𝒇𝒐𝒖𝒓𝒕𝒆𝒆𝒏

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chapter 14: shower

Jisung aprì gli occhi quando sentì dei movimenti sul letto.

《Mh?》mugugnò stropicciandosi una palpebra.

《Scusa, non volevo svegliarti.》Minho disse, spostando delicatamente il corpo del minore dal suo e risistemargli le coperte, prima di mettersi in piedi, stiracchiandosi.

《Che ore sono?》il biondo gli chiese ancora mezzo addormentato.

《È ancora presto, io sto preparando gli zaini e le provviste, tu dormi finchè non ti chiamo io, è la prima volta che esci fuori, ti voglio super riposato.》

Jisung non gli rispose e si limitò a dare e spalle al moro, rimettendosi a dormire.

Quando sentì il più basso iniziare a russachiare di nuovo, Minho lasciò la stanza.

Per i venti minuti seguenti Minho raccolse le varie armi, protezioni [no zozzoni non i preservativi] e cibarie, mettendo i due zaini all'ingresso, per poi riscendere nel bunker.

Quando però aprì la porta si bloccò alla scena che gli si parò davanti.

Jisung era seduto per terra davanti al suo comodino con in mano un pacchetto regalo.

Riconoscendo la scatola strabuzzò gli occhi e si fece rosso fino alle orecchie.

《Portalo, devi ancora darglielo.》Jisung si girò verso di lui, porgendogli il regalo.

《Come lo sai?》Minho sospirò affiancandolo, prendendo il pacchetto in mano.

《Il primo giorno che ti ho incontrato ho frugato tra le tue cose e ho trovato questo insieme alla mappa. È dal bigliettino che ho letto il tuo nome. È per Yoojung vero?》

《Sì ma non ho mai avuto il coraggio di darglielo...sta lì da secoli.》

《Mettilo nel tuo zaino. Voglio che lo porti con te, così potrai darglielo finalmente!》

Minho non era per nulla convinto, ma non voleva discutere inutilmente quindi si lasciò andare in un lungo sospirò, prima di dirigersi al piano di sopra.

Jisung lo raggiunse qualche secondo dopo, sbracandosi sul divano.

La sua gamba iniziò a tremare, mentre con lo sguardo perso nel vuoto si torturava la dita.

Il corvino lo osservó, capendo che il minore si stesse  facendo prendere dalla paura e dall' ansia una seconda volta.

《Vuoi farti una doccia? Potresti non averne la possibilità per tanti giorni.》gli propose il maggiore, nel tentativo di diastrarlo.

《Okay.》

《Ma fai veloce che tra un po' dobbiamo andare.》

Dopo la frase del più alto il biondo si alzò dal divano, andando verso il bagno fino a fermarsi davanti alla porta per poi girarsi nuovamente nella direzione del moro.

《E tu?》

《Non c'è tempo, la farai solo tu.》

《Ma come hai detto tu non potremmo più averne la possibilità per non si sa quanto...》iniziò.
《Non voglio che puzzi.》concluse facendo scappare una risata a Minho.

《E quindi che vorresti fare? Non abbiamo tempo. Farla insieme?》

Il tono di Minho era chiaramente sarcastico, ma quando Jisung annuí con fare ovvio non potè far altro che strozzarsi con la sua stessa saliva e iniziare a tossire.

《Sì, mi fido di te, Minho.》

A quella frase il corvino smise di botto di tossire, aveva sentito il suo cuore fare, non una capriola, ma un' intera esibizione di equilibristi.

~𝑺𝒘𝒆𝒆𝒕 𝑬𝒚𝒆𝒔~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora