XV - Piper

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-Papà? Sei sveglio?- ero tornata a casa tardi dopo aver salutato Jason, che ora dormiva nel suo letto d'ospedale. 
-Piper, eccoti!- mio padre mi abbracciò, e io mi sentii davvero in colpa -Dove sei stata?-
-Papà, io... ero all'ospedale con Jason- risposi, incapace di mentire. Il viso di Tristan McLean, l'attore del cinema che aveva interpretato tante emozioni diverse, per la prima volta espresse pura preoccupazione
-Che cosa?! Cos'è successo?- mi chiese. Io presi un respiro profondo e raccontai:
-Io e Jason eravamo a fare un pic-nic per il mio compleanno, quando abbiamo visto un tavolo in fiamme. Due ragazzini avevano gettato la sigaretta accesa tra i cespugli, e questi avevano preso fuoco, insieme al tavolo. Jason, ovviamente, ha fatto la cosa più stupida che poteva: ha preso le bottiglie d'acqua che avevamo e si è gettato nel fuoco, mentre io chiamavo i vigili del fuoco. Mentre aspettavo che arrivassero, seguivo con lo sguardo Jason, ma...- parlando del momento in cui avevo perso di vista Jason, la mia voce tremò, pensando al rischio che aveva corso. Presi un altro respiro e continuai. -ad un certo punto non lo vidi più, e il fumo avvolse tutto come una nube nera. Avevano preso fuoco anche degli alberi vicino. Quando i pompieri arrivarono e spensero il fuoco, trovammo Jason svenuto per terra. Aveva inalato troppo fumo, e aveva delle ustioni gravi. Chiamai l'ambulanza, e andai in ospedale con lui. Ora sta bene, ma ero preoccupata. Mi dispiace-
Mio padre aveva ascoltato tutta la storia senza battere ciglio, e, sorprendendomi alquanto, mi abbracciò
-Piper, sono orgoglioso di te e di Jason- non me l'aspettavo, pensavo che si sarebbe arrabbiato
-Di cosa sei orgoglioso, papà? Io non ho fatto niente- dissi
-E invece hai aiutato Jason, sei stata con lui mentre soffriva; l'hai aiutato. Pip, sono orgogliosa di te. Se vuoi domani non andare a scuola, vai da Jason-
-Papà, io... grazie- lo abbracciai di nuovo, poi andai a letto.
***
-Popcorn?- la voce stupita di Jason mi fece ridere
-Si, stupido, popcorn; oggi sto qui con te, guardiamo un film- gli spiegai
-Non chiedo di meglio- mi disse. Mi sdraiai sul letto di Jason, accanto a lui, e feci partire il film. Lo guardammo insieme, senza interruzioni, sgranocchiando i popcorn e commentando le mosse dei personaggi. Quando finì era tardi, e io dovevo fare i compiti. Jason però mi trattenne
-Resta- disse solo questo, ma bastò a convincermi. Gli sorrisi, e dissi
-D'accordo; vado a prendere i libri a casa e poi torno, ok?- lo baciai e uscii dalla stanza

Sabbia tra le dita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora