ANNABETH
-FRANK! Vieni subito qui piccola peste!- una figuretta piccola e senza pantaloni correva per casa Jackson, rincorsa dalla sottoscritta.
-Percy aiutami a prenderlo!- urlai a mio marito. Stavo perdendo le speranze quando il padre di Frank spuntò dalla porta, lo catturò e cominciò a fargli il solletico
-Ti ho preso, Frank! Non scappi più- disse. Io alzai gli occhi al cielo e lanciai i pantaloni puliti di Frank in faccia a Percy
-Cambialo tu, io vado a prepararmi- gli dissi, baciandolo sulla guancia
-A dopo- mi rispose lui con un sorrisoPIPER
-Sei pronta Hazel?- come risposta la mia bambina mi sorrise con il suo solito sorriso malizioso -Via!- la spinsi sull'altalena, e ogni volta che andava in alto lanciava un gridolino contento. Intanto Jason era allo scivolo con Leo, e sorrisi guardandoli. Il padre scivolava giù con il figlio in braccio, e quest'ultimo rideva come un matto. Guardai l'orologio e urlai a mio marito:
-Jason! È tardissimo dobbiamo andare!- e poi parlai a mia figlia più dolcemente -Ehi, tesoro, mi spiace, ma dobbiamo andare dalla zia Annabeth e dallo zio Percy adesso, va bene?-
-Si!! Zii Annabeth e Percy!- disse lei. Risi, e la presi in braccio.PERCY
In macchina, Frank era agitatissimo: lui e Hazel avevano legato tantissimo. Arrivati lì una massa di capelli bruni lo investì, ridendo.
-Flank!-
-Hazel!- si salutarono, poi Hazel venì ad abbracciare Annabeth mentre Leo correva ad abbracciare me
-Ehilà, campione! Come stai?-
-Zio Percy! Mi sei mancato- mi disse Leo
-Jason! Piper! Come state, ragazzi?- ci salutammo; io e Jason stringendoci la mano mentre Annabeth e Piper si abbracciavano
-Ciao Percy. Noi stiamo bene, grazie. I bambini sono delle piccole pesti ma stiamo bene. Voi come state invece?- risi
-Frank è dolcissimo. A parte stamattina: non voleva mettersi i pantaloni- disse Annabeth, alzando gli occhi al cielo. Ci eravamo incontrati quel giorno per un pranzo estivo per vederci, dato che Piper e Jason si erano trasferiti in un paese vicino a New York, lontano circa una mezz'ora dalla casa mia e di Annabeth, a Manhattan. Vedendo i miei amici con una famiglia così bella, vedere come la nostra famiglia sia così bella, vedere come i nostri figli abbiano legato... tutto questo mi faceva commuovere. Ero contento. Contento della vita che avevo; degli amici, della famiglia, di tutto. Non speravo in tutto questo, non dopo quello che era accaduto a Jason, ma a volte la vita ci sorprende.
E io sono contento della mia vita. Amo mia moglie, i miei figli, voglio bene ai miei amici.
Non mi serve altro.
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Sabbia tra le dita
Teen Fiction⚠️in revisione⚠️ È la mia prima storia, e non potevo non farla sulla Percabeth. Insomma, chi non la ama? Qui Percy incontrerà il suo primo amore, un coup de foudre, un colpo di fulmine Lei ricambierà? Oltre alla Percabeth sarà presente anche la Ja...