27.Sei tu il suo punto debole

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"Ciao" dice, rivolgendomi un piccolo sorriso.

Tra tutte le persone che potevano presentarsi a casa mia, mai mi sarei immaginata lui.

Se solo Blake sapesse che è stato Noah ad interrompere il nostro quasi bacio non finirebbe bene...

Per niente bene!

"Ciao!"gli sorrido di rimando "Cosa ci fai qui?"

In risposta si gratta la nuca imbarazzato.

"Mi dispiace di esser venuto qui, senza preavviso, ma volevo chiederti una cosa e visto che in questi giorni non ci siamo proprio visti ho pensato 'facciamo un salto da Phoebe dai'" ridacchia imbarazzato per poi spostare lo sguardo sul mio pigiama.

Oddio..

Ahh che imbarazzo!

Non mi sono neanche accorta che per la fretta di scendere sono rimasta con il pigiama a canguro.

"Non mi aspettavo visite" rispondo, ormai livida dall'imbarazzo facendolo ridere.

"Cosa volevi chiedermi comunque?" continuo, curiosa di sapere.

"Ah giusto! Visto che mancano pochissimi giorni al ballo, volevo chiederti se ti facesse piacere essere la mia accompagnatrice" mormora un po' nervoso "Era da un po' che volevo chiedertelo ma stai sempre con Colli-." e non ha neanche il tempo di finire di parlare che, il soggetto della sua frase comincia a chiamarmi dal piano di sopra.

"Phoebe?! Che succede?" sbarro gli occhi.

Lo vedo scendere dalle scale velocemente, ma sembra non aver notato la presenza del moro davanti a me.

Se lo vedesse probabilmente Noah diventerebbe il nuovo puntale dell'albero di Natale...

Comincio ad agitarmi e l'ansia in poco tempo si impadronisce del mio corpo.

"Phoebe?! Sicura di star bene? Hai una faccia!"aggrotta le sopracciglia, confuso.

No, vorrei tanto rispondere.

Non sto bene, dato che tra qualche secondo potrei assistere ad un'altra rissa.

Farfuglio qualcosa di incomprensibile che neanche io riesco a capire, cominciando a torturarmi il labbro inferiore con i denti, fino a quando non sento il sapore metallico del sangue in bocca.

"Si può sapere che ti prende Phoebe!" Blake appoggia una mano sulla mia spalla e, una scarica elettrica percorre lentamente tutto il corpo, risvegliandomi dal mio stato di trance.

Incastro i miei occhi nei suoi, mischiando il mio azzurro oceano con il suo grigio tempesta, che sembrano scurirsi ancora di più quando sposta lo sguardo sulla persona dietro di me.

"Che cazzo ci fa lui qui?" serra la mascella.

Ok è la fine

Mi giro verso Noah, e noto che anche lui si è irrigidito tanto da stringere le mani a pugno, facendo così sbiancare le nocche.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" sorride beffardo Blake per poi incrociare le braccia muscolose al petto.

"Preferisco non rispondere agli stolti come te" gli risponde Noah, per poi spostare ripetutamente gli occhi sia su di me che su Blake.

In effetti, adesso che ci penso, siamo vestiti uguali ed è una cosa alquanto strana.

Sposto lo sguardo anche io su Blake, pressando le labbra per non scoppiagli a ridere in faccia.

La situazione è davvero esilarante.

Vedere un ragazzo come lui, alto e muscoloso, indossare un pigiama a canguro non capita spesso.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora