XXII

663 42 18
                                    

A volte mi veniva da pensare che tutto sarebbe stato più facile se io e Jungkook non ci fossimo mai incontrati

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


A volte mi veniva da pensare che tutto sarebbe stato più facile se io e Jungkook non ci fossimo mai incontrati.
Sicuramente lo sarebbe stato. Lui non sarebbe in pericolo e neanche la sua famiglia e i suoi amici lo sarebbero. Avrebbero continuato a vivere le loro vite senza pensare all'enorme disastro che ero e sono io, Park Heerin.

Diverse volte ho preso in considerazione l'idea di prendere un'aereo e tornare da sola a Quantico per portare tutti i miei problemi con me ma poi ho avuto paura che le cose non sarebbero cambiate.
L'Organizzazione probabilmente penserebbe che sto solo scappando come una codarda e ucciderebbe tutti quelli che amo prima di venirmi a cercare.
Detesto questa sensazione.

Quella di sentire sulle spalle la vita di tutti, la loro paura, le loro paranoie, i loro pensieri.
So che ad ognuno di loro pesa dover fare tutto questo per me. Anche se non lo danno a vedere, è chiaro che pesa. Peserebbe a chiunque.
Lo stare nascosti, non potersi vedere o parlare, agire sempre nell'ombra, mentire a tutti, vivere nell'illegalità.
Chiaramente non è facile per nessuno.

Non vorrei essere sempre al centro dell'attenzione.
Vorrei passare una normale giornata con Jungkook o con mia sorella e Yesin a parlare di cazzate, prendere in giro i nostri uomini e bere alcol senza paura di svegliarsi con un dopo sbronza.
Invece non posso permettermi neanche una pizza d'asporto che possa consolarmi un po'.
Jungkook è con me ma...ma non lo è veramente.

È distante, distratto e ho scoperto che in una delle ultime missioni, se non fosse stato per Taehyung, sarebbe nuovamente rimasto ferito.
Il ragazzo mi aveva raccontato che il corvino sembrava completamente perso, come se non fosse più lui e non sapesse cosa e come farlo.
L'avevo pregato di raccontarmi di più, di dirmi se sapeva qualcosa di più riguardo Jungkook ma aveva detto di no e, per quanto fosse bravo, avevo capito comunque che mentiva.

E questo che succede quando ti ritrovi coinvolto in qualcosa di più grande di te: menti.
Diventi un quasi perfetto bugiardo. Dico quasi perché sono stata presa in giro e raggirata talmente tante volte da parte di grandissimi bugiardi che ormai riesco a scovare le bugie a chilometri di distanza.
Il punto non è questo però. Il punto è che arrivi a mentire alle persone che ti stanno accanto ogni dannato e santo giorno.
Le persone che ami di più, che ti stanno più a cuore. Solo per proteggerle.

So che anche Jungkook sta facendo questo gioco e io in primis l'ho fatto per lui.
Jungkook potrà sembrare freddo, distaccato e anche stronzo a volte ma quando ama, lo fa incondizionatamente e totalmente e io ho sempre paura che possa fare qualche cazzata per questo.
E/o possa mettersi seriamente nei guai.
Ho paura di perderlo come mai prima d'ora. Non è come pensare di caricarlo su un'aereo e mandarlo via per proteggerlo. Quello lo farei io stessa.

Ma pensare che qualcuno possa strapparmelo via, è tutta un'altra cosa e non mi piace.
Non mi piace stare così, avere questi pensieri, vivere non al giorno ma al minuto, all'ora. Perché io ormai non solo non faccio previsioni per il giorno dopo, non le faccio neanche per l'ora successiva.
Sono nel mirino di tutti. Un minuto potrei esserci e un minuto dopo, potrei già essere morta.

Top Secret/Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora