Canta delicatamente Franco Mussida, mentre si accompagna con le corde della sua chitarra.
Poi "Impressioni di settembre" decolla e riatterra più volte con un finale avvolto in un coro suadente.
Mussida, oltre che cantare e suonare, è anche l'autore di questi sei minuti di musica che rivoluzionarono la produzione artistica italiana.
Non c'è il classico ritornello in voce, ma una melodia centrale strumentale eseguita in stile Emerson, Lake & Palmer.
Arrivò così anche in Italia questo nuovo suono per l'epoca, con l'uso di un sintetizzatore Moog preso addirittura in prestito.
Il testo che Mauro Pagani scrisse insieme al sempre ispirato Mogol (apprezzato anche lontano dalla meravigliosa collaborazione con Lucio Battisti) parla di speranza o di declino in base allo stato d'animo che ci pervade nel momento in cui lo leggiamo.
"Cosa sono adesso non lo so, sono un uomo in cerca di se stesso, sono solo il suono del mio passo": mirabile fotografia di una passeggiata mattutina tra le bellezze della natura.
Il brano lo troveremo anche nella sua versione inglese in "The world became the world" due anni dopo, quando la band comincerà ad avere successo anche fuori dai nostri confini.
Originariamente è però nel loro primo album "Storia di un minuto": un concept album che parla della giornata di un uomo comune.
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(Rock Band) Degne di nota
Документальная прозаRock Band che hanno segnato la storia musicale degli anni 60/70/80/90. Cinque brani da me recensiti che potete ascoltare e commentare. Un'occasione per riparlare della loro vita artistica e umana. E, perché no, anche delle nostre. Si accettano con...