24.Ti fidi di me?

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"Che ci fai qua Phoebe?" mi urla per poi trascinarmi all'interno di uno stanzino pieno di armadietti e panchine.

Uno spogliatoio.

Fa molto freddo qui dentro, la luce posizionata sul soffitto è ad intermittenza e questo mi costringe a socchiudere gli occhi per poter mettere a fuoco l'ambiente.

"Allora?!" mi chiede Blake facendomi sussultare sul posto.

Ero così impegnata a guardare questo posto che non mi ero neanche accorta si stesse spogliando.

Aspetta...

Spogliando?!!

Scuoto la testa e cerco di guardare tutto tranne lui ed il suo petto muscoloso.

"Stavamo facendo un giro e siamo entrate in questo bar" alzo le spalle.

"Un giro?! Nel Bronx?! Sul serio?" si alza all'impiedi sovrastandomi con la sua altezza per poi avvicinarsi pian piano a me.

Beccata!

Io sbuffo ed incrocio le braccia al petto.

Non posso mica dirgli 'in verità siamo venute io e Anne qui perchè ti abbiamo seguito insieme a quel Parker, sai volevo sapere cosa tu facessi da ormai quattro anni e non mi sarei mai aspettata tu facessi questo'

"Si! Qualche problema?"

"Non saresti dovuta venire qui" sospira per poi sfilare una maglietta blu notte dal borsone e infilarsela facendomi così, rilasciare l'aria trattenuta.

Quei muscoli in bella vista mi mettevano troppa soggezione.

"E chi me lo impone scusa"

"Io! So che non siete qui perchè stavate facendo un giro, neanche un poppante farebbe un giro nel Bronx!" da un pugno all'armadietto dietro di lui.

"Ascolta io-." cerco di dire ma vengo interrotta da dei pugni che sbattono sulla porta.

"Collins! Sei qui?! Muovi quel culo dobbiamo andare a riscuotere il denaro, la tua puttana potrà aspettare" ride.

Questo dovrebbe essere il famoso Parker...

Aspetta!

Mi ha dato della puttana?!

Adesso gli faccio vedere io!

Mi avvicino in grandi falcate alla porta sotto le proteste di Blake per poi spalancarla.

Sono una persona ragionevole quindi calma e sangue freddo, non voglio attaccarlo, lo rimprovererò solamente.

"Puttana a chi stronzo!" forse non sarebbe dovuta andare così ma quando ho visto la sua faccia da schiaffi non ci ho visto più.

"Ma ciao dolcezza" mi sorride, ma non un sorriso dolce e rassicurante bensì un sorriso viscido e pauroso "Vedo che non avete ancora fatto nulla, quindi penso possiate rimandare la vostra bella scopata a più tardi no?"

E ormai accecata dalla rabbia decido di mollargli un bel ceffone in pieno viso.

L'impatto deve essere stato bello forte perchè gira la testa e la sua guancia assume un colorito violaceo.

Ops..

"Ma che cazzo fai?" mi urla contro.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora