capitolo 16

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salimmo in macchina.
stiles sospirò.
io guardavo il vuoto.
poi stiles prese la mia mano<come stai..?>domandò delicatamente e con uno sguardo triste.
girai la testa e lo guardai<bene...tutto bene>risposi...
stavo mentendo? si.
mi sentivo violentata,inutile e toccata come se fossi un giocatolo...mi sentivo usata.
s:<stai mentendo.>disse lui.
ci fissammo negli occhi...il mio labbro iniziò a tremare e i miei occhi diventarono lucidi.
scoppiai in un pianto silenzioso,accasciandomi sulla spalla di stiles..
lui mi prese e mi abbracciò come se fossi fatta di vetro.
mi sentivo a casa tra le sue braccia.
s:<mi dispiace...mi dispiace che abbia fatto questo...>mi strinse più a se<io...>sussurrò.
ci fissammo ancora e ancora dentro i nostri occhi.
pian piano mi tranquillizzai.
poi,stiles,prese la mia testa fra le sue mani e mi baciò la fronte.
a quel contatto chiusi gli occhi e feci un lungo sospiro.
era come se...avessi ripreso a respirare grazie a quel contatto.
s:<andiamo a casa.>disse stiles facendo partire la macchina.

fermò la jeep davanti casa mia...
guardai quella casa come se fosse l'inferno.
chiusi gli occhi<non voglio entrare...>sussurrai.
stiles mi toccò la guancia con una mano<sta tranquilla...se hai bisogno,sono vicino a te.>rispose accarezzandomi sempre la guancia.
portai il mio sguardo a lui<vieni con me...>dissi prendendo le sue mani nelle mie.
lui aggrottò le sopracciglia.
io:<ti prego...>continuai io.
annuì<certo. >rispose per poi abbracciarmi di nuovo.
io:<grazie...>sussurrai.
stiles fece appoggiare la mia fronte contro la sua<farei di tutto...>disse con un filo di voce.
a quelle parole...un leggere sorriso si fece avanti.
era l'unico che mi faceva questo effetto.
ci staccammo,scendemmo dalla macchina e andammo verso la porta di casa mia...
salimmo le scale mano nella mano.
aprì la porta della mia camera.
poi guardai stiles.
mi fece un debole sorriso e strinse un po' di più la mia mano.
poi andammo verso il letto.
ci sdraiammo a pancia sopra con le coperte che ci coprivano.
restai a guardare il soffitto...a pensare a quello che era successo prima.
sentì lo sguardo di stiles su di me.
mi girai verso la sua direzione e vidi che mi stava fissando.
mi misi di fianco per guardalo.
lui fece lo stesso.
sospirò<sai...>si fermò<anche mia madre è morta...>disse guardandomi negli occhi.
rimasi senza parole...lo fissai a bocca aperta.
io:<i-io...>mi misi seduta sul letto.
si sedette anche lui e abbassò lo sguardo<è morta per demenza...>disse.
mi avvicinai a lui e gli presi delicatamente la faccia...vidi che stava piangendo.
io:<stiles...>sussurrai per poi spingerlo tra le mie braccia<mi dispiace.>dissi singhiozzando.
lui appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
ma iniziò a singhiozzare<mi manca tanto...>disse con un filo di voce.
lo strinsi ancora di più<lo so...lo so...ti capisco...>dissi singhiozzando.
siamo stati in questa posizione per minuti...
poi alzai la sua testa e gli asciugai le lacrime sulle sue guance.
tirò su col naso<andiamo a letto,oggi è stata  una giornata lunga>disse.
annuì.
ci sdraiammo di nuovo.
mi misi di fianco dando la schiena a stiles.
lui fece lo stesso.
chiusi gli occhi e sospirai.
poi,sentì che stiles si rigirava sul letto.
incuriosita mi girai per vederlo<tutto bene?>chiesi.
lui sbuffò leggermente<e che...non riesco a dormire senza il mio cuscino...>rispose mettendosi le mani nei capelli.
io alzai le sopracciglia<che stupida..>sussurrai<stiles,vai a casa. scusa se ti ho chies->mi fermò.
s:<no,non torno a casa.>disse fissandomi intensamente negli occhi.
io sospirai<stiles...sto bene.>dissi accennando un sorriso.
lui scosse la testa<no.>disse di nuovo.
poi si avvicinò piano piano a me...
s:<ho bisogno di abbracciare qualcosa mentre dormo..>disse.
mi spuntò un vero sorriso.
senza rispondergli,mi misi sotto le coperte,sempre dando la schiena a lui.
io:<abbraccia me...>sussurrai.
ci furono un paio di secondi di silenzio.
poi,si mise dietro di me.
intrecciò le sue braccia alla mia vita.
appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
O MIO DIO.
MENOMALE CHE NON PUÒ VEDERE LA MIA FACCIA. SONO UN PEPERONE ARROSTO.
posso sentire il suo fiato sul mio collo.
chiusi gli occhi e aprì leggermente la bocca.
s:<grazie...>sussurrò.
feci un sorriso e mi avvicinai ancora un po' a lui.
feci intrecciare una sua mano nella mia.
poi iniziò a giocare con i miei capelli.

tutta la tensione sparì.
tutta la tristezza sparì.
c'eravamo solo io e lui.
io tra le sue braccia.
lui che mi proteggeva.
ho una gran voglia di baciarlo e non lasciarlo mai.
ma ho paura...ho paura perché non so cosa si provi ad avere un ragazzo normale.
ho paura di quello che si potrà creare tra di noi...perché è un sentimento forte, che non provi tutti i giorni...
ho paura ad amare...ma penso che io già lo stia facendo.

just do it. ~ 𝗦𝘁𝗶𝗹𝗲𝘀 𝗦𝘁𝗶𝗹𝗶𝗻𝘀𝗸𝗶~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora