51.Ti odio

16.5K 613 614
                                    

Quando è morto mio padre, nonostante fossi ancora piccola, ho passato un periodo della mia vita chiusa completamente in me stessa.

Mi sentivo triste ma soprattutto vuota, come se qualcosa che mi appartenesse all'improvviso mi fosse stato strappato dalle mani.

Se non fosse stato per quello stupido idiota probabilmente sarei finita in terapia da uno psicologo.

Anche se, in cuor mio, so che è così.

In ogni modo, è così che mi sento adesso.

Vuota, triste e furiosa come non mai, quasi fossi un toro pronto a scagliarsi contro il proprio torero in una corrida a Madrid.

E Dio, non sapete quanto mi farebbe piacere investirlo con il mio peso, ma stiamo parlando di un giocatore di football di un metro e novanta circa.

Dunque le mie speranze nel colpirlo sono minime.

"Grazie mille e buona giornata!" mi saluta la voce pimpante della cassiera di un bar mentre mi passa il mio delizioso frullato alla fragola.

La ringrazio e a passo svelto raggiungo le mie amiche al tavolo.

È una bella giornata, quindi abbiamo deciso di fare un fantastico shopping terapeutico qui al centro commerciale.

E cito testuali parole di Miranda: "Per liberare la mente, non pensare ai propri ex e magari trovare qualche bel ragazzo da accalappiare", nel mentre pronunciava le ultime parole non è mancata un'occhiata che valeva più di mille parole nella mia direzione.

Mi sono ritrovata ad annuire, quasi come se la storia tra me e Blake non fosse mai esistita.

Puff! Sparita nel nulla!

Eppure so bene che non sarà facile cancellare ogni nostro ricordo dalla mia mente per la seconda volta.

Quando ero a Londra ci sono riuscita, e ci riuscirò anche adesso.

Non permetterò ad un ragazzo a di rovinarmi gli anni migliori della mia vita.

Neanche a Blake.

Ha già rovinato parte della mia adolescenza e, a costo di lottare, farò in modo che non accada più.

Mi lascio scivolare pesantemente sulla sedia in plastica mollando sul tavolo il mio frullato.

Anne e Miranda osservano con fare sospetto ogni mia mossa, tanto dal farmi sentire quasi a disagio.

"Cosa c'è? Volete per caso psicanalizzare ogni mio movimento per la paura che possa, da un momento all'altro, decidere di farmi suora e rifugiarmi in un convento?"

Anne alza gli occhi al cielo alla mia battuta.

"Se vuoi solo diventare suora, va bene per noi. Avevamo pensato che avresti fatto qualcosa di più drastico come toglierti la vi-." Miranda viene interrotta dalla mora al suo fianco.

"Miranda! Che diavolo dici?!"

In tutta risposta la rossa alza i palmi delle mani in aria.

"Stavo solo dando voce ai miei pensieri! È un mio diritto"

Continuano a battibeccare per non so quanto tempo, e giuro di essermi sforzata di non ridere ma è più forte di me.

A malincuore mi tocca però fermarle.

"Smettetela voi due!" alzo di qualche tono la voce "Ma vi sentite? Sto bene! E no, non ho intenzione di togliermi la vita per un ragazzo, Miranda"

Anne si schiarisce la voce.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora