10. Partners Against Crime

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Mi svegliai con un pallido raggio di sole che arrivava ai miei occhi, alzai la testa per guardarmi intorno, il salotto della suite era silenzioso e il sole opaco di Novembre filtrava all'interno dalle grandi finestre illuminando la stanza, guardai in basso e vidi L che dormiva ancora tranquillamente, aveva le labbra semi aperte e i capelli che ricadevano sul viso, non potei fare a meno di pensare che assomigliava ad un bambino indifeso.
Guardai l'ora, erano le 7.30, decisi di godermi ancora qualche minuto in quella posizione poggiando il viso nell'incavo del collo di L e respirando il suo profumo che stava diventando piano piano come una droga per me.

Dopo una decina di minuti la luce negli occhi stava diventando fastidiosa, decisi perciò che era arrivato il momento di alzarsi, mi sedetti sul bordo del divano e mi fermai ancora qualche secondo ad ammirare il ragazzo, una ciocca di capelli gli ricadeva sugli occhi, gliela spostai delicatamente, non avevo ancora finito il movimento che il ragazzo aveva già dischiuso leggermente gli occhi aggrottando lievemente le sopracciglia per la luce improvvisa. Vedendomi però mi sorrise, mormorando un assonnato "Buongiorno" ricambiai, ma improvvisamente un dubbio mi balenó nella mente, lo dovevo baciare?
Dopo quello che era successo ieri sera avrei detto di sì ma poi eravamo andati a dormire ed era finita lì, però era anche vero che avevamo dormito insieme abbracciati. Stavo facendo questi ragionamenti quando il ragazzo che intanto si era tirato su a sedere vicino a me e mi stava guardando dolcemente non decise di sciogliere tutti i miei dubbi prendendo l'iniziativa, sentii le sue sue dita affusolate e sottili prendermi gentilmente il mento e alzarmi il viso finché i nostri sguardi non si incontrarono e lui mi lasciò un bacio delicato sul labbro superiore facendomi automaticamente sorridere e ricambiano il mio sorriso.
Le parole mi uscirono senza nemmeno che me ne accorgessi a formare la frase "Ti amo" lui rimase un momento fermo come se non se l'aspettasse nemmeno lui. Dopodichè sfoggiò un meraviglioso sorriso rispondendomi "Ti amo anche io".
"Quindi ora siamo...tipo, una coppia?" provai a chiedere leggermente imbarazzata
"Direi proprio di sì" rispose guardandomi e ridendo davanti al mio imbarazzo, mi sentii improvvisamente leggera.
Probabilmente uno dei risvegli migliori della mia vita.

Preparammo la colazione e ci sedemmo entrambi sul divano a continuare le indagini sulla scomparsa degli ormai 17 uomini.
Ad un certo punto durante la mattinata vidi L guardarmi, mi girai con aria interrogativa verso il detective che parlò: "(y/n) ieri non ho potuto fare a meno di notare che la tua empatia e capacità di immedesimarti negli altri sia molto al di sopra della media, questo potrebbe aiutare molto le indagini, posso provare a farti delle domande?"
Acconsentii sorridendo dolcemente all'idea che L fosse davvero un detective perfetto per essersi accorto di quella piccola sottigliezza il giorno prima mentre lui era a pezzi che piangeva sulla mia spalla.
L allora cominciò "chiudi gli occhi e concentrati ora"
Eseguii
"Tu sei un uomo che gestisce uno dei più grandi spacci di droga della regione se non proprio di tutta Italia"
Io ero concentrata per immedesimarmi nell'uomo che mi descriveva il ragazzo
"Quale mezzo useresti per arrivare ai tuoi compratori?"
La risposta mi fu subito chiara "Il Dark Web" successivamente mi balenò in mente un'altra ipotesi "se io gestissi uno dei più grandi commerci di droga non mi fermerei solo a questo, sarei troppo in alto per limitarmi al solo spaccio di droga... non pensi sia strano che qualcuno di così influente si occupi solo di commercio illegale di stupefacenti? Se ci fosse qualche correlazione tra lo spaccio di droga dell'uomo seguito dall'agente dell'FBI e il traffico di organi legato alle sparizioni di uomini nell'ultimo mese? Se ci fosse dietro la stessa persona? Abbiamo trovato un grosso commercio di droga seguendo quell'uomo nella discoteca, non stiamo parlando di un semplice spacciatore nei parcheggi, potrebbe essere coinvolto in qualcosa di ancora più grosso"

 L annuì e i suoi occhi si accesero dall'emozione: "Perfetto, hai confermato la mia teoria, ho pensato alla stessa cosa" questo inoltre confermò anche la sua idea secondo la quale la mia empatia e intuizione potevano aiutare molto nelle indagini.
Decidemmo di contattare l'indomani un conoscente di L specializzato in hacking e tecnologia e provare a seguire la pista da me proposta.


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