L'arpeggio iniziale di chitarra sembra un banjo che ci fa sentire una ninna nanna.
In realtà, non è un canto per dormire ma per amare, perché si tratta di una serenata.
Infatti parte subito il suo autore nelle vesti di cantante/narratore di una fiaba musicale, quella degli amanti "Romeo and Juliet".
Se il vecchio William Shakespeare avesse potuto sentire questa melodia avrebbe provveduto a continuare i suoi racconti d'amore in una o più trilogie, pur di sentire anche il seguito delle musiche composte dai Dire Straits.
Nella sua parte centrale, "Romeo and Juliet" si dipana tra passaggi sui tom e sottolineature di tastiera suonate dal pianista di Bruce Springsteen.
Poi giganteggia nel finale la voce soffusa di Mark che sussurra malinconicamente il testo, mentre l'eco della chitarra fa sentire la sua conversazione in coda.
Il suo cantato assume ancor più enfasi se consideriamo la motivazione del suo scrivere: Knopfler, già divorziato da tempo, compone i versi di questa canzone ricordando l'ennesima fine di un'altra sua storia d'amore.
Ma se questa canzone è fantastica, non lo sono da meno le altre di "Making Movies", LP storico.
Il quale, eppure, era partito malissimo perché David Knopfler, il fratello, nonostante avesse già registrato tutte le sue parti di chitarra decise di lasciare tutti e andarsene.
Mark risuonò tutti i passaggi per pubblicare questo album senza di lui.
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(Rock Band) Degne di nota
Kurgu OlmayanRock Band che hanno segnato la storia musicale degli anni 60/70/80/90. Cinque brani da me recensiti che potete ascoltare e commentare. Un'occasione per riparlare della loro vita artistica e umana. E, perché no, anche delle nostre. Si accettano con...