Non mi ero mai sentita così. Era strano, come quando salti giù da un posto alto e ti butti in acqua. Per un po' stai volando, ti manca il fiato e sei emozionato. Poi arrivi in acqua, e questa ti avvolge come un abbraccio. L'impatto con quella grande massa azzurra è doloroso, forse, ma solo all'inizio, poi sei sotto e tutto si offusca, là fuori. Senti solo te stessa. Ed è a quel punto che riemergi, rinnovata.
Io mi ero buttata, e gli occhi verde mare di un ragazzo incontrato alla fermata mi avevano abbracciato. Coup de foudre, lo chiamerei così. Di solito i ragazzi non m'interessavano, ma lui... era speciale. Sentivo qualcosa di diverso, qualcosa di bello. Era da tanto che non lo sentivo, insomma, si... da Luke. Mi ricordo ancora quanto eravamo felici. Con un suo abbraccio mi sentivo protetta; quando stavo mano nella mano con lui sentivo un filo che ci legava, un filo indistruttibile. I giorni passati con lui erano giornate di sole in mesi di pioggia. Stavo benissimo in quel periodo, benissimo. L'unica cosa che mi faceva sentire bene così erano i libri, ma per quanto possa amarlo non sostituiscono il calore e l'amore umano. E per un periodo l'ho avuto quell'amore, ed era il mio porto sicuro, ma poi mi è stato strappato via. L'immagine del suo corpo buttato sul cemento in una posizione innaturale, la moto incastrata in un cespuglio con le ruote che ancora giravano, pezzi di metallo sradicati dal veicolo sparsi in mezzo alla strada e le luci a intermittenza dell'ambulanza... questo tormentava i miei incubi. Bello, no? Era dall'incidente che non riuscivo a dormire. Mi svegliavo con le lenzuola appallottolate in un angolo del letto, madida di sudore e con i capelli appiccicati in faccia. A fatica riuscivo a riaddormentarmi, e ci riuscivo grazie a mio padre, lui veniva in camera mia a qualsiasi ora, quando mi sentiva urlare. Succedeva sempre più di rado, ma succedeva ad esempio dopo una giornata no, che poi erano quasi tutti i giorni. E poi c'erano i libri, l'architettura. E adesso Percy. Aspetta Annabeth, che? Ascolta la parte razionale del tuo cervello: l'hai appena conosciuto, non puoi dire questo! Però c'era qualcosa in quel ragazzo che mi smuoveva il muro che mi ero costruita attorno al cuore, del filo spinato che mi proteggeva dalle delusioni e dalla sofferenza. Quegli occhi verdi, quell'odore di sale e spiaggia che si portava dietro Percy... non lo so, mi facevano sentire strana. Mi stavo affezionando a un ragazzo conosciuto sull'autobus. Routine, no?
***
Dopo pranzo andai in camera mia a studiare per qualche oretta, dovevo staccare il cervello. Ero proprio nel bel mezzo di una lettura interessantissima sui capitelli delle colonne di un tempio in Pakistan quando il mio cellulare squillò
-Ehi, Annabeth. Sono io, Percy.- non sapevo se essere contenta perché Percy mi aveva chiamato perché si era affezionato a sua volta o inquietarmi per il fatto che avesse trovato il mio numero di telefono.
-Scusa, ti sembrerò un stalker, e se non mi vuoi più vedere capisco. È che Talia mi ha dato il tuo numero, credo siate amiche. Spero di jon aver creato casini. Comunque volevo solo salutarti e... beh, farti avere il mio numero, così se ti va possiamo sentirci, ovviamente se ti va...- sembrava teso, anche troppo. In effetti, se dovessi chiamare qualcuno che a malapena conosco per dirgli che ho ottenuto il suo numero da una sua amica è un po' strano, penso che forse neanche avrei il coraggio di chiamare. Un messaggio, ecco, quello sarebbe andato bene. Perciò apprezzavo il coraggio di Percy
-Mi fa piacere che tu abbia chiamato, e sappi che sulla questione stalking siamo a posto, io e Talia siamo amiche fin da piccole e mi fa piacere che tu abbia il mio numero- cercai di non esagerare, ma volevo rassicurarlo
-Oh bene- la voce di Percy per fortuna era più sicura adesso -Allora... ci vediamo domani?- percepivo esitazione da entrambe le parti. Io volevo parlare ancora un po' con lui, e lui aveva paura che io non mi fossi affezionata allo stesso modo. Eravamo simili su questo
-A domani, Testa D'Alghe- dissi semplicemente, ma ciò che immaginavo erano due ragazzi che sorridevano su capi opposti di un telefono.
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Sabbia tra le dita
Teen Fiction⚠️in revisione⚠️ È la mia prima storia, e non potevo non farla sulla Percabeth. Insomma, chi non la ama? Qui Percy incontrerà il suo primo amore, un coup de foudre, un colpo di fulmine Lei ricambierà? Oltre alla Percabeth sarà presente anche la Ja...