//Questo sarà l'ultimo one shot che pubblicherò, iniziano le vacanze estive e non potrò aggiornare questo libro, avrei voluto cominciare prima a scrivere così da potervi dare più storie, comunque sia, buone vacanze! //Derek e Stiles non si conoscono, ma si sono sentiti molto al cellulare, al numero verde, per le persone suicida!//
Derek fa un lavoro fuori dal normale, ha studiato psicologia ma non è uno strizza cervello, lavora in una centralina che riceve chiamate a qualsiasi ora, è il numero verde sempre attivo per persone con problemi, da chi ha bisogno di conforto fino a chi chiama prima di suicidarsi. Derek fa il turno serale in cui chiamano principalmente le persone con istinti suicida o autolesioniste, di solito chiacchierano per mezz'ora e poi se è riuscito a far cambiare idea alla persona in questione, bene sennò una vita scomparirà dalla terra, a lui non cambia molto alla fine. Derek si siede al suo posto ed il cellulare squilla, così risponde sicuro: -buongiorno, questo è il numero verde, sono Derek, cosa posso fare per te?- Dall'altra parte della chiamata si può sentire un forte sospiro, poi una voce stanca ma giovane: -ho bisogno di parlare- Derek sorride dicendo sicuro: -bene, ti ascolterò, ma prima di tutto voglio sapere come ti chiami, non importa il cognome- Il ragazzo dice secco: -Stiles- Derek riprende sicuro: -piacere di conoscerti Stiles, puoi parlare con me per mezz'ora, se dopo questo lasso di tempo non ti sembrerà di aver migliorato la tua situazione, potrai riattaccare senza avere persecuzioni da parte mia, ma se invece ti riesco ad aiutare, dovrai richiamarmi ogni volta che sentirai dei pensieri negativi- questo è il tipo di metodo che usa Derek, ormai ha soltanto clienti fissi, ma ogni tanto gli capita una telefonata nuova, Stiles commenta sarcastico: -allora sarei sempre al cellulare- Derek sorride appena mentre chiede serio: -quanti anni hai Stiles?- Il ragazzo sospira chiedendo: -l'età influenza?- Derek risponde sicuro appoggiandosi al banco: -no, nel caso tu fossi minorenne, non contatterò i tuoi genitori o tutori, questo è un numero per supporto ed aiuto psicologico, non una spia per i genitori- Stiles ride e dice sicuro: -17, ho diciassette anni- Derek dice sicuro: -io ho 23 anni- Stiles commenta acido: -diamine sembrano quegli appuntamenti via skype...-Derek sorride e chiede: -è la prima volta che chiami questo numero?- Stiles risponde sicuro: -no, a dire la verità...Io sono un cliente fisso di Erika, ero...Ero un cliente fisso di Erika- Derek sospira, era una sua collega, è morta in un incidente d'auto la settimana scorsa e anche lei aveva dei clienti fissi...-Da quanto eri in contatto con Erika?- Chiede gentilmente Derek, Stiles risponde con voce incerta: -un anno, un anno e mezzo, più o meno- Derek alza le sopracciglia sorpreso e commenta: -sei uno delle sue prime chiamate allora- Stiles ride appena ammettendo: -sì, all'inizio la chiamavo per la scuola, sai stima zero, avevo bisogno di una pacca sulla spalla, ma poi...Lei è diventata il motivo per cui sono ancora vivo, senza di lei sarei già morto...Da una settimana a questa parte non ho più telefonato, non...Non volevo soffrire, ma senza queste chiamate io...Io non ce la faccio- Derek chiede innocentemente: -hai chiamato per parlare di lei?- Stiles sospira dicendo insicuro: -forse, no...No, non voglio parlare di lei, passerei troppi guai- Derek rimane interdetto da questa affermazione, poi sente dei rumori di sottofondo, così dice cortese: -Stiles, dovresti andare in un posto silenzioso e calmo se possibile- Stiles ribatte acido: -sono quasi due anni che faccio queste chiamate, so le regole...Non posso, ah, Derek potresti aspettare un attimo?- Derek dice paziente: -certo- Derek riesce a sentire il ragazzo parlare con qualcuno: -no, papà vai a dormire...No, non adesso, sono al telefono...Lo so, aspetta un paio di minuti...Si poi mi farai quello che vuoi...Sì, non mi fai paura...Certo, ma poi chi ti farà la spesa? Ecco, vedi di non uccidere l'unica persona che ci tiene a te...Eccomi, scusa, mio padre- Derek sospira, capendo che doveva avere dei problemi con il genitore, così chiede cortese: -vuoi parlarne?- Stiles risponde insicuro: -non credo sia una buona idea, con Erika non ne parlavo mai- Derek ribatte sicuro: -io non sono Erika- Stiles sospira ed ammette: -tutto quello che lui mi fa, me lo merito...-Derek corruccia le sopracciglia ascoltando il ragazzo: -è colpa mia se mia madre è morta, tutti quelli intorno a me soffrono o muoiono, mio padre non fa altro che bere e...E mi punisce- Derek chiede calmo: -da quanto tempo?- Il ragazzo risponde incerto: -forse sette anni, no...Dieci, sì, da quando è morta mia madre, avevo sette anni...-Derek chiede con voce calda: -puoi raccontarmi come è morta?- Il ragazzo sospira e dice teso: -incidente d'auto, c'ero anch'io...Stava guidando e io non stavo fermo, soffro di disturbi dell'attenzione e sono iperattivo, per cui mi muovevo in macchina e mia madre cercava di mettermi la cintura quando ha sterzato e...Ed è morta, ancora mi chiedo perché non sia morto io- Derek chiede: -e tuo padre ti punisce per questo?- Stiles non risponde subito: -...Non solo per questo, è per...Quando avevo quindici anni ho scoperto che la polizia stava cercando delle persone nel bosco, ho deciso di andare a vedere con un'amica, Allison...Era notte e...Quegli uomini erano armati...Lei è morta, io no...Scott, il mio migliore amico, non mi ha mai perdonato, Allie era la sua fidanzata...-Derek annuisce mentre il ragazzo continua: -mio padre beveva poco, soltanto nel weekend e ogni tanto mi urlava contro, nulla di più, ma poi...Quando ho cominciato ad andare male a scuola...Il fatto era che non prendevo più le mie medicine, costavano troppo, non riuscivo a concentrarmi, poi ho fatto coming out, prima con Scott ed è andata bene, poi quando l'ho detto a mio padre...E' la sua peggiore vergogna avere un figlio gay...Parlavo principalmente di questo con Erika, delle mie cotte e tutto il resto...-Derek sente un rumore forte e Stiles sussulta dicendo velocemente: -devo andare scusa!- Derek risponde sorpreso: -aspetta!- Ma la linea era già caduta. Derek, da quel giorno ogni sera sentiva per mezz'ora quel ragazzo che gli illustrava la sua vita nei dettagli, cose futili come la scuola, i litigi tra gli amici, poi arrivavano i litigi domestici ed allora la voce del ragazzo si spezzava sempre...-Una volta, mio padre era talmente tanto ubriaco che...Questa cosa non l'ho detta ad Erika, so che mi avrebbe costretto a dirlo alla polizia...Ma di te mi fido...Mio padre era così ubriaco che mi ha...Io non ho mai avuto esperienze di sesso, né con ragazze né con ragazzi, ero gay e vergine...Ero...Mio padre ha fatto una cosa che non....Lui non lo avrebbe mai fatto, ma...L'ha fatto...-Derek rimane a bocca aperta, poi si riprende e dice arrabbiato: -Stiles, dovresti denunciarlo, questo è orribile...-Stiles sospira ed ammette: -non posso farlo perché lui è lo sceriffo- Derek rimane spiazzato, poi chiede incerto: -dove abiti? In quale contea?- Stiles risponde in un soffio: -Beacon Hills- a Derek gli si congela il sangue, era la sua vecchia città, dove era nato e cresciuto, ora vive a Concord, una città vicina...-Stiles, potresti denunciarlo a Concord- Stiles sospira e si giustifica: -non ho nessuna prova, è successo un anno fa...Non voglio rovinare la sua vita- Derek ribatte serio: -ma lui ha rovinato la tua!- Stiles sussurra improvvisamente spaventato: -Derek, se io lo faccio, lui mi uccide- Derek sente dei rumori dall'altra parte e riesce chiaramente a sentire la voce del padre di Stiles: -sono a casa, ragazzino- Stiles sussurra spaventato: -ho paura, la prima cosa che fa quando torna a casa è slacciarsi la cintura...Scusa devo andare- ogni volta le loro chiamate si terminavano con l'arrivo del padre. Ma dopo che Stiles aveva ammesso di subire violenza domestica, non ha più richiamato per una settimana e Derek è diventato man mano più preoccupato, poi un giorno riceve una chiamata: -pronto, questo è il numero verde, sono Derek, cosa...-L'uomo viene interrotto da un ragazzo che dice disperato: -Der, ti prego- Derek scatta dicendo preoccupato: -Stiles?- Il ragazzo dice in un sussurro: - lo ha fatto di nuovo, ma non era ubriaco...Non ce la faccio più, ti prego aiutami, vienimi a prendere, non so cosa potrei fare- Derek non sa cosa fare, non potrebbe farlo, infrangerebbe le regole, ma decide di chiedere: -dove sei?- Stiles risponde subito: -al ponte tra Beacon Hills e Concord- Derek afferma sicuro: -aspetta lì, non ti muovere, arrivo- così spenge il cellulare ed esce di corsa.
Derek parcheggia la macchina e percorre la strada buia finché non intravede una jeep blu parcheggiata al lato della strada, poi sul muretto del ponte, una figura esile...-Stiles?- Chiede incerto Derek, il ragazzo si volta e dice tremando: -fa troppo male, sono troppo stanco- Derek si avvicina al ragazzo e tende la mano dicendo sicuro: -lo so, ma devi combattere, è la tua occasione, possiamo sistemare tutto, prendi la mia mano, andrà tutto bene, sei sopravvissuto a tanto, non mollare adesso- Stiles guarda il vuoto sotto al ponte per poi spostare lo sguardo su Derek, sospira e appoggia la mano su quella dell'uomo che lo tira subito giù dal muretto e lo abbraccia. Stiles dice frastornato: -non mi piace essere toccato o abbracciato- Derek si stacca dicendo imbarazzato: -scusa, ma sembrava che ne avessi bisogno- Stiles annuisce ammettendo: -infatti, non volere non significa non averne bisogno- Derek sorride mentre stringe a sé quella figura esile, non lo avrebbe lasciato cadere, per nulla al mondo.
-Sometimes
surviving is
the worst
kind of pain-
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One shot & Humor Sterek/ Teen Wolf
FanfictionSterek one shot e humor! Saranno sia drammatici che divertenti, alcuni sono ispirati ad altri one shot, altri no, ne pubblicherò uno al giorno, o forse di più! Ci sarà di sicuro qualche episodio con il covid e quarantene varie! ps: alla fine di ogni...