Episodio 9_Conflitti interni

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Non volevo svegliarmi ma era l'ultimo giorno prima delle vacanze estive. Aprii un occhio, per vedere se c'era qualche "estraneo" nei dintorni. Non c'era nessuno e feci un sospiro di sollievo, non avevo voglia di discutere alle sei e mezza della mattina. Mi alzai e facendo attenzione a non svegliare Eleanor, andai in cucina per fare colazione. Mentre bevevo il mio caffè ripassai alcune cose sul mio libro di scuola, perchè questa mattina avrei avuto un esame di conclusione del terzo anno. Sentii dei passi e quando alzai lo sguardo vidi Harry, con solo i boxer, sulla soglia della porta. Mi coprii gli occhi con la mano perchè non volevo vedere quella scena orribile.

- Sai, molto tempo fa hanno inventato un indumento chiamato "panataloni" - dissi

- E io odio quell'indumento - sentii perfettamente i suoi passi venire verso di me, così con una piccola corsa presi il mio libro e mi sedetti sul tavolo di legno davanti alla vetrata della cucina.

- Non avvicinarti! - 

- Non avevo intenzione di farlo - quanto è arrogante.

Ricominciai a ripassare facendo finta che lui non sia lì, ma il rumore di lui che sbatte il cucchiaino sulla tazza, mi distrae.

- La vuoi smettere! - urlai, ma la situazione peggiora perchè accellera il ritmo del rumore. Ho capito me lo sta facendo apposta!

- Harry ti prego devo ripassare, questa mattina ho un esame importante - lo implorai gentilmente di smetterla e per miracolo lo fece. Rimisi lo sguardo sui libri e mi concentrai sul capitolo, ma Harry cominciò a parlare e alzai gli occhi al cielo.

- Ho letto che le oche solitamente si accoppiano con lo stesso partner per tutta la vita, ma un piccolo numero di loro decide di "divorziare" per cercarsi un'altro compagno - 

- E cosa vorresti dire con questo? - 

- Che condannerai a morte quello che deciderà di passare con te tutta la vita - rise sotto i baffi, presi una mela dal centrotavola e gliela lanciai

- Sparisci! - urlai. Ero stufa di quel pagliaccio. Lui se ne andò, ridendo. Controllai l'ora e andai a farmi una doccia fresca. Entrai in bagno e mi guardai allo specchio. Ero veramente un mostro. Mi lavai la faccia, mi spogliai e entrai in doccia stando sotto l'acqua per un bel pò. Quando uscii dal bagno andai in camera mia e mi misi dei leggins e una maglietta bianca a maniche corte, presi la mia borsa andai furi casa. Faceva veramente caldo. Mentre stavo andando all'università sentii il telefono squillare e risposi.

- Pronto? - 

Alex non ti ho dato l'imbocca al lupo per l'esame - era Eleanor.

- Eleanor non fa niente, ma grazie comunque - ridacchiai

Oggi pomeriggio ci faremo perdonare - 

- Ehm, mi dispiace ma devo andare in palestra per gli allenamenti. Possiamo fare stasera se vuoi? -

Mmh... va bene come vuoi, chiama quando hai finito -

Va bene ci vediamo dopo - 

A dopo - e chiudemmo la chiamata.

Arrivai a scuola ed entrai in aula e mi sedetti il più in alto possibile. Il professore entrò e ci diede i fogli per poi dire:

- Questo compito determinerà la vostra conoscienza degli studi appresi fino ad ora e vedere se siete maturi per entrare al quarto anno. Buon lavoro! - e cominciammo. Le prime domande erano facili e man mano che proseguivo diventavano sempre più difficili, ma ragionando arrivai alla soluzione. Quando ebbi finito, consegnai il foglio e uscii di lì. Mi sentivo sollevata e pensare che ho tre mesi di vacanza mi rilassa molto. Presi il telefono e digitai il numero della casa di Perrie.

Love in London // h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora