19. Energici per andare avanti

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spero che questo capitolo non vi
annoierà dato che ci sarà lo svolgimento
della partita. non preoccupatevi che
non sarà come haikyuu dove spiegano ogni
mossa haha, ma in realtà saranno
molto presenti i pensieri dei ragazzi della
squadra, dato che alcuni di loro non
li abbiamo conosciuti bene nel corso della
storia. detto questo, buona lettura!


Jungkook

«Pronto, Kook?».

«Pronto, Mark».

L'allenatore gli alzò la palla in modo tale da farlo palleggiare verso di me. Feci i tre passi e subito saltai in aria, ritrovandomi la palla alla giusta distanza per poter attaccare. Caricai il braccio e con un colpo secco schiacciai nel campo avversario, causando un forte rumore per il contatto fra il mio palmo e il pallone.

Come sempre, il mio attacco era finito sulla linea dei tre metri.

«Così, Jeon, spacca tutto!» scherzò Jackson, con un sorriso divertito e quasi rilassato sul volto. Invidiavo la sua calma durante le partite, il suo autocontrollo e come riusciva a gestire la propria ansia.

«Anche te dovrai fare delle ottime schiacciate, mi raccomando» gli puntai il dito contro.

«Sicuramente. Ti ruberò la scena» facendomi l'occhiolino andò verso la panchina per poter bere dell'acqua.

Il tempo per il riscaldamento stava finendo ed io ancora non ero riuscito a calmarmi del tutto. Nonostante quello, però, fortunatamente la mia bravura sul campo non stava scomparendo e con tutto l'impegno che ci stavo mettendo, cercavo di dare un'aria "spaventosa" di me agli avversari.

Erano tutti piuttosto alti e con delle spalle larghe. Uno, però, era più mingherlino e magro. Aveva un corpo minuto ma un'agilità strabiliante. Ancora non sapevo che ruolo avesse nella squadra, ma da come si stava comportando durante il riscaldamento mi dava l'impressione di essere un perfetto attaccante.

Dopo cinque o dieci minuti l'arbitro fischiò, dando così una fine al riscaldo e un inizio ufficiale al primo set.

«Capitano!» gridò il nostro allenatore, richiamando l'attenzione di Namjoon, seduto sulla panchina a bere dell'acqua.

«Si, coach?» si alzò e si avvicinò all'adulto, sistemandosi i capelli castani.

«Questo è lo schema per il primo set. Ora ve lo spiego e poi tu lo porterai agli arbitri. Jackson in seconda fila, posto sei, mi raccomando partiamo con una bella battuta dato che la palla è nostra. Posto cinque Seokjin, mi aspetto un'ottima ricezione da te oggi. Posto quattro Hoseok, carico come sempre. Posto tre Jungkook, resta concentrato e non farti prendere dall'ansia. Schiaccia a modo tuo, non pensare di dover strafare perché i tuoi attacchi sono già perfetti così come sono. Posto due, ovviamente Mark, alza per bene, non combinare casini. E infine, posto uno Namjoon, muri benissimo perciò stai tranquillo e non preoccuparti, dietro hai Jackson che schiaccerà al posto tuo. Tutto chiaro?» ci guardò uno ad uno negli occhi.

«Chiarissimo» annuì Mark.

«Perfetto, in campo!» e mentre Namjoon andò a portare la composizione agli arbitri, io e il resto della squadra ci sistemammo ai nostri posti.

Feci dei respiri profondi, guardandomi un po' attorno, soprattutto negli spalti, pieni strapieni di persone che tifavano per la propria squadra. Cercavo dei visi familiari verso i posti a sedere, avevo la necessità di vedere qualcuno che stava facendo il tifo per me per riuscire ad andare avanti.

The Feminine Boy - KOOKTAEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora