XXI

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Jungkook

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Jungkook

«Aiutami, ti prego» sussurrò la ragazza e io bambino corvino fu costretto a distogliere lo sguardo dal suo corpo martoriato perché non riusciva a reggere quella visione.

«Allora Jungkook, chi scegli?» domandò l'uomo con la pistola in mano. Perché gli stava facendo questo? Il bambino corvino si chiedeva questo ripetutamente nella sua mente. Perché? Perché non poteva avere un papà normale come gli altri?

«I-io...io papà...» mormorò sull'orlo delle lacrime ma non poteva piangere adesso. Aveva paura che suo padre avrebbe spostato la pistola su di lui se avesse versato una sola lacrima.

«Devi scegliere Kook» gli disse dolcemente.
«Devi imparare a scegliere o moriranno entrambe» concluse di nuovo freddo e distaccato e il bambino riportò lo sguardo sulle due donne inginocchiate davanti a lui.
Una era una donna, sua madre. La donna che lo aveva messo al mondo, la donna innocente che aveva avuto la sfortuna di avere il signor Jeon come marito, la donna che cercava sempre di proteggerlo.
L'altra donna era Heerin, la sua Heerin. Non la bambina di 8 anni che gli andava sempre dietro ma la donna con una mira incredibile, coraggio da vendere e anche una propensione alla pericolosità non indifferente. Anche lei era la sua donna però.

«Salva lei Kook» sussurrò ancora Heerin ma stavolta con un piccolo sorriso sul viso. Aveva capito anche lei che il bambino corvino non sarebbe mai riuscito ad uccidere nessuna delle due però doveva. Doveva farlo.
«Va tutto bene, fidati di me. Non è colpa tua.»

«M-mi dispiace» singhiozzò il bambino a quel punto senza neanche preoccuparsi di star piangendo davanti al suo più grande nemico.

«Lo so piccolo ma va bene così» sorrise ancora.

«Allora Jungkook?» chiese nuovamente suo padre e il corvino strinse i pugni lungo i fianchi.

«Salvo...salvo la mamma» mormorò infine e sapeva che stavolta non avrebbe giocato brutti scherzi. Aveva già fatto quel sogno, aveva scelto Heerin convinto che avrebbe poi sparato a lei invece che a sua sorella ma lui aveva sparato a Yesin. Quindi stavolta era andato dritto al punto, sperando di aver capito la mente contorta e omicida del padre.

«Ottima scelta» rise divertito, puntando la pistola contro Heerin e sparandole un proiettile nella testa. Il suo corpo cadde per terra con un tonfo privo di vita e il bambino pianse ancora di più.
«Chi avrebbe cucinato lo stufato migliore del mondo dopo?»

«Svegliati maledizione» grugnisco, dandomi diversi schiaffi sulla faccia per allontanarmi da quel maledetto sogno.
Ultimamente è tornato a perseguitarmi più che mai e faccio fatica a svegliarmi da esso. Come se fossi paralizzato nel sonno. È una tortura orrenda e capire il motivo del perché di questo incubo ricorrente, è anche peggio.

Top Secret/Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora