Si parte da un tenero battimani per terminare con un suono distorto di chitarre.
C'è un contrasto ritmico agli antipodi di "My generation" che pare richiamare quello della contorta ricerca di sé dei ragazzi di allora che è narrata nel testo.
Un brano coinvolgente, caratterizzato da un assolo di basso di Entwistle.
Un movimento musicale che, seppur tutto sommato ripetitivo come un mantra, a metà strada, comincia a salire più volte di ottave variando la composizione in meglio.
Lo schema compositivo di questo brano col coro che si ripete all'infinito lo ritroviamo spesso nei primi Who (vedi "Magic Bus" o "I cant explain").
E' il loro pezzo bandiera che si trova nel loro primo album omonimo.
E' scritto da Pete Townshend, che comporrà otto brani su dodici già in questo LP d'esordio e rimarrà l'autore maggiore della band anche in seguito.
2 I'M FREE (1969)
La musica di "I'm free" vive su sonorità beatlesiane con cori che si intersecano più volte.
Poi, però, è capace di andare oltre variando oltre misura e senza porsi il problema di ritornelli o coerenza di generi.
Infatti lo stesso autore Townshend dirà che l'ispirazione gli venne direttamente dallo stile di far musica dei Rolling Stones.
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(Rock Band) Degne di nota
NonfiksiRock Band che hanno segnato la storia musicale degli anni 60/70/80/90. Cinque brani da me recensiti che potete ascoltare e commentare. Un'occasione per riparlare della loro vita artistica e umana. E, perché no, anche delle nostre. Si accettano con...