In trappola

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Sono passati 4 mesi,ciò significa che sono qui da un Caspio di anno.
Minho alla fine è diventato velocista come avevo predetto, devo dire che è bravo, mi tiene il passo ed è  molto simpatico.
<da quanto sei qui?> chiese l'asiatico mentre giravamo l'angolo del labirinto.
<precisamente un anno> dissi.
<pausa ?> disse
<d'accordo>.
....
Continuammo con delle pausa ogni 2 ore e stavamo rientrando o almeno dovevamo...
In meno di un batter d'occhio un dolente attaccò Minho, ed iniziò ad urlare, mi sarei messa a ridere se non fosse per la situazione di vita o di morte.
Presi il mio coltello e lo infilzai nella parte bassa del mostro. Dando tempo a Minho di scappare dai suoi artigli.
<uccidiamolo.>dissi.
<sei impazzita!?>
<niente storie Minho... ammazziamolo>.
Continuano per altri 15 minuti ma non ne voleva sapere di morire, quindi mi allontani per qualche secondoi sperando di vedere qualcosa tipo un punto debole, non credo che abbiano un cuore , Minho intanto dava colpi sul dorsale poi sulle zampe,testa e occhi, così via.
<Caspio sembra tutto inutile> dissi tra me e me,fin quando non vidi una specie di lampadina gialla fluorescente.
<mira al... cuore? quello lì fluorescente > dissi titubante. Mi avvicinai e lo colpì e come se si fosse spento cadde a terra con un tonfo.
<non ci posso credere Hayley>disse Minho.
<neanche io> dissi facendo la spocchiosa.
<appena glielo diremo impazziranno, dopo 1 anno ci siamo... anzi ci sei riuscita.>
< ci sei anche tu comunque>
< a te è venuta l'idea> continua lui.
<va bene cose hai ragione>dissi tra 2 risate.
< ora andiamo> disse alzandosi in piedi.<sennò il prossimo corpo senza vita sarà il nostro> continuò. 
....
 Finalmente siamo all'entrata della radura, quando però arrivammo nel corridoio le porte si stavano chiudendo, abbiamo sprecato tempo prezioso per cercare di uccidere quel dolente.
<non arriveremo mai in tempo>disse affannato ma continuando a correre.
<corri e basta> dissi io spingendolo in avanti per cercare di farlo uscire, prima che lo spazio sia troppo piccolo per il suo corpo.
Era diventato uno spazio minuscolo, Minho riuscì ad entrare per un pelo, ma.... per me era troppo tardi.
Senti le porte ad un palmo dal mio viso chiudersi in un tonfo.
Per un attimo riuscì a sentire le urla dei radunai, anche con l'enorme spessore delle mura.
Potevo sentire già i Dolenti prendere le posate per una bella cenetta.
< a noi due adesso>.

𝑻𝒓𝒖𝒔𝒕-𝑵𝒆𝒘𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora