Capitolo 32

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T/n's Pov

Fuyumi:"Quindi hai saputo il sesso!?"

Se avessi saputo che ci sarebbero state così tante persone sarei rimasta a casa: un conto se eravamo solo io, Fuyumi e Nastuo ma c'era pure Endeavor, Shoto e due suoi amici. Mi sentivo dannatamente a disagio.

T/n:"Si ma non ho voluto saperlo, o meglio è  in una busta e quando me la sentirò la apro. Però potevi dirmelo che era una cena di famiglia stasera!"

Fuyumi:"Ma tu sei di famiglia! Poi conosci bene anche tu Shoto e sarà felice di vederti e voglio esserci quando aprirai la busta!"

Le stavo dando una mano in cucina e vederla così impegnata e concentrata a rendere la cena perfetta era qualcosa di ammirevole.

T/n:"Tu sai che uno dei suoi amici è un bimbo-bomba? Cioè ha un caratterino impossibile! Okay che ho sopportato i tuoi fratelli ma quel ragazzino manda ai matti pure me"

Presi a morsi una carota , Fuyumi stava per dirmi altro quando sentimmo un frastuono assurdo dall'ingresso.

Fuyumi:"Mi sa che sono arrivati ".

La cena proseguì quasi perfettamente se non fosse per il fatto che Natsuo non riuscisse ancora a stare in presenza di suo padre, quello si che rese la situazione imbarazzante.
Natsuo se ne andò subito dopo la cena, "convinsi" Bimbo-bomba e Midoriya a sparecchiare e a lavare i piatti e persino Endeavor aiutò, tuttavia in sala da pranzo si sentivano Fuyumi e Shota parlare di come non sapessero se la loro famiglia potesse tornare quella di prima  e se Shoto avrebbe mai perdonato suo padre ma chi riuscì a bloccare tutto questo imbarazzo? Bimbo-bomba.

Bakugo:"SAREBBE MEGLIO CHE QUESTE COSE VE LE TENETE PER VOI QUANDO AVETE OSPITI!"

Non riuscì a trattenere le risate, però qualcuno non si mise a ridere , anzi, ora aveva la conferma  che suo figlio odiasse parecchio la sua figura di padre. Lasciai i piatti nel lavandino e decisi di seguirlo. Si era rinchiuso nella stanza adibita a tempio, ormai avevo perso il conto di quante volte mi ero messa a piangere davanti a quell'altare. Forse, per la prima volta iniziai a capire cosa provasse quell'uomo ogni volta che pregava suo figlio. Il senso di inadeguatezza e impotenza che deve aver provato quel giorno. Mi strinsi le braccia attorno alla pancia.

"Sarai sempre al sicuro piccolo mio"

Finalmente notò la mia presenza e nulla potè salvarmi dal suo sguardo truce.

Enji:" Da quanto sei qua?"

T/n:"Non molto, e comunque servirebbe a tutti avere qua Toya, non solo a te"

Enji:"Cambierò, sarò il vero numero uno. Ma ho bisogno di sapere  una cosa anche da te".

Si fermò a pochi passi da me, è sempre stato uno serio ma lo sembrava ancora di più-

Enji:"So bene che per Toya non mi perdonerai mai, ma vorrei chiederti se  potrai perdonarmi per non essere arrivato in tempo quel giorno, da tuo padre".

I miei pugni si strinsero talmente tanto da farmi diventare le nocche bianche. Perchè tirare fuori quel discorso ora.

T/n:"Non posso garantire che ci riuscirò ma farò uno sforzo...per papà...non avrebbe voluto dissapori tra di noi".

Merda, sentivo le lacrime colare sulle mie guance ma la cosa ancora più strana fu quella mano sulla spalla da parte sua mentre usciva dalla stanza.
Voleva davvero cambiare, doveva saperlo: che Toya era vivo e che...

T/n:"Enji!"

Si fermò nel corridoio, non disse nulla, si limitò a fissarmi. Non potevo dirgli nulla di tutto ciò che pensavo.

Dopo tutto questo tempo [Dabi x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora