Episodio 4_ Liste

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Mi svegliai perchè la luce del sole filtrava dalla grande vetrata dove si poteva ammirare tutta Londra. Era meravigliosa questa città al mattino. Sentì un peso sul mio petto, era Alice che si era addormentata accanto a me. Le misi una mano sulla schiena e la spinsi giù dal divano.

- Ahia! - urlò così perchè l'avevo svegliata, ancora una volta, in quel modo. Era una specie di routine, lo facevo soprattutto quando ci addormentavamo sul divano. Continuai a ridere mentre lei si alzò e cominciò a prendermi a cuscinate fino a far cadere anche me.

- Questo è per averlo fatto ancora e questo per avermi svegliata quando volevo dormire! - continuava a prendermi a cuscinate finchè non mi arresi.

- Va bene, va bene, mi arrendo scusami - alzai le mani in segno di arresa e lei si buttò su di me per abbracciarmi - Se non ti volessi così bene ti avrei ucciso! - cominciammo a ridere e ridere. Eravamo inseparabili.

Andai in bagno per farmi una bella doccia. Poi mi diressi in camera mia e presi dall'armadio una camicia rossa a scacchi, dei jeans neri stretti e misi degli stivali marroni. Andai in cucina a preparare la colazione. Alice era già lì che mi aspettava.

- Ti muovi sto morendo di fame! -

- Hai le mani potresti prepararla tu la colazione ogni tanto! -

- Si ma tu la fai buona - scoppiammo a ridere e mentre praparavo i puncake Alice tirò fuori dalla sua borsa un foglio e una penna rossa e fece un segno rosso. Non capii cosa stesse facendo, ero troppo curiosa e dovevo chiederglielo.

- Che hai fatto? - 

- Niente ho solo elliminato un punto dalla mia lista - ma lei non aveva una lista. O forse si?

- Quale lista? - chiesi

- Mentre dormivi, in aereo, ho fatto una lista di cose da fare quando sono a Londra. Ho appena elliminato la numero 14 - almeno so che non si è annoiata mentre dormivo. Se sapevo che non ha fatto niente mi sarei svegliata e l'avrei fatta ridere per non annoiarla.

- E cosa dice la numero 14? -

- Mmh...incontrare un membro delle Little Mix - dovevo immaginarlo. Alice non smette mai di sorprendermi. Una volta in terza media, per far colpo sul professore di matematica, ha avuto il coraggio di togliersi la maglietta davanti a tutta la classe e urlare "Guardami! Sono sicura che ti piace!". Non dimenticherò mai quella scena, rimarrà come un tatuaggio inciso nella mia mente. 

- Mi dici altri punti della tua lista? -

- Mmh...dimmi un numero? Non superare il 27 -

- Ok..ehm...6 - il nummero sei era il mio preferito, perchè è il giorno del suo compleanno e lei sa quanto tengo a quel numero.

- Il numero sei dice...andare a letto con Brad Pitt - 

Cosa?! Ma che razza di punto è questo. Alice è sempre stata ossessionata da lui ma non fino a questo punto. Quando sentì il punto numero sei mi andò di traverso il succo che stavo bevendo e guardai Alice come per dire "Ma sei impazzita?"  Lei alzò le mani in segno di arresa e mi fece il suo sorriso da orsacchiotto.

- Cancella quella frase! - le ordinai - E' patetica! -

- Non è vero. E poi è l'unico punto imbarazzante tutti gli altri sono apposto -

- An davvero?...allora sentiamo la numero uno -

- Perchè la vuoi sentire? - come se non lo sapesse.

- Perchè nelle liste la numero uno è quella più importante e io voglio saperla - lei sbuffò ma sapeva che non mi sarei arresa e così me lo disse.

- La numero uno dice... -  deglutì rumorosamente - L-la numero uno dice "incontrare gli One Direction" - la numero 6 era l'unico punto imbarrazzante? Per me lo è anche la uno. Io odio quella band. A scuola parlavano tutti di loro, dovevo tapparmi le orecchie per non sentire tutti i commenti su di loro "Quanto è sexy Niall Horan" ; "Pagherei pur di passare una sola notte con quel figo di Zayn Malik"  ; "Giuro che se dovessi incontrare Liam Payne gli salto addosso" ; "Non vedo l'ora di poter andare a Londra e avere dei figli con Louis Tomlinson" : "Vorrei poter mettere le mani sui capelli di Harry Styles". Insomma cosa ci trova mezzo mondo in quei cinque ragazzi, per poco una mia amica non si suicida perchè non li ha mai visti. Ogni mattina mi svegliavo con la musica a tutto volume, provenire dalla camera di Alice e ci mancava poco che gli buttassi lo stereo giù dalla finestra per non sentire più quella musica. Certa gente ha avuto il coraggio di chiedermi "Perchè non ti piacciono gli One Direction? Sei malata per caso?!" e tutte le volte dovetti resistere per non arrabbiarmi.

- An davvero?! E come vorresti incontrarli? -

- Non lo so...ma... ieri per "destino" abbiamo incontarto una persona che li conosce -

- E tu credi che Perrie te li farà incontrare? - adesso mi deve delle spiegazioni

- Sì credo di sì -

- Alice cosa ti fa pensare che la rincontreremo un'altra volta? -

- Non lo so...ma... - si alzò dallo sgabello e venne verso di me e si mise in ginocchio come se dovesse pregare - ti prego aiutami a realizzare questo sogno, ti prego, ti prego, ti prego - chiuse gli occhi e si strinse le labbra. Cosa dovevo fare? Dire "sìe farla felice oppure dire "noe fare felice me stessa? La risposta era semplice

- Va bene, va bene ti aiuterò ma a due condizioni - dovevo ottenere qualcosa in cambio per un sacrificio così grande

- Farò tutto quello che vuoi - si rialzò e mi abbracciò 

- Primo: ellimina il punto sei dalla lista ora! - sbuffò, prese la penna rossa e fece un segno al punto sei per poi dire "Fatto!" con voce bassa e un pò arrabbiata

- Secondo....ehm...quando mi verrà in mente te lo dirò ok? -

- Perfetto, grazie Alex sapevo che non mi avresti detto di no - mi abbracciò di nuovo e mi dette un bacio sulla guancia.

Ridacchiai a quelle parole e dopo aver sciolto il nostro abbraccio guardai l'ora e mi accorsi che era tardi e dovevo andare all'università per l'iscrizione. Misi i puncake pronti su un piatto e lo diedi ad Alice per poi darle un'altro bacio sulla guancia e sgattaiolare fuori. 

Love in London // h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora