IV

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La mensa del Campus è strapiena di agenti affamati e ingordi e mi sorprendo di quanto possa mangiare un essere umano quando vedo vassoi strapieni di pasta al formaggio e carne di manzo

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La mensa del Campus è strapiena di agenti affamati e ingordi e mi sorprendo di quanto possa mangiare un essere umano quando vedo vassoi strapieni di pasta al formaggio e carne di manzo. So che per mantenere un certo fisico,la dieta deve essere variata e deve contenere tutti gli alimenti necessari. Zuccheri compresi. Ovviamente quelli naturali che si trovano nella frutta oppure in qualche barretta poco calorica. Ricordo che prima di entrare in Accademia,avevo una paura matta di essere scartata per il mio peso. Non che fossi grassa ma mi vedevo costantemente sbagliata per poter fare un lavoro del genere. Jimin anche aveva avuto problemi alimentari per questo ma io e Mihne siamo sempre state attente a farlo tornare in carreggiata affinché non esagerasse e non si danneggiasse in primis l'autostima e poi il corpo. Adocchio mia sorella seduta da sola in un tavolo davanti alle grande vetrate e mi dirigo subito verso di lei dopo aver preso il mio pranzo,ignorando gli sguardi curiosi degli agenti.

«Eccoti qui,tutto bene?»domando con un sorriso,poggiando il vassoio sul tavolo e solleva lo sguardo dal libro aperto tra le sue mani.

«Ciao»sorride tranquilla.
«Tutto bene tu?»

«Ci sto lavorando»borbotto prima di sospirare e iniziare a consumare il mio pasto. La frase che Jungkook mi ha rivolto stamattina continua ad arrovellarmi la mente e non avrei mai creduto di provare così tanta antipatia per una persona. Come può darmi della codarda se neanche mi conosce bene? È vero,sa chi sono ma niente nel mio dossier mi dipinge come una codarda. Sono sempre stata la prima a mettersi prima degli altri per proteggerli. Non ho mai abbandonato la mia squadra sul campo,mai voltato le spalle a qualcuno che chiedeva aiuto e mai avuto paura davanti al pericolo. Eppure ai suoi occhi sono una codarda. Per un momento ho pensato che avesse scoperto qualcosa sulla mia famiglia ma quei fascicoli sono classificati Top Secret e possono accedervi solo gli agenti col più alto grado possibile. A meno che il generale Jung non abbia deciso di informare suo figlio dei miei affari privati ma spero vivamente che non sia così. In caso sapesse tutto,non posso ritenermi una codarda neanche in quel caso. Ero una bambina quando ho scoperto tutto e neanche ora potrei fare qualcosa a riguardo. Non ho i mezzi necessari per farlo.

«Jungkook ti ha fatto imbestialire?»

«E quando non lo fa?»sbuffo irritata,continuando a mangiare. Sento decine di occhi su di me ma solo un paio di mi stanno scavando dentro,giudicandomi con modo accusatorio come se avesse il diritto di farlo.

«Secondo me gli piaci»commenta Mihne e sembra anche piuttosto divertita da questa sua affermazione. Se vedessero come mi tratta Jungkook,la smetterebbero tutti di ripetermi questa stupida frase.

«Oh credimi,sono molto lontana da piacergli»mormoro a bassa voce. Non voglio che qualcuno origli le nostre conversazioni.
«Se cavassi gli occhi a qualcuno con questa forchetta,verrei cacciata via?»domando ironica,mostrando a mia sorella la forchetta che tengo stretta,fin troppo stretta,con la mano destra.

«Credo di si»dice ridendo e le sue guance assumono un colore rosato che tanto mi era mancato vedere sulla sua pelle. Stanotte,per la prima volta dopo settimane,non l'ho sentita alzarsi dal letto. Non so se stesse dormendo ma non si è mossa dal suo letto e di questo ne sono contenta. Probabilmente sta iniziando a convivere con la mancanza di Jimin. Inoltre si sta ambientando bene all'interno del Campus quindi questo mi fa sentire più tranquilla.
«Però mi piacerebbe vederti provare»aggiunge facendomi un'occhiolino.

Top Secret/Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora