25. La Valigia

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Venerdì, 30 Novembre 9.00 am
Gli agenti dell'FBI e Watari erano già arrivati alla suite dell'hotel e entro circa un'ora sarebbero tornati gli agenti De Santis e Molinari. I poliziotti di Milano ci avevano detto che ci avrebbero aggiornati quel giorno stesso riguardo le indagini e i ritrovamenti nell'appartamento.

Verso le 10.30 del mattino sentimmo bussare alla porta
Watari andò ad aprire e trovammo davanti ai nostri occhi gli agenti De Santis e Molinari.
L invitò ad entrare i due uomini facendoli accomodare sulle poltroncine del salotto.
"Grazie per il lavoro fatto in queste settimane, avete novità riguardo agli indizi?" Domandò una volta che gli agenti ebbero preso posto.

De Santis parlò per primo: "nessuna impronta digitale è stata trovata nella macchina, hanno usato le stesse precauzioni dell'appartamento...tuttavia" dicendo questo l'agente appoggiò il valigione che portava con sè sul tavolino in mezzo a noi, Molinari si avvicinò aprendo la cerniera mentre De Santis continuava a spiegarci "tuttavia la polizia ci ha dato la possibilità di portarti gli indizi affinché tu li possa studiare in prima persona".
Molinari aprì la valigia e tutti ci sporgemmo in avanti guardando ciò che si trovava all'interno.

Subito notai una moltitudine di bustine ma mi costrinsi a osservarne attentamente una per una per identificarne il contenuto:
- diverse bustine contenenti capelli
- 1 piccola bustina contenente qualche centimetro di una sostanza grigia
-1 bustina piena a metà con una sostanza bianca-verdina all'interno
-1 busta più grande delle altre, che non sembrava essere una di quelle usate dalla polizia per raccogliere gli indizi quanto più probabilmente era una appartenuta proprio ai criminali, contenente una polvere bianca
- 6 capsule vuote che sembravano essere di qualche pillola da deglutire con l'acqua
- molte foto numerate raffiguranti l'appartamento, impronte di fango, delle capsule per terra prima di essere raccolte e imbustate e il corpo dell'uomo ucciso.

Non avevo mai visto dal vivo degli indizi raccolti dalla polizia sulla scena del crimine ma sembrava davvero di essere in un film di investigazione, mi girai a guardare L per capire cosa ne pensasse non capendo molto da quello che vedevo, sospettavo ci fosse della droga, magari della cocaina, nelle buste ma non ne avevo la certezza non avendola mai vista dal vivo.

Il ragazzo prese in mano le buste osservandole da vicino, poi si girò serio verso di me e vedendo che lo stavo guardando in modo interrogativo aspettando dicesse qualcosa per capire di cosa si trattassero quegli indizi, iniziò a parlare, spiegando i suoi sospetti, forse più per rendermi partecipe della situazione e aiutarmi a capire qualcosa che per condividere le sue idee con gli altri agenti e sentire le loro opinioni.

"Sospetto che in queste buste ci sia della droga, in particolare questa l'ho già vista, ecstasy" dicendo questo prese la bustina piena a metà "d'altro canto, le altre due non le saprei riconoscere, ma sono certo che qualsiasi tipologia di droga esse siano sono da ingerire, questo spiega le capsule vuote, le riempivano con le varie sostanze e le distribuiamo ai complici che regolarmente andavamo a farne scorta, come stava facendo ad esempio il nostro spacciatore della discoteca".
Mi ricordai che effettivamente quando avevamo seguito i movimenti dell'uomo nei filmati di sicurezza della discoteca si vedevano abbastanza chiaramente delle pastiglie quando si appartava con i clienti, per quello L doveva esserne così sicuro.

Ci fu un momento di silenzio, poi il detective riprese a parlare: "in realtà in queste buste non mi sorprenderebbe ci fosse qualcosa per tagliare la droga, per allungarla in modo da poterne usare una minor quantità per fare più pastiglie e risparmiare"
Dicendo questo aprì la busta più grande contenente la polvere bianca e cautamente la avvicinò al viso per osservarla ed annusarla appena: "Esattamente, questa sembra essere polvere di gesso. Sono certo che lo usassero per tagliare l'ecstasy, è una pratica abbastanza frequente"
Dopodichè fece la stessa cosa con l'ultima busta con la polverina grigia, annusò appena, poi corrugò leggermente le sopracciglia annusando una seconda volta un po' più profondamente e infine tentò un'ultima volta con sguardo interrogativo chiudendola di nuovo "Non ha odore, non ho le competenze per riconoscere questa sostanza, non mi era mai capitato di vederla perciò penso sia meglio mandarla al laboratorio chimico insieme alle altre due per sicurezza" concluse il ragazzo. Concordammo tutti e la sera stessa avevamo già le buste necessarie per mandare gli indizi al laboratorio.

Rimasi a guardare in silenzio le buste contenenti i capelli rimaste nella valigia, L probabilmente se ne accorse perchè qualche secondo dopo spiegò anche questo punto: "per quanto riguarda I capelli saranno utili una volta che avremo catturato i criminali per confrontare i DNA e confermare le loro identità"
Tutti noi ci guardammo e annuimmo, avevamo delle basi solide, gli indizi ci avevano dato molti vantaggi, ora bisognava scoprire che tipo di sostanze erano e soprattutto la nuova posizione dei criminali.

Let's Value Our Lives || L x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora