Io e Annabeth ormai stavamo insieme, e quelle settimane furono fantastiche. Ogni tanto facevamo uscite a quattro con Jason e Piper, ma preferivamo stare da soli. Al compleanno di Annabeth la portai fuori a cena, e le regalai un libro di architettura
-Percy- mi disse quando lo scartò -Percy-
-Che succede, Annabeth?- le chiesi, preoccupato
-Questo è un elemento da collezione, è rarissimo- disse, con le mani tremanti; poi mi guardò negli occhi -Dove l'hai trovato, si può sapere?-
-Ehm... era nella vecchia biblioteca di mia nonna, a casa sua- risposi, un po' imbarazzato per non averlo saputo
Lei mi guardò con tanto d'occhi, stupitissima, e mi baciò.
-Il mio ragazzo è il migliore-
-Eh sì, lo sono- risposi -Non è che posso avere un altro bacio?- Lei rise, e mi diede un bacione sulla guancia, e per un attimo ci fummo solo noi nel mondo. Adoravo questi momenti; mi facevano sentire felice e basta, mi toglievano tutte le preoccupazioni perché Annabeth era lì, io ero lì con lei, nient'altro era importante.
***
Annabeth mi dava ripetizioni di matematica e fisica, così i miei quattro e mezzo diventarono prima dei sei e poi dei sette. Inoltre, riuscii a conoscere la sua famiglia. Inutile dire che il padre era un professore di storia all'università e che la matrigna aveva studiato filosofia. I fratelli di Annabeth invece erano delle piccole pesti gemelle;
-Ehi voi, disastri ambulanti- gli sussurrai un giorno mentre Annabeth era in bagno -fate un po' di casino nella stanza di Annabeth ogni tanto- (occhiolino, occhiolino). I due risposero, serissimi:
-Sissignore! Svolgeremo con onore questa missione!- Chiamerò Annabeth più spesso in questi giorni, per sapere se ha bisogno di una mano per sistemare qualcosa...
***
-Ehi, Testa D'Alghe- la voce della mia ragazza dall'altro capo del telefono mi fece sorridere, anche se la sua voce.... mi preoccupava
-Ciao, ragazza saggia- risposi io -C'è qualcosa che non va?-
-No, è che...- scoppiò a piangere -Non ce la faccio più, non ci riesco. Percy aiutami ti prego- singhiozzava
-Sto arrivando a casa tua, dammi due minuti- le dissi, mentre afferravo le chiavi della macchina, una maglietta e un paio di jeans senza neanche guardare.
-Cosa farei senza di te- mi rispose, con la voce tremante
-Sono qui apposta- dissi, e chiusi la telefonata per poi sfrecciare giù per le scale fino alla macchina
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Sabbia tra le dita
Teen Fiction⚠️in revisione⚠️ È la mia prima storia, e non potevo non farla sulla Percabeth. Insomma, chi non la ama? Qui Percy incontrerà il suo primo amore, un coup de foudre, un colpo di fulmine Lei ricambierà? Oltre alla Percabeth sarà presente anche la Ja...