lei e Jungkook sono totalmente all'opposto sotto questo punto di vista. Un po' come me e Minhe. Yesin è dolce,sempre felice,molto disponibile e a volte fin troppo ingenua. Jungkook invece è il diavolo in persona con la sua testardaggine,il suo essere sempre malizioso e scontroso e ovviamente il suo egocentrismo che non manca mai. Non avevo mai avuto un'amica femmina se non contiamo mia sorella. Sono stata cresciuta come una specie di soldato e questo ha comportato che fin da quando avevo 5 anni,mi sono sentita attratta da tutto quello che riguardava il mondo maschile. I film di guerra,il calcio,le macchine,le armi. Non mi è mai piaciuto indossare gonne,tacchi o vestiti. Detesto fare shopping,spettegolare,farmi la manicure. A malapena ho avuto qualche ragazzo al Liceo ma sono state esperienze veloci e passeggere che non hanno mai avuto tanta importanza per me. Possiamo dire che se la maggior parte delle ragazze sogna il principe azzurro...beh,in questo caso,sono io il principe azzurro e non la principessa da portare in salvo. Fortunatamente,Yesin è abituata a vivere nel mio mondo. In fin dei conti anche lei è cresciuta circondata dagli uomini e sa come ci si sente. Lei però resta comunque più femminile di me ma questo non mi infastidisce. Anzi,è bello poter aver un'amica per la prima volta. «A furia di parlare con quei trogloditi,sto iniziando a diventare come loro. L'altro giorno mi è scappato un rutto dopo un sorso di birra e Taehyung ha quasi appeso uno striscione fuori dal balcone dalla contentezza»spiega con espressione inorridita e scoppio a ridere,immaginandomi la scena. La stessa Yesin,elegante e pacata,che ho di fronte che rutta sonoramente e quel cretino di Taehyung che saltella per tutta la casa allegro come un bambino. Non è decisamente una scena di tutti i giorni.
«Ti capisco. Io ormai credo di essere un uomo»borbotto,allungando le gambe sulla sdraio posizionata sotto il Sole. Avevo accettato subito l'invito di Yesin ad unirmi a lei nel pomeriggio a casa sua. Fuori c'è una bellissima giornata per cui ci siamo sdraiate nel balcone per prendere il Sole.
«Yah,ma di cosa ti lamenti!»esclama imbronciata. «Almeno tu hai le tette. Io si che potrei essere scambiata per un uomo»sbuffa sconsolata,passandosi le mani su tutto il petto e soffermandosi sulla leggera protuberanza del suo seno. Il mio corpo è un argomento piuttosto delicato per me. Quando ho iniziato a svilupparmi,non riuscivo a piacermi. Avevo paura che se avessi avuto un seno troppo grande o un fondoschiena troppo vistoso,non mi avrebbero mai preso all'Accademia. Condizionai così tanto la mia mente che la convinsi che dovevo assolutamente fare qualcosa per bloccare questa crescita. Così ogni giorno mettevo delle fasce strettissime intorno al seno,sperando che si schiacciasse e che smettesse di crescere. Solo la sera,prima di andare a letto,toglievo le fasce e piangevo. Piangevo perché mi faceva male quella pressione costante per tutto il giorno e piangevo perché nonostante i miei sforzi,il mio corpo continuava a cambiare e io non riuscivo ad accettarlo. Quando Jimin lo scoprì,si infuriò come una belva e difficilmente dimenticherò quello che mi disse quel giorno.
