𝒆𝒊𝒈𝒉𝒕

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Chapter 8: dream

Appena Minho ebbe un attimo di respiro, si rivolse a Jisung.

《È meglio se torniamo dentro prima che ne arrivino altri, io starò sul tetto, tu intanto entra e mettiti al sicuro.》gli disse.

Jisung non se lo fece ripetere un'altra volta e uscì dalle grate, correndo verso la porta di casa.

《Guardati sempre le spalle e non abbassare mai la guardia!》Minho roteò gli occhi, sparando all'ultimo zombie in lontananza, prima di rifugiarsi anche lui in casa.

Poggiò la pistola sul tavolo del salotto, sedendosi a peso morto sulla sedia a capo tavola.

Jisung stava ancora in piedi come un soldatino, troppo teso per rilassarsi e riposarsi un attimo.

Il corvino invece chiuse gli occhi, buttando la testa all'indietro, lasciandosi andare in un lungo sospiro.

Delle goccioline di sudore scesero dalla sua mascella fino al suo collo.

Il biondo si ritrovò a fissarlo, percorrendo con lo sguardo la figura del corvino dalla testa ai piedi: la sedia era abbastanza lontana dalla tavola, ciò lasciava in vista le sue gambe, spalancate e toniche; Jisung soffermò lo sguardo decisamente più a lungo sulle sue cosce, i muscoli erano ben visibili nonostante non indossasse pantaloni particolarmente attillati. Il suo busto si alzava e abbassava abbastanza velocemente, infatti il suo respiro era ancora pesante, il collo era totalmente esposto, sottile e tagliente come il pomo d'adamo e la sua mascella. Infine le labbra erano socchiuse-da esse scappavano diversi sospiri e lamenti, dovuti alla fatica- le palpebre chiuse, le ciglia lunghe e le sopracciglia corrucciate.

Jisung voleva sotterrarsi per quello che la sua mente aveva immaginato vedendolo il quella posizione; con le goti rosse dovette-putroppo- distogliere l'attenzione dal più grande.

Qualche secondo dopo il maggiore, si passò una mano sul viso e iniziò a svestirsi della pettorina e delle munizioni, prima di alzarsi in piedi e andare in cucina.

Jisung aspettò che tornasse in salone senza fare domande.

《Vai a lavarti le mani, ora ceniamo. Sei tutto intero?》gli chiese, poggiando una scatoletto di tonno sulla tavola, per poi squadrarlo dalla testa ai piedi, accertandosi che non si fosse fatto male.

《Sì sto bene, te?》

Minho si limitò ad annuire, dirigendosi verso il bagno, seguito dal più piccolo.

《Ho solo un po' di dolore muscolare al polpaccio, credo mi sia venuto un crampo mentre combattevo, nulla di grave, mi sarei solo dovuto ruscaldare di più.》si sciacquò la faccia, sotto lo guardo attento di Jisung.

Si rimboccò le maniche per lavarsi le mani e una volta terminato, si appoggiò sui bordi del lavandino.

Il suo viso bagnato e i muscoli delle braccia visibili, stavano mandando Jisung in tilt che non riusciva a togliere gli occhi dal più alto, ora più attraente che mai.

《Sei stanco?》domandò, notando come il corvino avesse bisogno di vari momenti per respirare con calma.

《Sì, penso che mi farò una doccia e mi butterò direttamente a letto.》
《Tu vai a mangiare, c'è una scatoletta di tonno con dei crecker e un thè al limone in sala.》
《La tua mira fa ancora un po' schifo, ma hai tempo per migliorare...sei stato bravo oggi.》

Minho vide le labbra del minore, curvarsi in un adorabile e felice sorriso al suo complimento.

Dovrei fargliene più spesso.

《Grazie Minho, allora vado...》

《Buon appetito.》

《Non mangi nulla quindi?》

~𝑺𝒘𝒆𝒆𝒕 𝑬𝒚𝒆𝒔~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora