CAPITOLO 30

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≪Non fare l'asociale, vieni con noi!≫ urlò Ambra a Jon. Erano tutti sulla pista di pattinaggio, tranne il ragazzo, che era titubante sulla soglia, non sapendo se buttarsi o meno.

≪Non so pattinare≫ rispose lui, mettendosi una mano tra i capelli, imbarazzato.

≪E qual è il problema? Ti insegno io≫ disse subito lei, prendendolo per mano e trascinandolo dentro.

Lui si divincolò, alla ricerca dell'equilibrio sul ghiaccio, e lei, che lo aveva lasciato andare, gli si avvicinò nuovamente per aiutarlo. Lui si aggrappò a lei, cercando invano di non cadere: perse l'equilibrio ed entrambi precipitarono sul ghiaccio. Ambra, appoggiata a lui, si mise a ridere e si alzò, tendendogli poi la mano.

≪Su, con calma. Bravo, così. Ora ti porto alla balaustra, così farai meno fatica≫ e così dicendo lo condusse fino a quella staccionata di legno.

≪Guardami attentamente: devi muovere i piedi in questo modo≫ continuò la ragazza muovendo i piedi, ≪e per frenare chiudili mettendoli in obliquo. Le punte verso l'interno, mi raccomando.≫

Jon provò a seguire le sue istruzioni, facendo qualche metro e frenando, per poi tornare da lei.

≪Bravissimo!≫

Lui, lasciandosi prendere dall'euforia, iniziò a fare il giro staccandosi dalla balaustra, per quanto le rimanesse vicino. Quando tornò da Ambra, lei lo prese per mano senza dirgli niente e lo portò al centro della pista. Questa era molto grande e, per fortuna, non c'era molta gente: la maggior parte dei loro compagni aveva preferito fare festa, la sera prima, e quindi stavano approfittando di quella mattinata per recuperare le ore di sonno. L'avrebbero passata volentieri anche loro, la notte in bianco a divertirsi, se solo non fossero stati troppo stanchi e doloranti dopo aver usato i loro poteri tutto il pomeriggio. Federico aveva ricordato loro l'obiettivo fosse quello di conoscere un po' più a fondo la magia che possedevano e aveva obbligato tutti a fare esercizi extra, dato che non si sarebbero allenati la mattina dopo, specificando in quel modo sarebbero stati più vicini al loro scopo. Così erano andati in un luogo riparato da occhi indiscreti e avevano iniziato a fare magie quanto più precise possibili, affidandosi anche al libro che Lucas e Amalia avevano portato con sé.

Lucia aveva scoperto fosse in grado di controllare il clima, se combinava i suoi poteri con quelli di Federico o con quelli di Ambra. Grazie al potere del fuoco riusciva a creare fulmini, mentre con i poteri di Federico riusciva ad aiutarlo a creare nubi e a ghiacciare l'acqua. Il modo in cui l'avesse scoperto, probabilmente, non l'avrebbe mai scordato: Ambra, annoiata dal fare sempre gli stessi esercizi, per cui aveva capito di essere portata, aveva iniziato a spruzzare l'amica con dell'acqua. Lucia si era riparata alzando una barriera d'aria, che venuta a contatto con l'altro elemento l'aveva ghiacciato. All'inizio erano rimaste entrambe impressionate, ma alla fine avevano iniziato a divertirsi creando piccole sculture di ghiaccio.

Jon, dal canto suo, aveva scoperto come creare terremoti in porzioni di terreno delimitate.

Ambra, invece, soprattutto all'inizio, prima d'iniziare a giocare con Lucia, cercava di volare e di usare qualche suo altro potere mentre era in alta quota. La prima volta era caduta, ad attutirle il colpo solo la soffice neve, e non erano mancate le risate scherzose di Lucia. Per tutta risposta, lei si era alzata, si era tolta quel soffice cotone bianco da dosso e aveva mandato in direzione dell'amica una leggera folata di vento, scompigliandole i capelli.

≪Tu ridi, ma non mi sembra tu ci sia mai riuscita≫ le aveva detto ridendo.

≪Non sono mica l'Elementare, cara la mia lucertolina≫ aveva risposto Lucia. Aveva puntato una mano contro l'amica e l'aveva fatta sollevare dal suolo. ≪Su, ora che sei in alto fai qualche magia utile a tutti noi≫ aveva poi continuato.

Diamante - L'ElementareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora