Episodio 6_ Amica

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Arrivate in palestra vidi persone che si allenavano con attrezzi diversi come il sollevamento pesi, tapis roulan, la pedana e la cyclette. Gruppi di donne, invece, sono attratte dallo yoga ma secondo me sono solo attratte dal sedere del loro maestro trentenne. Andammo verso le segretarie per chiedere informazioni per la mia iscrizione.

- Scusate - Perrie parlò prima che io potessi aprire bocca. La ragazza al telefono attacò il telefono e ci rivolse la parola.

- Sì? Cosa posso fare per voi? - parlò mentre continuava a masticare la gomma. Che schifo!

- Ehm...la mia amica deve iscriversi agli allenamenti di scherma, a chi possiamo chiedere? - ha davvero detto quella frase? Ha detto "la mia amica"? O mio dio Perrie Edwards mi considera sua amica.

- Per le iscrizioni a scherma da quella parte - ci indicò una porta in fondo ad un corridoio. Noi annuimmo e ci avviammo verso la porta. Appena entrate vidi delle persone allenarsi, l'allenatore aveva una voce molto severa. - Mi scusi! - Perrie lo chiamò e lui venne verso di noi con un'espressione tipo "Ma chi è questa scema che interrompe i miei allenamenti?"

- Che vuole?! - 

- Volevo chiederle se è possibile isciversi  a scherma la mia amica vorrebbe seguire gli allenamenti- lo ha davvero ridetto un'altra volta? Lui mi squadra da cima a fondo come se fossi un moscerino. 

- Sai combattere? - mi chiese facendomi un cenno con la testa. Io feci un cenno con la testa dicendo "sì" . Dopodichè se ne andò, lasciandomi lì. Mi aveva accetta si o no?

- Guarda che maleducato! - Perrie si lamentò e quasi mi venne da ridere.

- Forse pensava che stavamo solo scherzando - abbassai lo sguardo, ma una voce dietro di me attirò la mia attenzione.

- Hey tu! - mi girai e vidi l'allenatore venire verso di me - mettiti questo e fammi vedere che sai fare! - mi ordinò di mettermi la "tenuta da gara" che comprende il giubotto, il plastron e i calzoni. Le misi con gran velocità e mi voltai verso Perrie.

- Lo so lo so, sembro un pagliaccio vestita in questo modo - ci mettemmo a ridere. In fondo sembravo veramente una cretina vestita in quel modo. Perrie rimase lì e io andai verso l'allenatore che mi aspettava

- Mettiti questa - mi disse porgendomi la maschera - fioretto o spada? - mi domandò 

- Fioretto - risposi.

- Allora lui è Jake, combatterai contro di lui e io vedrò valuterò il tuo livello, ok? - feci un cenno con la testa e mi misi la maschera.

Io e Jake ci mettemmo  in posizione: ginocchio piegato, bracccio arretrato piegato verso il basso e mano armata rivolta verso l'avversario. Cominciammo a combattere, mi difesi ogni volta che tentava di fare un attacco e dopo un pò lo stesi con una "Botta dritta" 

Touchè! - esclamai togliendomi la maschera e esultando.

- Devo ammettere che è davvero brava - l'allenatore venne a complimentarsi con me e mi strinse la mano, anche Jake lo fece.

- Ci vediamo qui ogni sabato pomeriggio alle quattro, non voglio ritardi! - mi guardò con sguardo minaccioso, feci cenno di "sì" con la testa e mi tolsi la tuta e tornai da Perrie che mi saltò adosso e mi diede un forte abbraccio che non si volle più staccare.

- Sei stata fantastica! Sei davvero brava Alex! - 

- Grazie Perrie - ridacchiammo per poi sciogliere l'abbraccio. 

Uscite dalla palestra ci fermammo in un bar e prendemmo un caffè insieme. Parlammo tutto il tempo e non la smettavamo di ridere.

- Tieni! Questo è il mio numero chiamami quando vuoi - mi porse un foglietto con scritto il suo numero.

- Grazie ma perchè? Insomma sono solo...- mi interruppe

- Tu sei un'amica... e lo è anche Alice - abbassò lo sguardo - non so il perchè o per come ma quando sono sono con te, anche se ci conosciamo solo da due giorni, sento come se potessi raccontarti tutto- mi sentii felice quando pronunciò quelle parole che quasi mi commuovo.

- Grazie è davvero bello quello che hai detto - fece un mezzo sorriso e dopo un pò ce ne tornammo a casa, prima però diedi il mio numero a Perrie, così che mi potesse chiamare quando vuole.

Dopo aver cenato io e Alice ci mettemmo sul divano a guardare la televisione.

- Ha detto che siamo sue amiche? - 

- Sì, ha detto così... e dovevi vedere il modo con cui lo diceva. E' stato bello - 

- Già avrei voluto esserci - misi le mie gambe sopra le sue ginocchia e piano piano ci addormentammo abbracciate...e con la televisione accesa.

Love in London // h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora