X - Annabeth

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Non sapevo da dove venisse quel pianto. Insomma, è vero che avevo delle difficoltà, ma non mi era mai successa una cosa del genere. Quando Percy arrivò gli gettai le braccia al collo, singhiozzando.
-Ti amo- gli dissi
-Anche io Annabeth- mi rispose -Ma ora dimmi che succede-
Ci sedemmo sul divano, poiché non c'era nessuno in casa; i miei fratelli erano agli allenamenti e la mia matrigna li aveva accompagnati. Mio padre era ancora al lavoro.
-Percy, è Luke- dissi
-Luke? Aspetta, chi è Luke?- mi chiese.
-Scusa, hai ragione. Lui... era il mio ex-
Un muscolo del viso di Percy si contrasse.
-Perché "era"? Cosa gli è successo?- mi chiese comunque. Io presi un respiro profondo e cominciai la mia storia. Raccontai tutto a Percy, dall'inizio alla fine. Del mio amore non ricambiato, di quando lui finalmente si era innamorato e di quando poi ci eravamo messi insieme. Gli parlai dei nostri mesi felici, che poi erano stati brutalmente interrotti. Raccontai dell'incidente, anche se dovetti fare parecchie pause per soffiarmi il naso. Mentre gli dicevo tutto questo, Percy rimaneva impassibile, con la scatola dei fazzoletti in mano, ascoltando.
-E adesso questi ricordi mi tormentano, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato, come se l'incidente fosse colpa mia. Vedi...- non avevo mai raccontato a nessuno questa parte -...prima dell'incidente, io e lui eravamo andati in discoteca a ballare, e forse era un po' ubriaco. Non voleva bere, l'ho costretto io dicendogli che non si sapeva divertire. Oh Percy, è tutta colpa mia- e piansi tra le sue braccia. Profumava di mare, di acqua salata, e questo mi confortava. Mi sentivo sicura, abbracciata con lui, mi sentivo protetta. Mi sussurrava nell'orecchio che non era colpa mia, che se Luke non avesse davvero voluto bere non l'avrebbe fatto nonostante tutto quello che io avrei potuto dirgli. Disse che l'incidente era, per quanto crudele, il suo destino; destino che mi aveva portata a incontrare lui, e che per quanto possiamo volerlo il passato non si può cambiare, e che in qualche modo quello che viviamo ci resta, per forza, ma ci aiuta a crescere. Tutto questo mi confortò; sapevo che qualunque cosa fosse successa, Luke sarebbe rimasto nella mia memoria, ma adesso avevo Percy con me. Non so per quanto rimanemmo così, ma alla fine Percy mi sussurrò un'ultima cosa:
-Sei bellissima anche con i nervi a pezzi e il trucco sbavato, Ragazza Saggia-

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