-JASON GRACE!- la voce di mia sorella Talia tuonò nella stanza d'ospedale dove dovevo stare ancora qualche giorno
-Ciao Talia, come va?- le dissi io
-COME VA? Che cosa ti è saltato in mente?! Sei PAZZO?- mi urlò ancora
-Grazie, a parte le ustioni anche io tutto bene- le dissi. Stava per urlarmi qualcosa di nuovo quando sentii bussare alla porta, e Talia restò in posizione da sgridata, con la bocca aperta e gli occhi che mandavano scintille di rabbia e preoccupazione di una sorella maggiore
-Avanti- dissi. La testa di Annabeth sbucò dalla porta -Oh ciao Annabeth; Percy, è bello vederti- il mio migliore amico apparì nel vano della porta subito dietro la bionda.
-Ciao Jas, come stai?- mi chiese Percy
-Beh, a parte ustioni e dolori sparsi; bene. A voi come va, invece?-
-Tutto bene, grazie- alle parole di Annabeth seguì un silenzio imbarazzante, interrotto da mia sorella che scoppiò in lacrime e mi abbracciò. Mi colse di sorpresa
-Non farlo mai più, d'accordo?- mi disse tra i singhiozzi
-D'accordo, la prossima volta porto bottiglie da un litro- ridemmo, e in quel preciso istante Piper uscì dal bagno, siccome lei era già con me da un po'. Ridemmo ancora di più, mentre Piper cercava di capire qualcosa. Quel pomeriggio con i miei amici, la mia ragazza e mia sorella passò in fretta.Il giorno dopo ero pronto per tornare a casa: le garze cambiate, le indicazioni del medico di NON gettarmi più nel fuoco e di cambiare le garze ogni giorno; i miei amici e mia sorella pronti ad accompagnarmi in auto mi presero la borsa dove tenevo il pigiama e le cose per il bagno. Ogni giorno mi veniva a trovare qualcuno a casa, siccome non riuscivo ad alzarmi perché mi faceva male tutto. Devo ammetterlo, non potevo desiderare amici migliori. Anche Talia stava sempre con me, siccome mio padre era andato via di casa prima che io nascessi e nostra madre... era morta. Talia era maggiorenne, quindi era diventata il mio tutore legale, anche se per mantenere la casa dovevamo lavorare entrambi e a volte chiedevamo soldi ad amici e parenti. Io però sono sicuro che questa situazione passerà, ce la faremo.
***
-Vado io!-
-Scherzi, vero? Si, mi prendi in giro-
Avevano suonato al campanello, e mia sorella aveva gridato dall'altra stanza che avrebbe aperto lei. Lo presi come un insulto.
-È divertente prenderti in giro- mi disse, ridendo. Guardò fuori dalla porta, e mi guardò disgustata
-C'è un ospite speciale- disse. Aprì la porta e un uomo alto, con capelli e barba neri, un completo gessato blu scuro e occhi blu elettrico e tempestoso entrò nella stanza. Talia lo guardò con disprezzo
-Ciao, Jason- l'uomo mi salutò, e io rimasi confuso, siccome non l'avevo mai visto in vita mia
-Fratellino, saluta papà-
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Sabbia tra le dita
Teen Fiction⚠️in revisione⚠️ È la mia prima storia, e non potevo non farla sulla Percabeth. Insomma, chi non la ama? Qui Percy incontrerà il suo primo amore, un coup de foudre, un colpo di fulmine Lei ricambierà? Oltre alla Percabeth sarà presente anche la Ja...