CAPITOLO 11

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≪Ti ascolto≫ mormorò Ambra ancora scombussolata, gli occhi fissi in quelli di Jonathan. Si era preoccupata molto per lui, tanto che copiose lacrime le stavano scendendo dagli occhi.

Lui le asciugò un'altra lacrima e poi, ritirando la mano, sospirò.

≪È la seconda volta che mi succede oggi e davvero non so come interpretare il tutto. Ho bisogno di fidarmi di qualcuno.≫

Lei, nonostante i singhiozzi, lo interruppe.

≪Puoi fidarti di me.≫

≪Lo so.≫ Jonathan prese coraggio e si preparò a raccontare. ≪Fin da piccolo mi capitava di avere visioni. Avevo capogiri e subito dopo scene mi si paravano davanti agli occhi. Spesso vedevo il futuro, a volte il passato, più raramente un possibile presente. Da qualche mese non mi capitava più e di questo ero abbastanza felice. C'erano periodi in cui mi succedeva almeno una volta al giorno. Sai che significa ogni santo giorno svenire agli orari più improbabili facendo preoccupare tutti?≫

Lei sgranò gli occhi, incredula. Provò a immaginarsi la situazione sia dal punto di vista del ragazzo, sia da quello dei suoi amici. A quel pensiero, iniziò a sentire una morsa stringerle il cuore.

≪Mi dispiace≫ fu l'unica cosa, anche se sincera, che lei riuscì a dire.

Un leggero venticello si alzò e alcune ciocche di capelli le caddero sul naso. Lei le prese e se le rimise dietro alle orecchie.

≪Comunque, come stavo dicendo, da qualche mese non mi succedeva più e ne ero felice. Ma oggi è successo ben due volte: una all'ospedale e l'altra in questo istante.≫

Ambra, tirando su col naso, gli chiese cosa avesse visto.

≪La prima volta una ragazza, forse di quindici anni, che fuggiva da Jennifer. Mi sembra lei la chiamasse Evelyn. Credo sia la Prescelta con il potere del fuoco. Non era sola: c'era un drago con lei, un possente drago dalle squame rosse. Era davvero meraviglioso.≫

Ambra pensò all'animale: le erano sempre piaciuti i draghi. A suo avviso erano creature così misteriose, soprannaturali. Non immaginava potessero esistere seriamente, ma, del resto, anche lei aveva dei poteri magici, perché mai non sarebbero potuti esistere degli animali mitologici?

Si lasciò sfuggire un "immagino" con aria sognante.

≪Già, io amo i draghi. Per questo sono un Targaryen≫ rispose lui con orgoglio e gonfiando il petto, citando Le Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco.

La ragazza, nel sentire quelle parole, percepì l'euforia cacciare le sensazioni precedenti e impossessarsi di lei.

≪Aspetta un attimo: tu conosci Il Trono Di Spade? Ma io ti amo, davvero. Sposiamoci, ora!≫

≪Vado a comprare le fedi e torno.≫

≪Le fedi? No, io voglio l'anello con il boccino≫ continuò lei citando Harry Potter.

Lui rise e le creò un anello di viticci assomigliante a quello descritto da lei.

≪Può andar bene comunque?≫ le chiese ridendo.

Lei arrossì e lo prese in mano.

≪Non è così che si fa una proposta di matrimonio, suvvia≫ scherzò ridandogli indietro l'anello di viticci.

Lui, sorridendo, riprese in mano la sua creazione, distruggendola immediatamente.

"Mi ha dato un anello? Seriamente?" si ritrovò a pensare lei.

Lo vide arrossire e immaginò anche lui avesse fatto un pensiero simile: decise di ignorare quel fatto.

≪E va bene, rifarò la mia proposta quando avrai meno pretese≫ rispose alla fine lui e Ambra vide in quelle parole un tentativo volto a mimetizzare con dell'ironia il suo imbarazzo per l'azione appena compiuta.

Diamante - L'ElementareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora