𝒇𝒊𝒗𝒆

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Chapter 5: touching hands

Dopo che il corvino gli dette il cuscino, Jisung ci mise un po' ad addormentarsi.

Era rimasto così contento da quel gesto che non era riuscito a prendere sonno per un'ora intera.

La sua mente era un continuo di "allora non mi odia!" "gli starò simpatico?" "non mi butterà mai più fuori di casa!" "non riesco ancora a credere che l'abbia fatto." "che gentile".

Ripensandoci una persona normale lo avrebbe fatto dormire direttamente sul letto, forse non doveva essere al settimo cielo per un' azione che non dovrebbe essere neanche vicina al minimo di ospitatilità; ma Minho non era una persona normale, poteva concedersi quell' "attimo" di felicità.

All'inizio non aveva mai avuto molte speranze nel fare amicizia con il moro, lo credeva davvero troppo ostile contro il mondo e il genere umano, pensava davvero che non sarebbero mai riusciti a creare un qualche tipo di rapporto positivo.

Invece stava andando meglio di quel che si era immaginato.

Fiero di se e felice al settimo cielo, il biondo si era poi addormentato con un ampio sorriso sulle labbra e le guance paffute rosse come non mai.

•••

《Sveglia.》

La mattina dopo il minore aprì gli occhi, trovandosi ad un palmo dal viso la mano del corvino che continuava a schioccargli le dita in piena faccia, nel tentativo di svegliarlo.

《Mhm?》dalla bocca del più basso, uscì fuori solo un verso incompresibile, mentre a fatica teneva le palpebre aperte.


《Mhm niente, alzati e basta che abbiamo da fare.》

Oh no.

Gli ho promesso che ucciderò tutti gli zombie che vuole.

L'ho detto solo per salvarmi il culo.

Rimanderò il problema per il momento, pensò mentre si girava dalla parte opposta del più alto, dandogli le spalle.
《Ancora 5 minuti.》sbiascicò richiudendo gli occhi.

《Ti ricordo che c'è ancora il rischio che ti butti fuori casa.》

Bastò quella frase del maggiore a far balzare Jisung in piedi come una cavalletta.

A quella scena buffa quanto tenera, Minho accennò un sorriso, riuscendo a nascondere una risata, e indicò al biondo il comodino accanto a lui, dov'erano posti un bicchiere d'acqua e una merendina.

《Quì c'è la tua colazione. Ti ho svegliato presto perchè abbiamo bisogno di più ore di luce che possiamo.》

《Perchè che ore sono?》chiese Jisung, cacciando uno sbadiglio da record, per poi bere l'acqua datagli dal più alto.

《Le cinque.》

Il più piccolo sbarrò gli occhi, rischiando di strozzarsi con l'acqua.

《Oh mio dio, perchè così tanto presto?》scartò la solita merendina.

《Usciremo alle sei, in quest'ora avrai tempo di riprenderti dal sonno-ti vedo alquanto rincoglionito- e di vestirti adeguatamente.》

~𝑺𝒘𝒆𝒆𝒕 𝑬𝒚𝒆𝒔~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora