15. Travelling Flake of Snow

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Erano passati alcuni giorni da quando avevamo scoperto il messaggio in codice e intanto altri tre uomini erano scomparsi, c'erano stati tuttavia dei progressi nelle indagini, L pensava che quella frase potesse indicare un indirizzo, più precisamente una via.
""Mi" potrebbe stare per Milano" Aveva affermato il detective Il giorno precedente "e la frase legata a D'Annunzio potrebbe essere un motto certo... oppure riferirsi a Via Gabriele D'Annunzio a Milano"
Lo avevo guardato sorpresa, non avevo pensato a quella possibilità ma aveva davvero senso come supposizione, era forse quella che ci sembrava più fondata quindi avevamo deciso che uno dei due detective che avevano pedinato i sospettati ora dichiarati innocenti si sarebbe diretto a quell'indirizzo, dove sarebbe rimasto per qualche settimana cercando dei movimenti sospetti. L'unico uomo che continuava ad essere pedinato era quello della discoteca che intanto si recava una volta alla settimana a spacciare nella sala da ballo.

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15 novembre, 8.00 pm
erano giorni che L lavorava costantemente senza concedersi nemmeno una pausa e iniziava a diventare troppo pure per lui, le occhiaie erano ancora più evidenti del solito e aveva iniziato a bere molte tazze di caffè per tenersi sveglio, decisi che era il momento di finirla o ne avrebbe risentito la sua salute.
Mi accostati a lui, sedendomi al suo fianco sul divano e appoggiando la guancia sulla sua spalla, mi lasciò distrattamente un bacio sulla testa senza nemmeno staccare gli occhi dallo schermo. Provai a chiedergli da quanto non dormisse e ricevetti come risposta un "non sono stanco, non preoccuparti"
(y/n): "Dovresti dormire, non ti fa bene stare sveglio per così tanti giorni di fila, quanti sono poi? 6?"
"Sono 5 e sono troppo preso dalle indagini per dormire" mormorò il ragazzo concentrato sul monitor scrivendo velocemente sulla tastiera.

Sospirai e decisi che quella sera non lo avrei lasciato proseguire oltre con il lavoro. Gli chiusi lentamente il computer, in modo da interrompere quello che stava facendo, il ragazzo si appoggiò allo schienale del divano guardandomi con sguardo supplichevole: "Per favore, non posso interrompere ora..." avvicinai il mio viso al suo interrompendo ciò che stava dicendo, con un dito gli sfiorai con delicatezza le occhiaie scure e poi gli accarezzai la guancia, automaticamente lui socchiuse gli occhi godendosi le attenzioni.
"Ci fermiamo qua oggi, okay? Non puoi continuare con questi ritmi" sussurrai per poi baciargli dolcemente la punta del naso e le labbra dove lui ricambiò prontamente rimanendoci male quando io mi allontanai dopo un solo secondo senza continuare il bacio.
Non riuscii a trattenere una risata davanti alla sua rezione, il suo lato dolce e in costante bisogno di attenzioni era meraviglioso, decisi quindi di riappoggiare le mie labbra sulle sue continuando il bacio che prima avevo interrotto e lo sentii sorridere sulla mia bocca.

Mi avvicinò dolcemente a sè facendomi sedere su di lui, dopo poco percepii la sua lingua aprirmi dolcemente le labbra chiedendo accesso alla mia bocca, accesso che acconsentii avvolgendo la mia alla sua con il cuore che batteva a mille. Le nostre lingue si intrecciarono e si accarezzarono come se non avessero aspettato altro, il ragazzo appoggiò le mani sui miei fianchi stringendomi a sè e approfondendo ulteriormente il bacio carico di passione, mentre le mie mani vagavano tra suoi capelli corvini il cui profumo dava dipendenza, i nostri nasi si sfioravano e sentivo il suo respiro diventare leggermente più veloce.

Dopo qualche minuto ci staccammo allontanandoci appena. Rimanemmo a guardarci negli occhi qualche momento mentre distrattamente gli accarezzavo la nuca con le dita, mi sorrise avvicinandosi e lasciandomi un ultimo bacio veloce sul labbro inferiore facendo sorridere anche me.

La mia attenzione fu attirata dai finestroni che si trovavano dietro al divano: aveva iniziato a nevicare.
Non riuscii a trattenere un "Oh" davanti a quello spettacolo, mi alzai dalle sue gambe, senza staccare gli occhi dal meraviglioso panorama che si stagliava davanti al mio sguardo, presi per mano il ragazzo tirandolo dolcemente affinché si alzasse e mi seguisse, e rimasi ad ammirare ammaliata la vista dalla finestra della città che piano piano stava venendo imbiancata. I comignoli dei palazzi fumavano liberando nel cielo un fumo bianco e denso, le strade erano già coperte da un sottile strato di neve e dei grossi fiocchi si vedevano volare disordinatamente nell'aria limpida, era davvero meraviglioso.
Il detective era dietro di me, sentii le sue mani cingermi la vita, avvolgendomi in un abbraccio, dopodiché iniziò a lasciarmi una fila di baci lenti sul collo che mi diedero i brividi facendomi inclinare leggermente la testa esponendogli più pelle.

Rimanemmo 15 minuti buoni a guardare I fiocchi silenziosi che si posavano delicatamente sulla città, avevo sempre amato la neve, emanava un'atmosfera magica e spettacolare.
Le strade erano quasi totalmente deserte, ogni tanto si vedeva passare qualche auto oppure qualche persona che portava fuori il cane. Era spettacolare e tutto era reso ancora più speciale dal fatto che mi trovassi nella suite del piano più alto di un hotel al caldo abbracciata dal ragazzo che amavo.
In quel momento realizzai quanto tenessi a lui che in così poco era diventato così importante per me e di quanto mi rendesse felice stargli accanto.

Let's Value Our Lives || L x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora