III

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Sento lo stomaco contorcersi nel sentire la voce di Luke. È cambiata dall'ultima volta che l'ho sentita, è leggermente più profonda, più da uomo. Magari non è più così vigliacco come prima.
"Mila, mi senti?"

Il cuore mi batte all'impazzata, sento il sangue pulsarmi nelle vene. Perché dopo tutto questa sofferenza riesce ancora a farmi questo effetto? Non riesco a dire una parola, sono paralizzata.

"Avanti Bea, parla" sussurra Mila gesticolando.
Scuoto la testa più volte cercando di riprendermi dallo shock e tiro un gran sospiro prima di riuscire a dire un misero "ciao".

Dall'altra parte sento il respiro di Luke che si fa più pesante. Pensavo attaccasse, invece sta in linea e non dice niente, aspetta che sia io a parlare.
Guardo Mila nella disperata ricerca di un aiuto.

"Cosa devo dire?" Le chiedo. La mia mente è una tabula rasa.
"Digli che gli devi parlare."
Inspiro una quantità di aria immensa e trovo il coraggio di parlare, di nuovo.
"T-ti devo parlare" balbetto con un filo di voce. "È una cosa importante."
Luke tossisce nervosamente, poi parla.
"Stai bene?"
"Sì."
Fisso il copriletto bianco mentre aspetto una risposta. Mila mi guarda, ansiosa di sapere cosa mi ha detto.
"Possiamo parlarne ora al telefono?"
Allontano il telefono dall'orecchio. "Possiamo parlane ora al telefono?" chiedo a Mila.
"Beatrice Smiths, santo cielo, muoviti a parlare! Cosa aspetti?"
Deglutisco a fatica e riporto il cellulare all'orecchio.
"Sì, possiamo parlarne al telefono, se vuoi."
"Va bene."

Mi alzo dal letto e mi piazzo davanti alla finestra mentre cerco le parole giuste da dire, guardo fuori sperando che qualcuno compaia davanti a me e mi suggerisca cosa dire. Ma in fondo non esistono altri giri di parole: "sono incinta" dico.

Mi siedo sul davanzale di marmo gelido. Dall'altra parte non sento più niente, il silenzio più assoluto. È svenuto? Aspetto ben cinque minuti prima di ricevere una reazione.
"Bea?"

È Ashton. Non rispondo e passo il telefono a Mila prima di rifugiarmi in bagno e sedermi sul water. Sento gli occhi inumidirsi, sto per scoppiare di nuovo. Cerco di trattenere le lacrime il più possibile, ma non ci riesco, sento un dolore straziante che si irradia dentro me. Inizio a singhiozzare disperatamente, mi sento una schifezza, come se un camion mi fosse passato sopra. Affondo la testa tra le mani e cerco di non di pensare, almeno cinque secondi.

"Bea, stai bene?"
Mila entra in bagno e si accovaccia davanti a me, appoggiandomi le mani sulle gambe.
"Non avrei dovuto dirglielo."
"Certo che hai fatto a bene a dirglielo, non avresti potuto tenerglielo nascosto. Bea, ragiona."

Scuoto la testa e mi faccio abbracciare dalla mia migliore amica mentre continuo a piangere come una bambina. Mila mi posa un bacio sulla fronte.

"Ashton ha detto che.."
"No" la fermo. "Non m'interessa."
"Luke non ha detto una parola e ha passato il telefono ad Ashton. Si sarà spaventato."
Mi alzo e vado in camera. "Non me ne frega un cazzo!"
Il corpicino di Mila mi segue come un cane. "Ma da che parti stai, Mila?"
"Non sto proprio da nessuna delle due parti. Sto solo cercando di riconciliarvi."
Inizio a camminare nervosamente per la stanza.
"Riconciliarvi?! Ma ti senti? Pensi che possa funzionare di nuovo tra noi due? Dopo tutto quello che mi ha fatto pensi che io voglia ancora stare con lui?!"

Mila mi guarda e si sistema gli occhiali sul naso. Fa sempre così quando sa perfettamente che la persona che ha davanti sta mentendo.
"So che sei ancora innamorata di Luke, si vede lontano un miglio."
Si avvicina a me e mi abbraccia per l'ennesima volta. Io rimango impassibile mentre mi dà un bacio sulla guancia.
"Ciao, Bea."
Mi saluta prima di uscire dalla stanza. Mi guardo attorno, sono sola, di nuovo.

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Probabilmente l'ho già detto ma amo scrivere questa fanfiction e non vedo l'ora di aggiornare. Quasi sono più emozionata di voi lol
Comunque, mahalo per tutti i voti e commenti. Ovviamente se volete riempire anche questo capitolo ne sarei grata.
A presto.

Sotto il cielo d'ottobre, l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora