12.Ora ne paghi le conseguenze

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Oggi credo sia stato uno dei più pesanti giorni in tutta la mia vita.

Sono stata interrogata in fisica, poi la professoressa di matematica ha deciso di farci fare un test a sorpresa e, ciliegina sulla torta, la punizione da scontare per colpa di quell'energumeno tutto muscoli e zero cervello.

Una volta esser arrivata davanti alla porta della biblioteca, entro come una furia lasciandomi la porta socchiusa alle spalle.

Decido di fermarmi per perlustrare la stanza e cercare Blake.

Ci sono molti ragazzi in gruppo che cercano di studiare seduti in alcuni tavoli, altri fanno giri tra gli scaffali in cerca del libro perfetto, il tutto in rigoroso silenzio.

Rivolgo un sorriso gentile a Daisy, la bibliotecaria, che ricambia prontamente, per poi intercettare Blake seduto a uno dei tavoli un po' più appartati degli altri.

Mi avvicino cercando di non lasciar trasparire il nervosismo che è in me e mi prendo del tempo per osservarlo.

La sua espressione sembra più rilassata del solito ed è concentrato a leggere un libro, il quale non riesco a leggerne il titolo, ma dalla sua fronte aggrottata capisco che qualcosa non va.

E avvicinandomi pian piano, ritrovandomi poi proprio davanti a lui, capisco il problema.

Mio Dio.

Mi lascio scappare un piccolo sbuffo per reprimere una risata per poi alzare gli occhi al cielo notando che il libro che sta provando a leggere è al contrario.

"Mi stai fissando" constata lui senza neanche alzare lo sguardo dal libro ma alzando gli angoli della bocca in un ghigno.

"E tu stai leggendo il libro al contrario, ognuno ha i propri difetti" dico prendendogli quest'ultimo dalle mani per poi girarlo nel verso giusto.
"Ecco forse adesso capirai qualcosa, anche se ne dubito" ammetto ricevendo un'occhiataccia da parte sua.

Blake decide di lasciar stare il libro, che appoggia con poca delicatezza sul tavolo, per poi fissarmi.

"Quindi? Che relazione dobbiamo fare?" chiede con poco interesse cominciando a guardarsi intorno, stravaccandosi completamente sulla sedia.

Sbuffo per quella che sarà la centesima volta nell'arco della giornata.

"La relazione è su tutto quello che il professore Clayton ha spiegato oggi, e se non fosse stato per te..." dico puntandogli il dito contro "E i tuoi stupidi messaggi non sarei qui, magari starei con Anne o anche con Noah. Qualunque posto mi andrebbe bene, ma che sia più lontano possibile da te!"

Blake al solo sentire il nome del ragazzo che il giorno prima ho baciato stringe i pugni talmente forte da far sbiancare le nocche per poi contrarre la mascella.

Il tutto viene rimpiazzato però, da un'espressione che conosco molto bene: strafottente.

E posso giurare di aver visto una scintilla di divertimento passare nei suoi occhi.

"Bene Bene! Siamo acidine oggi? Non avrai le tue cose?!"

"In realtà mi è stata diagnosticata una forte energia da Blake Collins, e guarda un po', mi è davanti!"

"Ouch! Questa fa male, hai offeso il mio ego ed il mio cuoricino è in pezzi, hai sentito il crak?" esclama mettendosi una mano sul cuore con fare teatrale tanto che mi lascia scappare una risata che cerco di reprimere tramite un colpo di tosse.

"Mi fa piacere aver provocato tutte queste reazioni in te ma adesso vorrei cominciare questo lavoro che prima finiamo meglio è!" dico per poi cacciare il libro di storia e metterlo in mezzo a noi due.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora