Prologue

1.1K 62 50
                                    

«Comandante,nemico a ore dieci»sussurra uno dei miei uomini nel mio auricolare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


«Comandante,nemico a ore dieci»sussurra uno dei miei uomini nel mio auricolare. Dalla voce bassa e profonda credo sia Bower. Attivo la visione notturna e individuo tre finti di calore dietro un container.

«Ricevuto. Squadra Beta mi sentite?»chiedo senza distogliere l'attenzione dai tre uomini armati davanti a noi. Questa missione è davvero importante. Non è la prima che faccio ma ognuna ha il proprio codice. Verde,giallo o rosso. Ne ho contate ventidue gialle e trentacinque rosse. Mai nessuna verde. Quando lavori nell'FBI le missioni in codice verde le lasci indietro durante il periodo dell'addestramento. Sai già che tutto quello che vedrai,farai e sentirai resterà top secret. Per la tua famiglia,per i tuoi amici. Insomma per tutti tranne i tuoi colleghi. La tua squadra. Il tuo team.

Sono fiera di guidare la squadra Alfa del mio settore. Adoro i miei ragazzi e non potrei che essere più fiera di loro. Lavoriamo molto bene insieme,ci supportiamo,ci proteggiamo e ci vogliamo bene sotto sotto. Molto sotto dato che nell'ambito lavorativo gli agenti imparano in addestramento a non mostrare i loro sentimenti e le loro emozioni. Diventiamo freddi,ostili e più lucidi e razionali che mai. Delle perfette macchine da guerra.

«Squadra Alfa vi riceviamo. Obbiettivo acquisito».

Ottimo. Siamo in perfetto orario sulla tabella di marcia. Mi giro verso i miei uomini e faccio due gesti con la mano per ordinarli di proseguire. Osservo il nemico mentre i miei ragazzi mi sfilano affianco e si fermano dietro un container giallo. Una figura si affianca a me e mi volto per guardarla. Jimin.Mio migliore e unico amico,se escludiamo mia sorella,da sempre. Non c'è un ricordo della mia vita passato senza di lui. Ogni mio passo,ogni mio traguardo l'ho fatto con lui. Insomma non immagino la mia vita senza di lui. Per questo è il mio braccio destro e non lavoro senza di lui al mio fianco.

«Tre cecchini. Forse un'altro pronto a difendere gli altri»mi informa e annuisco,spostando il mirino del mio fucile verso due container impilati uno sopra l'altro. Ecco i cecchini.

«Io mi occupo di loro,voi prendere gli altri. Intesi?»

«Si comandante»rispondono i miei ragazzi e sorrido.

«Via via via»sibilo ed escono allo scoperto con i fucili alzati davanti al viso. Il rumore degli spari riempiono subito il silenzio di poco prima e punto il fucile sui cecchini,mirando alla testa ed eliminandoli uno dopo l'altro. Per i codici gialli generalmente non si infliggono mai ferite mortali. Ma questo è un codice rosso e questo è un blitz in piena regola quindi non bisogna esitare. Soprattutto con gente del genere. Trafficanti di armi,di uomini e responsabili di centinaia di crimini in cui ci sono finiti in mezzo anche bambini. La pietà in questo momento non esiste.Mi avvicino agli altri uomini e gli spari cessano.

«Tutto bene?»domando urlando e guardandomi intorno per accertarmi che la mia squadra sia al completo. Non ho mai perso miei uomini nelle missioni. Mai. Perché mi assicura sempre che tutto sia perfettamente calcolato ad evitare rischi.

«Ne abbiamo presi quattro. Uno di loro è scappato»
mi informa Jimin e annuisco rilasciando un sospiro di sollievo.

«Missione compiuta»annuncio e mi sorride prima che un proiettile lo colpisca in pieno petto. Il suo sorriso si trasforma in una smorfia e un'urlo mi muore in gola mentre sfodero la pistola dai pantaloni e sparo verso il quinto cecchino che non so come è sfuggito agli occhi di Jimin. L'uomo cade dietro un container e mi inginocchio davanti al mio migliore amico,slacciando il suo giubbotto antiproiettile. Non sempre questi cosi sono efficaci. Sopratutto contro un fucile di precisione come quello usato dai cecchini. Veloce,rapido e mortale. Con o senza giubbotto.
«Jimin? Non osare lasciarmi brutta faccia di merda»mormoro con le lacrime che mi rigano il viso.

Durante l'addestramento ti insegnano a controllare le tue emozioni. Sopratutto quando entri sul campo. La paura,l'ansia,la rabbia. Ma ora non ci riesco. Non riesco a restare lucida ed ad accantonare la paura.Prova a ridere ma non fa che peggiorare la sua situazione e un rivolo di sangue cola dalla sua bocca.

«Shh. Non agitarti. Bower una maledetta ambulanza»urlo.

«Sta arrivando»esclama inginocchiandosi al mio stesso livello per tenere la testa di Jimin sollevata mentre strappo la sua maglietta con forza e la uso per tamponare la ferita.
«Cazzo Jimin»

Maledizione. Muovetevi vi prego. Non posso perdere anche lui. Non posso.

«Ei t-tesoro»mi richiama e mi chino più su di lui.

«Non parlare. Sono qui»sussurro. Alza una mano verso il mio viso e sorride mentre mi accarezza la guancia.

«Erano... e-erano cinque»mormora e rido tra le lacrime.

«Dovrei buttarti fuori dalla squadra per questo ma non lo farò. Ma se scopro che stavi pensando a mi- sorella nuda sotto la doccia,sono guai seri eh»lo minaccio.

«È così sexy»mormora con l'ombra di un sorriso e chiude gli occhi.

«Non ci provare Jimin. Apri gli occhi. L'ambulanza sta arrivando. Ti prego»lo supplico e riapre a fatica gli occhi. Sento le mani scivolose sul suo petto dalla quantità di sangue che fuoriesce dal foro del proiettile ma cerco di non pensarci. Anche se l'odore mi sta nauseando,premo forte per bloccare il più a lungo possibile l'emorragia. Le sirene dell'ambulanza mi danno un senso di speranza e sorrido al mio migliore amico.
«Vedi? Ce la faremo. Non mi lasciare okay?»

Tre uomini lo sollevano sulla barella e lo spingono sopra l'ambulanza. Mi siedo affianco a lui e gli tengo la mano.

«Polso debole»annuncia il medico e la macchina sfreccia veloce lungo le strade trafficate di Quantico.

«Fate presto vi prego»mormoro e accarezzo i capelli della mia ragione di vita.

«Non p-piangere Heerin. S-sarò sempre...con te»sussurra e scuoto la testa.

«Non fare questi maledetti discorsi. Tu vivrai,sarò la tua testimone di nozze,la madrina dei tuoi figli. Sarai il marito di mia sorella e il padre dei suoi bambini»dico in tono arrabbiato e un lampo di tristezza passa sul suo viso.

«La amo. D-dille che la amo»sospira e chiude gli occhi. La sua mano diventa debole nella mia e il mio cuore si ferma insieme al bip statico dell'elettrocardiogramma. Il sangue mi si gela nelle vene e poi esplode in mille cristalli di vetro che mi tagliano e perforano la pelle.

«No. No Jimin,no maledizione»urlo e mi accascio su di lui.
«Ti prego no. H-ho bisogno di te Chim,t-ti prego»singhiozzo contro la sua guancia e i medici mi spostano dal suo corpo per provare a rianimarlo. Le scosse non riescono a raggiungere il suo cuore ormai spento e il suo corpo si muove privo di vita sotto di esse.

«Ora del decesso:22:13»sento dire da uno di loro e mi lascio ricadere davanti a lui. Il mio migliore amico. Il mio ragazzo biondo con il sorriso sempre sul viso,con l'amore smoderato per la vita e per il sacrificio per gli altri.

«S-sarò sempre con te Chim. S-sempre»sussurro con gli occhi gonfi di lacrime e mentre la vita lascia il suo corpo per sempre,una parte di me la segue per restare sempre e solo con lui.




Anyooooung❄️
Il prologo di Top Secret è ufficialmente qui. Cosa vi sembra? Vi ispira? Vi intriga?

La morte di Jimin che apre questo libro mi ha straziato. Questa storia esiste da tanti anni e infatti i primi capitoli,compreso questo,erano già scritti. Ovviamente ho aggiunto parti e tolto altre perché il mio modo di scrivere è cambiato ma ammetto di aver pianto per Jimin proprio come la prima volta che la scrissi e il nome del ragazzo era Will.

Questo quindi era l'evento scatenante e nel prossimo capitolo conoscerete meglio Heerin e sua sorella che sembra avere qualcosa di più con Jimin.

-Bebs❄️

Top Secret/Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora