•Capitolo 25•

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*T/N POV*

Ero fra le braccia di Berthold che stava ancora dormendo.

Io cercai di spostarmi contro voglia, ma appena mi sedetti sul letto con l'intento di alzarmi sentii tirarmi il polso e subito dopo mi ritrovai fra le braccia di Berthold.

In quel momento arrossii lievemente.

Già io, T/n T/c una ragazza molto fredda e menefreghista che arrossisce..

Che mi prende?

Sto per caso male? Si.
Sono consapevole di quello che sta succedendo? No.
Voglio sotterrarmi? Si
Hotel? Trivago ;).

(Ok dovevo mettere sta parte)

Sentii Berthold lamentarsi. Si lamenta di me?

Nah.. anzi boh..

Berthold:<mhhhmhglimgl> disse rigirandosi nel letto ancora abbracciato a me.

Che situazione di merda..

Berthold ti amo e tutto, però devo alzarmi.

Cercai di spostarmi ma ancora niente...

Ed ora come faccio?

Sveglio Berthold?

Ho due possibilità:
1)lo sveglio
2)non lo sveglio.

Anzi 3..

3)resto così per sempre.

Opterei per la terza ma meglio scegliere la prima.

Ora come lo sveglio?

Beh posso tirargli un secchio d'acqua...

Nah meglio di no..

Lo svuoto!

Iniziai a scuotere Berthold come se fossi una pazza.

Lui si girò verso di me con una faccia altrettanto strana, da appena sveglio Berthold è ancora più carino..

Berthold:<mglimgli> disse rigirandosi.

O la va o la spacca.

Iniziai a scuoterlo come se posse un uccello morto.

T/n:<Bertholdddd> dissi sperando di svegliarlo.

Lui si girò dall'altra parte del letto lasciandomi andare.

Finalmente.. però si deve svegliare anche lui.

Appena mi alzai dal letto andai in bagno.

Appena mi guardai allo specchio non feci a meno di vedere i succhiotti che mi aveva lasciato la sera prima Berthold.

Mi toccai il collo tanto per.

T/n:<cazzo non mi ricordavo tutti sti succhiotti> dissi ridacchiando.

Dopo essermi guardata allo specchio per circa 5 minuti mi venne in mente un'idea pazzesca.

Pentole.

Andai in cucina e presi due pentole da sbattere l'una contro l'altra.

Salii le scale che portavano alla camera di Berthold situata al piano di sopra, aprii la porta e vidi una cosa che non mi sarei mai aspettata di vedere.

Berthold non dormiva normalmente, ma bensì aveva le gambe appoggiate al muro e dormiva come un però.

Io restai 1 minuti abbondante a guardarlo cercando di elaborare la situazione.

Allora io sono a casa sua, la sera riama abbiamo figliato, prima sembrava che quel palo stesse dormendo normalmente ed invece no, sta dormendo come una pera in una susina marcia (non chiedetemi perché questi paragoni) mentre io sono in camera con due pentole intenta a svegliarlo.

•Il mio ragazzo timido• Berthold x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora