37.Non ti sono così indifferente

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Posso dire di aver passato le ultime due notti in bianco.

Già.

Non faccio altro che rimuginare alle parole di Blake. Al solo pensiero, riesco a sentire una scia di brividi percorrermi tutta la colonna vertebrale.

Certe volte vorrei tanto prenderlo a pugni su quel viso perfetto, e invece altre ahimè, mi piacerebbe tanto riempirlo di baci.

Perchè si, non mi è bastato quel misero bacio nel vivaio.

Non mi è bastato sentire tutte quelle emozioni contrastanti dentro di me.

Lo stomaco in subbuglio, le gambe di gelatina, e chi ne ha più ne metta.

No.

Vorrei tanto tornare indietro nel tempo, e ripetere all'infinito quella scena, fino allo sfinimento.

Molti potrebbero definirmi pazza, o semplicemente dare la colpa agli ormoni dell'adolescenza.

Ci stuzzichiamo, a volte ci odiamo ma finiamo sempre con il ritrovarci.

Buffo no?

Mi ricordo che a Londra prima di tornare, mi ponevo sempre e solo la stessa domanda:
"E se ci ritrovassimo?"

Ma mai mi sarei aspettata che questo succedesse.

Vorrei tanto continuare questo mio piccolo monologo interiore, ma ho cose ben più importanti da fare.

Ebbene sì, oggi è il venticinque dicembre aka Natale, dove tutte le famiglie si riuniscono in casa per poter festeggiare intorno ad una gigantesca tavola imbandita di tante prelibatezze.

Al solo pensiero mi viene fame.

Se adesso fossi ancora a Manhattan, potrei affacciarmi dalla finestra e vedere tanti bambini scorrazzare per i vialetti, rincorrendosi con delle palline di neve in mano, prossimi ad una battaglia, e il coro della chiesa andare di porta in porta per cantare le note di 'We wish you a Merry Christmas".

Potrei sentire l'odore dei biscotti appena sfornati da mia madre e passare la giornata con la mia migliore amica.

Ma quest'anno è diverso.

E non vedo l'ora di passarlo al meglio.

Per questo mi ritrovo alle nove e mezza di mattina, già pronta, con una bacinella di acqua in mano, davanti alla porta del ragazzo che ormai riempie ogni angolo del mio cervello.

Abbasso lentamente la maniglia, in modo da non fare alcun rumore con la porta.

Ma ovviamente quest'ultima cigola, facendomi imprecare sottovoce.

Se si dovesse svegliare sarebbe la fine.

Davvero.

Potrebbe uccidermi.

Anche se penso che lo farebbe comunque.

Mi richiudo la porta alle spalle, e in punta di piedi mi avvicino al suo letto.

Mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere, quando noto che il letto dove dorme Blake è decisamente troppo piccolo per la sua stazza.

Prima di poter mettere in atto il mio piano malefico, mi soffermo ad ammirarlo.

Strano che non abbia ancora la bava alla bocca!

Guardo il suo viso ricoperto di un piccolo strato di barba curata, non incolta, che rende i suoi lineamenti più perfetti del solito.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora