~𝑺𝒘𝒆𝒆𝒕 𝑬𝒚𝒆𝒔~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠

𝒔𝒊𝒙𝒕𝒆𝒆𝒏

chapter 16: park

Per i seguenti 30 minuti Minho si era occupato degli zombie sotto all'edificio, cecchinandoli dal tetto dove non potevano raggiungerli.

《Minho...》Jisung lo chiamò mettendosi seduto, dopo esser stato straiato per tutto quel tempo.

《Dimmi.》il maggiore lo raggiunge, sedendosi al suo fianco, asciugandosi il sudore dalla fronte.

《Credo di aver notato una cosa, non ero certo visto che prima di uscire vedevo gli zombie solo dalle telecamere, ma adesso ne sono abbastanza sicuro.》

Minho alzò le sopracciglia stupito.

《Che cosa hai notato?》

《Non sono tutti agili come mi hai detto, penso questo lo sappia anche tu, ce ne sono molti più deboli e lenti degli altri. Tu come lo spiegheresti?》

Minho lo guardò confuso, non poteva direttamente arrivare al punto?

《...Non lo so, forse anche l'umano prima era così e le caratteristiche non si sono mutate?》disse la prima cosa che gli venne in mente, era la più logica.

《Invece io ho un' altra ipotesi. Come hai detto tu non tutti hanno fatto il vaccino che poi si è rivelato un virus no?》il moro annuì, invitandolo a continuare.

《Ecco, io penso che i casi più agili siano quelli che hanno fatto il vaccino da umani, quindi quelli dove il virus è in maggior quantità, mentre coloro che sono più lenti sono stati semplicemente trasformati, erano gli umani che non avevano fatto il vaccino e che sono stati morsi o infettati da altri zombie.》

Alla spiegazione del biondo, gli occhi del più alto si illuminarono.
《Come...come hai fatto a capirlo?》

《Non lo so, sono stato chiuso in casa per settimane e l'unica cosa che avevo da fare era osservarti mentre li combattevi dalla telecamere. Volevo rendermi utile e ho iniziato a studiarli, penso inizieró a scrivere un libro con tutte le loro caratteristiche. Potrebbe tornarci utile.》

《Certo.》Minho gli sorrise scompigliandogli i capelli, prima di alzarsi da terra e pergergli una mano.
《Andiamo?》

Jisung afferrò la sua mano mettendosi in piedi con l'aiuto del più grande, non lasciando la presa.

《Qual'è la prossima tappa?》il più basso gli chiese. 《Negozio di elettronica?》spalancó gli occhi, facendogli il labruccio.

Minho sospirò nascondendo un sorrisetto.
《Non so, è una perdita di tempo.》

《Neanche se ti faccio gli occhi dolci?》

《Smettila con quella frase, tanto non funziona con me.》distolse lo sguardo dal viso adorabile del minore.

《L'ultima volta ha funzionato, alla fine mi hai fatto entrare in casa tua.》

Il corvino sbuffó sonoramente, alzando gli occhi al cielo.
《E va bene.》cedette, tirando fuori una cartina del quartiere.
《Sai dove si trova?》

《Sì, ma non ho bisogno della cartina, ci andavo spesso da piccolo, non facevo altro che giocare ai videogiochi, con i miei problemi di salute non potevo andare neanche a scuola, quindi non avevo altro da fare.》alzò le spalle.

Minho inclinò la testa, problemi di salute?

《...Ora stai bene?》chiese titubante.

Perchè non me ne ha mai parlato?

《Sí, durante il coma mi hanno curato, ma da piccolino avevo seri problemi putroppo. Ora tendo solo ad affaticarmi molto facilmente e ho sempre difficolta a gestire l'ansia e gli attacchi di panico, ma per il resto sto bene.》