capitolo 28

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restai tutta la notte sveglia.
non riuscì a chiedere occhi;
troppi pensieri occupavano la mia mente;
girai la festa verso il comodino,dove c'era la sveglia.
6:05
sbuffai.
mi misi le mani tra i capelli.
mi alzai dal letto e ritornai davanti alla finestra.
sbirciai verso la casa stilinski...le luci erano tutte spente.
sospirando,mi sedetti di nuovo sul letto.
all'improvviso,sentì un paio di rumori,i quali provenivano da sotto.
titubante e incuriosita,mi avvinai alla porta che aprì piano piano.
aggrottai le sopracciglia e mi sporsi per vedere il piano di sotto.
stavo scendendo le scale ma i rumori cessarono all'improvviso.
con il battito leggermente accelerato,scesi definitivamente le scale.
appena raggiunsi la cucina trovai un vassoio con latte,croissant e frutti di bosco.
scrutai bene e trovai anche un biglietto:
scusa per ieri,ho esagerato. stasera,se vuoi,possiamo parlare.
                     ~papà
aggrottai le sopracciglia e arricciai il naso.
era così invitante però...
mi avvicinai sempre di più.
più mi avvicinavo più avevo voglia di mangiare.
e poi,presi un pezzo di croissant.
poi un po' di latte.
e poi un po' di frutti di bosco.
mangiai tutto quello che c'era sul vassoio.
appena finì,chiusi gli occhi e sospirai.
iniziai a camminare verso le scale per ritornare in camera,ma mentre salivo,un giramento di testa mi colpì.
mi aggrappai subito al muro.
chiusi gli occhi e presi dei respiri profondi.
sarà perché non ho dormito tutta la notte.
scossi la testa e riaprì gli occhi,e ritornai a salire le scale.
mi diressi subito in bagno e mi feci una doccia.
appena uscì mi misi le prime cose che capitarono.
non mi truccai nemmeno,non avevo le forze.
all'improvviso sentì il clacson della jeep di stiles.
lentamente scesi le scale e andai verso la macchina.

s:<eih!>disse subito stiles.
feci un leggero sorriso e salì in macchina.
guardai fissa la strada.
s:<tutto bene?>chiese stiles.
portai il mio sguardo a lui<si,mai stata meglio.>risposi<andiamo a scuola.>dissi.
stiles aggrottò le sopracciglia e annuì poco convinto.

arriviamo a scuola e stiles spense il motore della macchina.
io avevo gli occhi semi chiusi.
s:<chloe!>mi chiamò stiles.
sussultai spalancando gli occhi<dimmi...>dissi con voce roca.
s:<sei sicura di star bene...?>chiese di nuovo stiles.
sospirai e chiusi gli occhi.
una sensazione di rabbia e nervosismo si impadronì di me<ti ho detto che sto bene! non devi farmi da babysitter o da manager e non sei mio padre!>dissi mettendomi le mani nei capelli e girando lo sguardo su stiles<più tosto...pensa a te,non a me.>conclusi facendo una faccia schifata.
lui mi guardò con gli occhi leggermente lucidi e sbarrati...non disse nulla.
mi guardava e basta.
abbassai lo sguardo e scossi la testa  respirando a fatica come se fossi tornata me stessa.
rialzai lo sguardo e guardai di nuovo stiles.
iniziai a vedere leggermente appannato e poi un altro giramento di testa.
presi velocemente lo zaino,lanciai un'ultima occhiata a stiles e scesi dalla macchina il più velocemente possibile.
corsi verso il bagno della scuola e sbattendo con alcuni dei miei compagni.
entrai di corsa in bagno e appoggiai le mani sul lavandino e fissando il mio riflesso sullo specchio.
notai che avevo un aspetto orribile...
ero pallida,le occhiaie,gli occhi rossi e le labbra leggermente viola.
io:<che cosa mi sta succedendo...>sussurrai tra me e me.
mi sciacquai il viso e feci dei respiri profondi.
poi suonó la campanella...da oggi avevo tutti i corsi con stiles,scott,lydia e allison.
fantastico.
ripresi il mio zaino e zoppicando leggermente,entrai in classe per iniziare la giornata.

appena entrai vidi che tutti i miei amici erano già lì. mi avvicinai al mio banco.
mentre camminavo incontrai gli occhi di stiles. mi guardava con le sopracciglia aggrottate e uno sguardo confuso.
deglutì.
l:<chloe...tutto bene?>mi chiese lydia appena mi sedetti.
annuì soltanto e appoggiai la testa sul banco.
sentì lydia tossire e parlare sottovoce.
poi,per fortuna,arrivo il professore.

iniziai ad avvertire una sensazione di vomito e la vista offuscata.
strinsi le mani sul mio banco.
portai una mano sulla mia bocca e all'improvviso mi alzai e corsi fuori dall'aula.
p:<signorina martin!>mi chiamò il professore.
non ci feci caso e corsi in bagno.
respiravo a fatica; mi accasciai sul lavandino e iniziai a vomitare.
vomitai sangue nero.
sentì due mani tenermi le spalle e poi i capelli.
alzai lo sguardo sullo specchio e vidi che era stiles.
chiusi gli occhi e continuai a vomitare.

s:<chloe...>sussurrò stiles guardandomi.
finalmente avevo smesso di vomitare.
con mani tremanti mi bagnai la faccia e mi girai verso il viso di lui.
iniziai a piangere<stiles io...non lo so cosa mi è preso.>dissi aggrappandomi a lui.
stiles mi accarezzò i capelli e mi strinse a se<avevo capito che stavi male...non è da te.>rispose.
s:<che cosa è successo,chloe?>chiese.
ci staccammo<io-io non lo so...>risposi mentre mi andavo a sedere a terra con la schiena appoggiata al muro.
stiles mi raggiunse subito dopo.
mi girai per guardarlo.
sospirai<stanotte non ho dormito...non riuscivo ad addormentarmi.>
stiles mise una mano nelle miei guance<perché non sei venuta da me?>domandò dolcemente.
scossi la testa<non volevo disturbarti. stavo bene,non riuscivo a dormire...tutto qua.>
lui chiuse gli occhi.
iniziai a torturare le mie mani.
io:<mio padre->.
la mia testa iniziò a girare ancora più forte delle altre volte.
mi alzai da terra.
s:<chloe?>mi chiamò stiles alzandosi e venendomi incontro.
sentivo solo fischi.
mi coprì le orecchie.
gridai.
chloe...sentí una voce mai sentita.
sussultai.
chloe...scappa! disse di nuovo.
inciampai sui miei passi.
cosa mi stava succedendo?
stanno arrivando,chloe.
urlai di nuovo.
mi buttai a terra.
ma prima che potessi cadere,stiles mi prese fra le sue braccia.
s:<CHLOE!>gridò lui.
aprì gli occhi pieni di lacrime e lo guardai.
io:<stiles...>sussurrai.
mi prese il viso fra le mani<che cosa ti è preso!>disse preoccupato.
scossi la testa energicamente<io...>sussurrai fissando i suoi occhi.
mi abbracciò forte e mi chiuse tra le sue braccia.
mi vennero in mente le frasi che mi disse quella voce.
io:<dobbiamo...dobbiamo andare via.>dissi.
s:<che cosa?>chiese tenendo la mia testa fra le mani.
spalancai gli occhi<dobbiamo andare via.>dissi di nuovo alzandomi da terra.
non avevo forze,infatti,appena mi alzai barcollai.
stiles mi prese e mi circondò con le sue braccia.
io:<dobbiamo chiamare gli altri,ora.>dissi.
lui annuì spostandomi una ciocca di capelli<andiamo.>
uscimmo dal bagno e andammo vicino alla classe dove c'erano gli altri.
iniziavo ad avere il fiato pesante e chiudevo sempre più spesso gli occhi. non avevo tante forze.
s:<chloe...non chiudere gli occhi.>mi disse stiles fermandosi.
scossi la testa e aprì con difficoltà gli occhi<sono stanca...>sussurrai tossendo.
s:<dormirai appena sarà finito tutto...questo.>
annuì e sospirai a fatica.
mi guardai attorno<lasciami qui,vai a chiamare gli altri.>dissi.
la classe era dietro l'angolo.
stiles annuì e mi fece scendere delicatamente a terra<arrivo.>disse accarezzandomi le braccia.
annuì e appoggiai la testa al muro muovendomi.
vidi stiles allontanarsi...
deglutì e chiusi di nuovo gli occhi.

POV STILES
raggiunsi la classe e aprì la porta.
tutti portarono il loro sguardo su di me.
la professoresssa si girò<stilinski! dove diavolo è martin!?>chiese.
portai gli occhi al cielo<professoressa...scott,allison e lydia devo uscire.>dissi.
lei aggrottò le sopracciglia<ora.>continuai.
senza che la professoressa aggiungesse qualcosa,i miei amici si alzarono dal banco e vennero verso di me.
la professoressa era a bocca aperta<dove credete di andare!>disse.
s:<buona giornata,professoressa.>disse scott chiudendo la porta.
l:<cosa è successo a chloe?>chiese lydia dietro di me.
io:<chloe...non lo so cosa abbia.>risposi<dobbiamo muoverci.>
raggiungemmo in fretta il punto dove avevo lasciato chloe.
appena la vidi era messa peggio di prima:
era tutta sudata,pallida,aveva le labbra nere e accasciata su un fianco.
a:<chloe!>disse allison raggiungendola.
lei non rispose.
mi misi le mani tra i capelli e andai vicino a lei e ad allison<chloe...svegliati.>dissi scuotendo la sua testa.
nulla.
scott si avvicinò e arricciò il naso<...veleno.>disse.
tutti girammo la testa per guardarlo.
l:<che cosa!? come...come fa ad essere avvelenata!>chiese lydia.
il mio cuore si fermò.
spalancai gli occhi<chloe...CHLOE!>gridai in preda al panico.
scott mi raggiunse e mi mise le mani sulla spalle<non è morta...>disse.
deglutì.
s:<ma non credo che resisterà tanto.>continuò.

just do it. ~ 𝗦𝘁𝗶𝗹𝗲𝘀 𝗦𝘁𝗶𝗹𝗶𝗻𝘀𝗸𝗶~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora