2. Ferirsi

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//Fine terza stagione/Scena drammatica su Stiles su sfondo quasi Sterek, cioè che ci sarebbe potuto essere qualcosa tra Derek e Stiles, soltanto che ancora i due non sanno di provare qualcosa l'uno per l'altro e mi sto perdendo nei meandri dei miei discorsi, niente spoiler...//

Un'amica fedele, fredda, giudicante e sempre pronta all'uso...Dura come l'acciaio, lucida come uno specchio e affilata come un coltello. La lametta viene stretta nelle esili mani di Stiles, ossute e troppo magre per un ragazzo, ma lui non era un ragazzo, era un mostro...Un involucro che aveva ospitato un demone e che aveva distrutto troppe vite, ora era vuoto, senza Noghitsune, senza emozioni, senza anima...Senza cuore, Stiles era vuoto e così solo che l'unica cosa che gli rimaneva era quella piccola lametta che giocava così bene sui suoi polsi, che lo feriva così bene, lo estasiava...Il ragazzo si chiude in bagno e si siede nella vasca, osserva la lama fredda e dice calmo: -è ora di riscaldarti- il ragazzo si scopre il polso sinistro martoriato di lividi e cicatrici, avvicina sicuro la lama e la fa scivolare dolcemente lungo il polso ricoprendola del caldo sangue che tante altre volte aveva versato sulle piastrelle candide del bagno. Il dolore era ciò che gli era stato permesso di provare, nient'altro. Quel giorno era scappato dal loft di Derek, la riunione era andata a gonfie vele, niente mostri paranormali in vista ed eppure Stiles aveva trovato il modo di litigare ancora una volta con Derek, che gli aveva stretto un polso così forte che aveva fatto più male della lama che usava tutti i giorni, Derek aveva sentito qualcosa scattare appena Stiles aveva cominciato a sentire dolore, così gli aveva alzato di colpo la manica e aveva scoperto tutte le tracce che il dolore lasciava sul corpo di Stiles, il ragazzo scappò, tutti quegli sguardi su di lui erano insostenibili, lo giudicavano, ma soltanto Scott era rimasto indifferente, lui lo sapeva già da tempo, lo aveva beccato agli inizi della storia, quando ancora poteva essere tirato fuori dalla fossa dove Stiles si stava seppellendo da solo, ma l'amico aveva tagliato tutti i contatti, non voleva avere più niente a che fare con Stiles, con un autolesionista sottopeso e logorroico ragazzino...Forse era per quello che Stiles gli aveva urlato contro...-Vattene, brutto idiota e lasciami essere felice per quei pochi momenti in cui posso, non togliermi l'unica cosa che mi è rimasta...L'unica cosa che mi mantiene vivo è il dolore- Stiles si ricordava bene quelle parole, quanto voleva non averle mai dette, perché adesso non gli bastava più qualche taglio, adesso voleva di più. Stringe con forza la lama e la conficca con forza all'inizio del polso, poi la trascina verso la lunghezza del braccio, dilaniando la vena; con estrema velocità lo fa anche dall'altra parte, sa che più tempo passa più perde sangue, meno forza avrà...Esce dalla vasca mentre lascia che il sangue fluisca sul pavimento, in corridoio comincia ad appoggiarsi al muro lasciando grandi macchie sulla carta da parati, si strascina fino alle scale e le scende mentre sente un grande freddo invaderlo, sa che non può più tornare indietro, quando si taglia le vene per verticale non si possono ricucire, è finita. Si aggrappa alla sedia in cucina mentre respira appena, vede la stanza girare e sa che sta per cadere nell'eterna oscurità quando sente la porta aprirsi con un boato, le sue gambe cedono ma non cade a terra, viene sorretto da qualcosa di caldo, sente la sua voce urlare: -Stiles! Brutto idiota di un ragazzino, Lydia chiama un'ambulanza!- Stiles non riesce a tenere gli occhi aperti mentre sente il senso di colpa invaderlo, ora ha paura...-Derek- mormora il ragazzo mentre cerca di aggrapparsi alla maglia dell'uomo, Derek cerca con degli asciugamani di bloccare il flusso di sangue che stava creando una pozza attorno al ragazzo. Stiles mormora con voce spezzata mentre si pente di ciò che ha fatto: -non volevo...Io non...Mi dispiace- Derek si blocca mentre dice preoccupato: -non volevi ammazzarti? Allora perché lo hai fatto, eh?!- Il lupo sente il forte odore di paura che viene smorzato dal sangue, Stiles risponde con voce sommessa: -volevo...Non volevo che tu mi vedessi così- il volto di Derek si ammorbidisce mentre ripensa alla discussione...-Sei solo un umano cosa ne sai tu?! Morirai, non oggi, ma potrebbe accadere domani o dopodomani, potresti ammalarti o farti investire! Quindi no, tu non farai mai parte di questo branco, perché se mai ti comporterai come uno di noi, morirai- Derek odiava quelle parole che aveva sputato sul ragazzo, adesso lo rimpiangeva, non sapeva che il ragazzo fosse ridotto in quello stato, non sapeva che quelle parole erano le ultime gocce che hanno fatto traboccare il vaso...-Mi dispiace, io non volevo dire...E' tutta colpa mia, non dovevo parlarti in quel modo- dice con voce tremante Derek, ma Stiles ribatte in un sussurro: -no, non sei tu...Sono io, fa che io sopravviva, non voglio addossarti altri sensi di colpa...Non voglio che tu ti senta responsabile della mia morte, quindi ti prego, fa che io sopravviva...Non voglio morire, non così...L'ultimo ricordo che hai di me non deve essere questo- Derek si lascia sfuggire una lacrima mentre urla alla ragazza: -Lydia, l'ambulanza?- La ragazza si fionda vicino a Stiles mentre dice in lacrime: -stanno arrivando, mi dispiace me ne sono accorta troppo tardi, dovevo ascoltare le voci molto tempo prima- Stiles guarda l'amica e capisce, ha urlato e ha predetto la sua morte, Derek chiede con voce tremante: -Lydia, ce la farà vero?- La ragazza piange mentre dice in un sussurro: -una volta che urlo non so più niente, dopo non può più cambiare...Mi dispiace così tanto- Stiles trema mentre diventa sempre più pallido e freddo, il sangue sta ricoprendo le gambe di Derek e il pavimento della cucina, il ragazzo mormora mentre sussulta: -mi dispiace, Derek...Avrei dovuto...Non è stato il nostro litigio, ti prego promettimi che non ti incolperai...Ti prego, promettimelo...Dimmi che va tutto bene...Dimmi che hai capito, che non è colpa tua- Derek lascia che le lacrime cadano copiose sulle guance mentre risponde in un sussurro: -va tutto bene...Va tutto bene, non è niente- il ragazzo sospira mentre cerca di rimanere sveglio e chiede mentre stringe la presa sulla maglia del lupo: -non è colpa tua, non lo è, dimmi se hai capito, ti prego...Promettimi che non farai cose stupide- Derek annuisce mentre gli accarezza i capelli e dice piano: -va tutto bene, te lo prometto- il ragazzo annuisce per poi lasciar cadere la mano inerme, gli occhi si chiudono mentre l'ultimo respiro rimane in gola, fermo come il tempo...Il ruggito di Derek spacca la quiete e fa ripartire il mondo, il lupo si china sul corpo esanime del ragazzo singhiozzando silenziosamente, il suono delle sirene dell'ambulanza si fa spazio tra le lacrime.

Derek si siede sul bordo del lago osservando la luna nel cielo, avrebbe voluto capire prima i sentimenti che provava per Stiles, avrebbe voluto avere il coraggio di parlare con il ragazzo, di aiutarlo, avrebbe voluto che le cose fossero andate diversamente. Derek stava infrangendo la promessa fatta al ragazzo, ma non gli importava, ormai lui se ne era andato e con sé tutto ciò che contava. Derek si alza e cammina nel lago inoltrandosi nella profondità di quell'acqua ferma e pesante, sospirando lascia che venga sommerso, mentre cade nell'oscurità il suo pensiero è rivolto al ragazzo che ha rubato il suo cuore.



-Promises 

are the

sweetest 

lies-

One shot & Humor Sterek/ Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora