Il giorno dopo si radunarono tutti davanti la casa. I primi ad arrivare furono Federico e Amalia, giunti quasi contemporaneamente, mentre Jonathan arrivò in ritardo, come era suo solito. Aveva il sorriso sulla bocca, forse per l'incontro con il gatto di poco prima. Gli erano sempre piaciuti come animali: così aggraziati, furbi e svelti, praticamente coloro che meno lo potessero rappresentare.
≪Oh, e tu da dove sbuchi?≫ gli aveva chiesto, quasi come se avesse potuto rispondergli.
Se lo era ritrovato tra i piedi e, dopo che il gatto gli avesse fatto le fusa e si fosse strusciato vicino alla sua gamba, se ne era andato via tranquillo saltando da un muretto all'altro.
≪Scusate il ritardo≫ disse non appena fu nella casa. Gli altri erano già entrati e si erano fermati nel salotto a parlare tra loro, tutti controllando l'ora.
"Eppure ho ritardato di soli dieci minuti" pensò tra sé, quasi non capendo il perché di tutta quell'impazienza.
≪Tranquillo≫ lo rassicurò Ambra. ≪Bene, direi che possiamo andare.≫
≪Dove andate di bello?≫ chiese Celeste uscendo dalla cucina. Indossava un grembiule rosso, segno che stava cucinando, e Jonathan sapeva in quel momento Ambra stesse sperando in un dolce con il cioccolato.
Il ragazzo si fece portavoce, salutando cortesemente la donna e, dopo aver guardato Lucas, quasi a chiedergli conferma con lo sguardo, e dopo aver ricevuto un cenno affermativo da parte di quest'ultimo, le spiegò velocemente il loro programma per quel pomeriggio.
≪Ah, sì, quel parco meraviglioso! A volte ci vado, quando mi sento giù.≫ Poi, guardando i figli, aggiunse dolcemente: ≪Non fate troppo tardi, mi raccomando≫.
Ambra annuì e le stampò un bacio sulla guancia. Aprì la porta di casa e tutti le furono dietro: in silenzio, seguirono il percorso di ciottoli e arrivarono davanti al cancello.
≪Dov'è il cancello di cui ci avevi parlato?≫ chiese timidamente Amalia, che si stava guardando attorno.
Ambra sgranò gli occhi.
≪Come "dov'è"? È lì, davanti a noi.≫
Amalia si aggiustò la montatura degli occhiali sul naso. Irrigidì la schiena e fissò Ambra.
≪Io vedo solo l'inizio di un bosco.≫
≪Ma com'è possibile? Io lo vedo≫ disse Jonathan grattandosi la testa.
≪Anche io≫ risposero all'unanime Federico e Lucia.
Si guardarono tutti in faccia, alla ricerca di una possibile risposta.
≪Tu lo vedi, Lucas?≫ chiese confusa Amalia.
Lui annuì debolmente.
Il silenzio calò tra i ragazzi, carico di pensieri e vaghe ricerche di possibili spiegazioni. Jonathan guardò i suoi amici: Ambra aveva la testa piegata leggermente di lato, un dito poggiato sul labbro e gli occhi rivolti verso il cielo; Lucas stringeva forte la mano di Amalia e la guardava fisso negli occhi, quasi come avesse voluto confortarla; Federico aveva lo sguardo rivolto verso il cancello di metallo e gli occhi si erano assottigliati, quasi come se la soluzione fosse al di là di quelle sbarre verticali; Lucia, infine, teneva lo sguardo fisso davanti a sé. Aveva la fronte corrucciata e il naso era arricciato. Poi, d'improvviso, quasi come avesse avuto un'illuminazione, sgranò gli occhi e sorrise soddisfatta.
≪E se questo fosse un posto magico?≫ chiese.
Tutti la guardarono per esortarla a continuare.
≪Voglio dire: tutti noi, che abbiamo dei poteri, possiamo vederlo.≫
≪E Lucas?≫ le chiese Amalia lasciando la mano del suo fidanzato per aggiustarsi la montatura degli occhiali sul naso.
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Diamante - L'Elementare
Fantasy[Volume 1] Ambra è una ragazza normale: ha una migliore amica, un fratello che la adora e due genitori che la capiscono in tutto e per tutto. Tuttavia, le hanno nascosto una cosa: i suoi poteri magici. Grazie a un'aquila dal becco blu, il giorno del...